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Berrettini verso il superderby: “Sarà dura, ma questo è il mio posto speciale”

Il tennista romano ha battuto Fucsovics in quattro set e ora incrocerà Sinner: “So di dover fare la partita perfetta”

di | 01 luglio 2024

Tutta la gioia di Matteo Berettini

Tutta la gioia di Matteo Berettini

Parla e allunga lo sguardo verso il live score alle spalle dei giornalisti; la sfida tra Sinner e Hanfmann sta per iniziare quando Matteo Berrettini si siede al tavolo della sala conferenze dell’AELTC. Parla ‘come se’, d’altronde non può esserci scaramanzia quando in campo c’è un numero 1 del mondo in una tale, straripante, condizione psicofisica.

L’analisi dell’esordio con Fucsovics vola via in un soffio, l’attenzione di tutti è per il derby dei derby di secondo turno tra il romano e l’altoatesino: “Se pensassi di non poterlo battere non entrerei neanche in campo – spiega Matteo - Lui è il numero 1 del mondo e insieme ad Alcaraz è il giocatore più in forma, ha fatto cose incredibili e so che dovrò giocare una delle mie migliori partite, ma questo è un posto speciale ed entrerò in campo con la consapevolezza di potergli far male”. 

Quando racconta ai giornalisti stranieri presenti alla conferenza il primo incontro con Jannik Sinner (in un allenamento a Montecarlo nel 2019, ndr) lo fa strabuzzando ancor oggi gli occhi: “Ho sentito qualcosa di speciale – ricorda –  di solito quando vedo un ragazzo così giovane non ho grandi visioni, ma lui mi impressionò… la sua velocità di palla, l’atteggiamento, la capacità di assimilare immediatamente le cose”.

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Cinque anni dopo lo affronterà sul campo che gli ha dato una delle maggiori gioie della sua carriera: “Da una parte mi ero preparato a giocare delle partite toste, quando non sei testa di serie può accadere, ma ovvio che trovare il numero 1, nella sua stagione più bella... diciamo che poteva andare meglio. Non credo, però, che lui abbia detto ‘wow, che bello'. Qui ho giocato una finale, ho vinto un po’ di tornei su erba e poi perché non è mai facile giocare con un italiano. Lui arriva con forma, fiducia, tutto di più… ma il bello del tennis è questo. Sinner è migliorato in tantissimi aspetti, sul servizio, che non era la caratteristica principale a inizio carriera, e ha migliorato molto il tocco. Sarà una sfida difficilissima, ma ci alleniamo per queste battaglie”. 

Con quattro titoli vinti su erba in carriera (Stoccarda 2019 e 2022 e Queen’s 2021 e 2022, ndr) Berrettini è tra i giocatori più titolati tra quelli in attività su questa superficie: “E’ un grande motivo di orgoglio per me – conclude -  la prima volta che giocai un match su erba dissi a Vincenzo che questa superficie non la sentivo mia e avrei avuto bisogno di più tempo. Ovviamente aveva ragione lui… Mi fa strano e mi rende orgoglioso perché vuol dire che sono stato bravo a investire su me stesso e sul mio gioco, nato e cresciuto su terra battuta. Sono stato bravo a togliermi dalla comfort zone, non è mai facile e per questo mi dico bravo”.

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BERRETTINI-FUCSOVICS 76(4) 62 36 61, LA PARTITA IN BREVE 

Primo set scandito dai turni di battuta. Gli unici rischi li corre Fucsovics nel secondo gioco, quando Matteo non sfrutta ben quattro palle-break, e Berrettini nell’undicesimo, quando cancella con una prima robusta e con un diritto pesante due chance di break che avrebbe mandato l’ungherese a servire per chiudere. Logica conclusione il tie-break dove il primo a prendere un mini-break di vantaggio è Berrettini nel settimo punto. Il 28enne romano conferma il vantaggio e allunga (6-3) arrivando al triplo set-point: basta il primo perché Fucsovics sotterra in rete il drop-shot di diritto.

Berrettini non sfrutta tre palle-break nel primo gioco della seconda frazione ma non si lascia sfuggire l’opportunità nel terzo game (2-1). L’azzurro prova l’allungo (3-1) e riesce a tenere costantemente sotto pressione l’ungherese (4-2) che qualcosa in più ora concede. E Matteo, con un diritto lungolinea che atterra proprio nell’angolino centra il doppio break (5-2). Con il sesto punto di fila il romano chiude 6-2. 

Nel quarto gioco del terzo set passaggio a vuoto di Matteo che commette qualche errore di troppo: l’ultimo, un diritto fuori misura, gli costa il break (3-1). Fucsovics lo conferma (4-1) e Berrettini è già bravo ad evitare un secondo break recuperando da 0-40 nel sesto game (4-2). Anche nell’ottavo gioco l’azzurro deve recuperare da 0-30 (5-3) mentre Fucsovics problemi al servizio non ne ha e con il quarto ace del parziale dimezza lo svantaggio.

Medical time out per Berrettini che ha sentito qualcosa alla parte bassa sinistra della schiena. Alla ripresa del match - dopo svariati minuti - l’azzurro non forza troppo con la prima, probabilmente per testare la condizione, e quello che perde in velocità lo guadagna in piazzamento. Ma sbaglia prima una volée e poi un diritto ed offre una palla-break, cancellata però con un ace. Ed alla fine, con una bellissima volée di rovescio il game lo porta a casa (1-0). Nel quarto gioco arrivano, inaspettate, tre palle-break consecutive: l’ungherese cancella le prime due ma sulla terza commette doppio fallo (3-1). Fucsovics accusa il colpo, Berrettini ritrova fiducia e conferma il vantaggio (4-1). L’ungherese sotterra il diritto in rete regalando un secondo break (5-1), l’azzurro recupera da 15-40, annulla una terza palla-break e poi sigla la vittoria con un drop-shot di rovescio seguito da un lob millimetrico. Berrettini chiude con 11 ace (e nessun doppio fallo): per lui 45 vincenti a fronte di 25 gratuiti (35 contro 38 il bilancio di Fucsovics). (T. Tricarico)

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