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Andreeva punta le baby numero 1, può superare Sharapova

L’ascesa di Mirra Andreeva, salita al numero 6 del ranking Wta, stimola paragoni con le campionesse di precocità dell’Era Open. Ma, pur non avendo ancora compiuto 18 anni, Mirra non può raggiungere le migliori: Hingis, Seles e Austin hanno conquistato la testa della classifica da minorenni e altre due poco più tardi

19 marzo 2025

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Si dice che due indizi facciano una prova, e quelli offerti negli ultimi tempi da Mirra Andreeva sono fin troppo chiari. Perché la russa classe 2007 si è regalata due titoli WTA 1000 di fila, sbaragliando la concorrenza prima a Dubai e poi a Indian Wells, e a nemmeno diciotto anni si è fiondata nella top-10 spingendo il grande pubblico a interrogarsi se sia già lei la miglior giocatrice del mondo. È presto per avere una risposta, ma il quesito è giustificato da quanto la siberiana ha combinato fra Emirati e California, battendo tutte (o quasi) le giganti.

Un dato su tutti: prima di lei soltanto due leggende come Steffi Graf e Serena Williams, le due più forti dell’era Open, erano riuscite da minorenni a eliminare nello stesso torneo numero 1 e numero 2 della classifica WTA. Roba, insomma, da predestinate come Mirra, salita al numero 6 del ranking WTA (la più giovane top-10 da Nicole Vaidisova nel 2007, suo anno di nascita), il tutto con le 18 candeline da soffiare il prossimo 27 aprile. Solo Coco Gauff, negli anni recenti, era riuscita a stimolare il paragone con i più grandi fenomeni di precocità nella storia del tennis WTA, che fra le sue 29 numero uno degli ultimi cinquant’anni ha incoronato sole tre minorenni: Martina Hingis, Monica Seles e Tracy Austin.

È già sicuro che Mirra da Krasnojarsk non diventerà la quarta, visto che alla maggiore età le manca poco più di un mese e la vetta del ranking dista quasi 5.000 metri (ops, punti), ma se dovesse continuare di questo passo potrebbe comunque ritagliarsi un posto molto in alto fra le leader più giovani di sempre, andando a fare compagnia a tanti nomi che hanno contribuito a scrivere pagine e pagine di storia della racchetta.

Le più giovani numero 1 Wta

Le più giovani numero 1 Wta

Come accennato, la più giovane numero uno di sempre è stata Martina Hingis, con un anno di anticipo sulla prima inseguitrice. Fenomeno di precocità, la svizzera riuscì a prendersi la testa della classifica il 31 marzo del 1997, ad appena 16 anni e 3 mesi, e l’avrebbe poi guidata per oltre quattro anni divisi in cinque periodi diversi (209 settimane: è la quinta all-time). In quell’anno magico, Martina vinse tre Slam su quattro, perdendo solamente la finale del Roland Garros, unico Major mancato alla sua collezione (in singolare). Pareva destinata a dominare per anni e anni, ma in realtà il suo quinto – e ultimo – titolo Slam individuale risale a sole due stagioni più tardi. Nel 2003, a nemmeno 23 anni, il primo ritiro, seguito da un ritorno anni dopo che le ha regalato ancora tante soddisfazioni ma specialmente in doppio, con svariati successi collezionati fino al 2017.

Insieme alla Hingis, le altre due numero uno WTA da minorenni sono state Monica Seles e Tracy Austin, entrambe salite in vetta a 17 anni e 3 mesi, con la medaglia d’argento alla prima grazie a qualche giorno di vantaggio. Monica riuscì per la prima volta a mettersi tutte alle spalle l’11 marzo del 1991, anno della prima delle due triplette Slam (le è sempre mancato Wimbledon) e di una lunga serie di successi culminata alle WTA Finals. Vittorie particolarmente significative perché le permisero di spodestare dal trono per la prima volta l’inarrivabile Steffi Graf, ultima a completare il Grande Slam. Avrebbe guidato la classifica per 178 settimane, sesta di tutti i tempi. Tracy Austin è invece stata numero uno per un totale di 21 settimane, in due diversi regni nel 1980, il tutto pur vincendo un solo torneo del Grande Slam allo Us Open (e nemmeno in quella stagione ma nella precedente).

Martina Hingis (sinistra) e Monica Seles, sono state le due numero uno più giovani nella storia WTA

Martina Hingis (sinistra) e Monica Seles, sono state le due numero uno più giovani nella storia WTA

Ai piedi del podio all-time c’è Steffi Graf, che è salita al numero uno più tardi rispetto ad altre, precisamente a 18 anni e 2 mesi, ma si rifatta con gli interessi, guidando la classifica per la bellezza di 377 settimane (solo Novak Djokovic ha saputo fare meglio) e collezionando ben 22 titoli Slam: il primo a Parigi nel 1987, l’ultimo sempre al Roland Garros una dozzina di anni più tardi. Nel 1988 il traguardo riuscito solo a lei nella storia del tennis: vincere i quattro tornei del Grande Slam e anche la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici.

Quinto posto fra le numero uno più giovani per l’unica connazionale della Andreeva, quella Maria Sharapova che è stata l’ultima, in ordine cronologico, a farsi strada fra le grandissime da teenager. La russa riuscì a salire in vetta a 18 anni e 4 mesi, il 22 agosto del 2005, inizialmente per una sola settimana ma poi per un’altra ventina sparse fra 2005, 2007, 2008 e 2012. Non è diventata la dominatrice che si pensava quando nel 2004 colse a Wimbledon il primo titolo Slam, ma anche (o soprattutto) per colpa di una certa Serena Williams che dopo quella sconfitta sul Centre Court la batté 20 volte su 21. Ma “Masha” ha comunque vinto cinque Major ed è una delle sole dieci nella storia ad aver completato il Career Grand Slam.

Numeri alla mano, un obiettivo realistico per Mirra Andreeva è quello di puntare a inserirsi alle spalle della Sharapova, visto che la sesta numero uno più giovane è attualmente la belga Kim Clijsters, con 20 anni e 2 mesi. Un divario, fra quinto e sesto posto, che offre alla nuova baby star del tennis mondiale oltre due anni di margine, nei quali crescerà ancora e con buona probabilità inizierà a prendersi anche i primi titoli Slam. Quanto ai traguardi da tagliare nel breve, detto che il numero uno sarà fuori portata ancora per un po’ (la Sabalenka ha oltre il doppio dei suoi punti), può ambire alla top-3. Dista circa 1.200 punti: col rendimento tenuto nelle ultime settimane può farcela entro l’estate.

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