Chiudi

-
Slam

Zverev incorona Re Sinner: “È in un universo parallelo”

Amareggiato per l’ennesima sconfitta in una finale Slam, il tedesco applaude la performance mostruosa di Sinner: “Mi sentivo pronto – ha detto in conferenza stampa – invece mi ha dominato. È stato superiore in tutto, ricorda il Djokovic dei periodi migliori. Non voglio finire la carriera come il più forte a non aver mai vinto uno Slam: ci riproverò, perché non c’è nulla che desideri tanto quanto un Major”

26 gennaio 2025

20250126_zverev_finale_aus_open_25__1_.jpg

New York, Parigi o Melbourne non fa differenza: la bacheca Slam di Alexander Zverev rimane vuota. Ha perso a testa alta, ma la differenza che lo separa da Jannik Sinner è stata fin troppo chiara nel 6-3 7-6 6-3 che ha dato all’altoatesino un nuovo titolo all’Australian Open. “Ci sono stati alcuni episodi nei quali la fortuna non mi ha assistito – ha detto il tedesco in conferenza stampa, alludendo al nastro vincente di Jannik sul 4-4 del tie-break –, ma devo riconoscere che Sinner è stato migliore di me in ogni momento del match. Penso di aver servito meglio rispetto a lui, ma nel resto è stato superiore. Da fondo campo mi ha dominato: si è mosso meglio, ha colpito meglio di diritto come di rovescio, ha risposto meglio, ha giocato meglio al volo. Il tennis ha cinque o sei colpi chiave, fattori chiave. Tolto il servizio, è stato superiore in tutti. Per questo ha vinto. Ha meritato il titolo e al momento, sul cemento, è il giocatore più forte al mondo”.

Ho avuto chance di vincere il secondo set, e credo sia stato un passaggio chiave della partita. Poteva darmi coraggio, invece mi sono trovato sotto di due set, con la sua fiducia che è aumentata e la mia che è crollata. È davvero dura pensare di rimontar sotto due set a zero contro uno come lui. Ci ho provato, ho continuato a crederci, a lottare, ma credo che nel terzo abbia dominato anche più che nei due set precedenti”.

41063963-0AA2-4C91-B582-602A84CC200A
Play

“È molto difficile parlare in campo dopo aver perso la finale di un torneo del Grande Slam. Sto facendo tutto ciò che posso per vincere: lavoro più duramente che mai, credo di fare tutte le cose giuste fuori dal campo, mi sto allenando nel modo corretto, eppure oggi ho perso in tre set. È un dato di fatto. Non voglio chiudere la mia carriera come il miglior giocatore di sempre a non aver mai vinto un torneo del Grande Slam, questo è certo. Continuerò a fare tutto il possibile per riuscire un giorno a vincerne uno. Non c’è nulla che desidero di più che riuscire ad avere fra le mani uno di questi titoli”.

Prima della premiazione, le telecamere hanno immortalato un momento molto dolce: accortosi che Zverev era sull’orlo della lacrime, Sinner l’ha abbracciato e consolato. “In quel momento – ha detto Sascha – ero piuttosto giù, lui se n’è reso conto ed è venuto a consolarmi. Mi ha detto che un giorno riuscirò a vincere un torneo del Grande Slam, che sono troppo forte per non farcela. È stato un momento davvero difficile per me: sentivo di essere molto preparato per questa finale, mi sentivo davvero bene e avevo un ottimo feeling con la palla. Credevo di poter avere una opportunità, che me la sarei giocata a viso aperto. Vedere per la terza volta un giocatore alzare al cielo un trofeo dello Slam davanti a me è stato un duro colpo”.

20250126_zverev_finale_aus_open_25__2_.jpg

Per il modo in cui Sinner l’ha dominato, rispedendo al mittente ogni suo tentativo e capitalizzando tutte le occasioni avute a disposizione, la performance dell’azzurro ha ricordato quelle del miglior Djokovic. “Un tempo contro di lui sentivo di essere superiore negli scambi, ma è cresciuto sotto ogni singolo punto di vista. È diventato un giocatore molto migliore. Ricorda il Novak del suo periodo più brillante. Praticamente non commettono errori. Ti portano a pensare di dover sfruttare ogni occasione per avere qualche possibilità. Vincere un punto da fondo campo è difficilissimo: mi è successo contro Novak e ora succede contro Jannik. Si muovono in maniera formidabile, hanno sempre i piedi sulla linea di fondo, non ti danno né spazio né tempo. In questo momento la sua superiorità nei miei confronti è evidente. Sul cemento è di gran lunga il migliore, lo dicono le sue vittorie: ha vinto gli ultimi tre Slam e perso pochissime partite. È in un universo parallelo rispetto a qualsiasi altro giocatore. Oggi non sono stato all’altezza, ma farò il possibile per riuscire un giorno a competere con lui e vincere il mio primo Slam”.

Nel corso della cerimonia di premiazione, prima del suo discorso, Zverev ha dovuto attendere qualche secondo a causa delle urla proveniente dagli spalti, da parte di una spettatrice che ha rievocato il caso di violenza domestica che ha coinvolto il tedesco. “In quel momento credo che quella persona fosse l’unica nell’intero stadio a pensare a quello in quel momento. Non ho ricevuto più alcuna accusa negli ultimi nove mesi, e non mi va di dire altro. Ho già fatto e detto tutto il necessario quando era il momento. Non sono disposto a tornare sulla questione”.

20250126_zverev_finale_aus_open_25__4_.jpg


Non ci sono commenti
Loading...