

Prima di Miami la britannica aveva vinto solo tre dei nove incontri disputati nel 2025. Ma in Florida ha dato una svolta alla stagione arrivando fino ai quarti dove ha ceduto a Pegula in tre set. Adesso arriva la terra, che Raducanu sarà?
di Tiziana Tricarico | 02 aprile 2025
Bentornata Emma, forse. Sul cemento della Florida si è rivista la giocatrice capace nel 2021 di stupire il mondo trionfando allo Us Open partendo dalle qualificazioni, e senza perdere nemmeno un set. Da allora Raducanu non era più riuscita a vincere quattro match di fila in un main draw e grazie ai quarti al “Miami Open”, dove strada facendo ha eliminato anche Emma Navarro (terzo successo in carriera su una top ten) prima di arrendersi vendendo cara la pelle a Jessica Pegula. Questo risultato le ha permesso di recuperare 12 posizioni e di tornare in top 50 (più precisamente al n.48), cosa che non le accadeva da settembre del 2022.
La 22enne britannica sembra anche oramai essersi lasciata alle spalle lo spiacevole episodio di Dubai quando, durante il match di secondo turno contro la ceca Karolina Muchova, Emma ha improvvisamente smesso di giocare dopo aver avvisato il giudice di sedia di aver visto in tribuna un individuo che già l’aveva infastidita nei giorni precedenti, ed ha ripreso solo quando lo stalker, a cui è stato vietato di partecipare a qualsiasi torneo del circuito, non è stato portato via.
Indecisa se partecipare al “Sunshine Double” o prendersi una pausa Raducanu aveva perso subito ad Indian Wells contro la giapponese Uchijima in una giornata parecchio ventosa, iniziando certo non nel migliore dei modi la collaborazione con il nuovo coach Vladimir Platenik.
Che infatti è durata pochissimo visto che in Florida, dopo la vittoria d’esordio contro un’altra giapponese, Sayaka Ishii, ha ricevuto il benservito.
A Miami comunque nel box di Emma c’erano Mark Petchey e Jane O'Donoghue, che la conoscono fin dai suoi esordi e che l’hanno vista eliminare via via Navarro, Kesler e la vincitrice del “1000” di Doha Anisimova. E Raducanu ha dedicato a loro le sue vittorie.
La britannica è tornata a far vedere un tennis piuttosto efficace e votato all’attacco, mostrando anche grandi progressi al servizio, il colpo che speso ha rappresentato il suo punto debole. E anche dopo la sconfitta contro Pegula si è dimostrata ottimista: “Sono molto orgogliosa della mia partita - ha detto Emma -: Pegula ha giocato ad alto livello dall'inizio alla fine. Anche se ho perso, non posso che trarre conclusioni positive da questo torneo. A Miami ho giocato degli ottimi match per arrivare ai quarti, è una bella sensazione”.
Ora la domanda è se Raducanu riuscirà a dare continuità al suo tennis anche sulla terra rossa, superficie sulla quale non ha mai raccolto molto e dove ha giocato appena cinque partite nelle ultime due stagioni: da difendere per lei ci sono solo i punti dei quarti di Stoccarda dello scorso anno dove dopo aver battuto Kerber e Noskova ha ceduto a Swiatek.
Intanto, per prepararsi al meglio, ha dato forfait per i Qualifiers di Billie Jean King Cup in programma la prossima settimana.
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