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Giorgia Pedone: da Palermo, la Next Gen che punta in alto

Dopo aver trionfato a Santa Margherita di Pula, Giorgia (fino a oggi 394 al mondo) sarà numero 11 d'Italia, non lontano da Camilla Rosatello. Ma sarà (e di gran lunga) la più giovane di tutte. Allargando lo sguardo, i 19 anni della siciliana la metteranno al numero 35 di una virtuale graduatoria mondiale Under 20

15 ottobre 2023

Georgia Pedone

Georgia Pedone

Classe 2004, palermitana doc, allenata dal siciliano Omar Giacalone. E fresca di primo titolo da professionista, al termine di una stagione che le ha fatto cambiare dimensione. Giorgia Pedone è il nome nuovo del tennis femminile italiano, con una classifica che migliorerà fino ad arrivare intorno al numero 320 Wta: comunque vada, posto più posto meno, sarà il suo primato personale.

Di più: dopo aver trionfato a Santa Margherita di Pula, Giorgia (fino a oggi 394 al mondo) sarà numero 11 d'Italia, non lontano da Camilla Rosatello. Ma sarà (e di gran lunga) la più giovane di tutte. Allargando lo sguardo oltre confine, i 19 anni della siciliana la metteranno al numero 35 di una virtuale graduatoria mondiale Under 20. Non male, per una ragazza che in sostanza ha cominciato a frequentare con continuità il circuito da poco, inizio 2022. 

Giorgia Pedone (foto Combi/MEF Tennis Events)

Solo quest'estate, quando ancora stava fuori dalle top 400, diceva che l'obiettivo era di abbattere quel muro. Oggi che è quasi cento posti più in alto, è chiaro che l'asticella si debba alzare, anche se parliamo di ambizioni. “Ogni torneo – spiega – mi fa avvicinare un po' di più al mio sogno, quello di competere nei tornei più importanti. Fin qui il momento più importante della mia carriera l'ho vissuto al Foro Italico: un'emozione enorme che però ho gestito bene”. Già, perché lo scorso maggio Giorgia è stata fra le protagoniste delle pre-qualificazioni per il Wta di Roma, arrivando fino alle semifinali della griglia che promuoveva agli Internazionali BNL d'Italia. Quel sogno enorme, fin qui, è rimasto tale. Ma il tempo per riprovarci non manca, magari puntando a entrare direttamente nelle qualificazioni.

Roma, in realtà, ha avuto un ruolo significativo per la carriera della palermitana in un'altra occasione, lo scorso giugno per il torneo Itf da 60 mila dollari al Canottieri Tevere Remo. Era la sua prima volta, in un ultimo atto da professionista, e non se la cavò affatto male: dopo aver superato in semifinale Silvia Ambrosio, si fermò di fronte alla croata Petra Marcinko, ma quello fu in ogni caso un altro step decisivo della sua maturazione. Il prologo a quello che è accaduto in Sardegna, dove la siciliana ha avuto la meglio su giocatrici di valore come Nuria Brancaccio in semifinale e come la spagnola Mintegi del Olmo nel match successivo.

Giorgia Pedone (foto Sposito)

Ma come gioca, Giorgia Pedone? “Sto provando a essere più aggressiva, lavoriamo ogni giorno per questo – spiega lei – ma non trascuriamo nulla. In particolare, negli ultimi tempi ci siamo concentrati sul servizio”. Destrorsa con rovescio bimane, ha proprio in questo colpo la sua arma principale. “Ma mi ritengo una contrattaccante da fondo completa – sottolinea lei – e sono in grado di difendermi bene quando mi attaccano”.

Tra le Juniores è stata 'solamente' numero 54 Itf, ma proprio lo scorso anno si è imposta in uno degli eventi storici del panorama tricolore Under 18, quello sulla terra battuta di Firenze. Proprio in quell'occasione, Giorgia si lasciò andare a una speranza, quella di diventare numero 1 del mondo, che se guardiamo alla storia dell'appuntamento toscano è ben supportata dall'albo d'oro, dove figurano anche Halep, Mauresmo, Safina, Hingis e Capriati. Giorgia, insomma, può continuare a sognare. E dopo questo primo successo tra le pro, può farlo con ancora maggiore convinzione.

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