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Lisa Pigato, ritorno al futuro: operazione evitata, si riparte

Numero 318 come best ranking, adesso siamo a quota 362, con una vittoria e una finale (entrambe a Solarino) da difendere nel mese di novembre. Ma Lisa Pigato deve prima di tutto ritrovare una stabilità psico-fisica minata da alcuni problemi, su tutti una pubalgia e una lesione all'anca

27 settembre 2024

Lisa Pigato esulta (foto Martegani)

Lisa Pigato esulta (foto Martegani)

Ventuno anni, un Roland Garros di doppio vinto tra le Juniores (insieme a Eleonora Alvisi), un esordio con vittoria nel main draw degli Internazionali BNL d'Italia nel 2023. Poi una stagione di infortuni, con tanti alti e bassi: una pubalgia mai del tutto sistemata e pure una lesione all'anca. Ma Lisa Pigato non si dà per vinta. E fa bene.

Perché gli ostacoli nel percorso che conduce al professionismo sono anche un'occasione per crescere, come sa bene il padre e coach Ugo Pigato, ex top 400 Atp negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, oggi guida ed esempio della figlia più piccola: “Lisa – spiega – sta maturando e oggi senza dubbio gioca a tennis meglio di quanto facesse un anno fa. Ma questi stop ripetuti ci hanno dato fastidio e non siamo riusciti a programmare quella stagione che immaginavamo, per dare l'assalto alle top 300. Al di là del ranking, comunque, il punto è stare finalmente bene, poi si recupera in fretta”.

Lisa Pigato (foto foto Fioriti)

Lisa Pigato (foto foto Fioriti)

La fiducia non è mai mancata e non manca nemmeno ora, in casa Pigato. Una fiducia che deriva da un cammino non comune e dal fatto che Lisa sia ancora oggi – appena dietro alle migliori – uno dei talenti migliori dell'Italia al femminile. Numero 318 come best ranking, adesso siamo a quota 362, con una vittoria e una finale (entrambe a Solarino) da difendere nel mese di novembre. Qui tuttavia non si tratta tanto di difendere cambiali in scadenza, ma di pensare a come ripartire una volta che il fisico avrà dato risposte. “I medici – continua Pigato senior – dicono che per adesso l'operazione all'anca si può evitare. E significa evitare uno stop di diversi mesi. Se poi ci dovessimo accorgere che, con le infiltrazioni, il recupero non è completo al cento per cento, allora ci dovremmo per forza pensare”.

La buona notizia è che Lisa è già tornata in campo, per allenarsi anche con la racchetta dopo lunghe settimane di assenza e di attesa. Quest'anno il miglior risultato rimane la finale raggiunta nel W35 sulla terra di Santa Margherita di Pula nel mese di aprile, persa contro la spagnola Lazaro Garcia. Poi una serie di piazzamenti nei quarti (due volte) e negli ottavi (quattro volte) a corollario di un'annata fatta di stop e ripartenze. Da metà luglio in poi, Lisa non ha più giocato, per cercare di risolvere una volta per tutte i problemi che l'hanno bloccata. Così oggi si ritrova a quota 362 Wta in singolare, ma con appena 16 tornei all'attivo. Pochissimi se consideriamo che Nuria Brancaccio, altra giovane azzurra che frequenta il Tour internazionale e ha programmato una stagione simile alla bergamasca, ne ha disputati il doppio, 32.

La gioia di Sara Errani e Lisa Pigato della Società Canottieri Casale (foto Sposito)

La gioia di Sara Errani e Lisa Pigato della Società Canottieri Casale (foto Sposito)

Lisa, in tutto questo, è anche una doppista. Tanto che nel 2022, a 19 anni, era già numero 187 Wta nella specialità. Del resto un Roland Garros non si vince per caso, nemmeno a livello Juniores, e la ragazza ha talento e una buona attitudine per il gioco di volo, pur con tanti dettagli da affinare.

Una dote presa dal padre, che da professionista si affidava al suo braccio non comune e anche da coach sta molto attento alla manualità. La 21enne bergamasca – che si allena a Milano in quello che un tempo era il Tc Jolly e adesso è il Cantera Tennis Team – sa fare tutto: equilibrata nei fondamentali, sa attaccare e difendere. Ma senza stabilità psicofisica è difficile dare continuità, quello che serve per arrivare in alto.

Le è stata molto vicino in questi anni anche Tathiana Garbin, sempre pronta a darle consigli e a tenerla su di morale quando la sfortuna si faceva sentire. Ora si riparte da Santa Margherita di Pula, dai 25 mila dollari. Sognando in grande, come si faceva da Juniores.

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