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Il secondo tempo di Amanda passa per i “1000”

A Miami Anisimova (n.17) interrompe a 13 la striscia vincente di Andreeva (n.11) e si prepara alla rivincita contro l’amica Raducanu che vale un posto nei quarti. Torneo live su SuperTennis e SuperTenniX

di | 24 marzo 2025

Un'esultanza di Amanda Anisimova (foto Getty Images)

Un'esultanza di Amanda Anisimova (foto Getty Images)

Gioca Miami fin da quando era giovanissima Amanda Anisimova, che quest’anno è in tabellone per la settima volta. Ma nel torneo che si gioca vicino casa sua (vive a South Miami) non si era mai spinta così avanti. Grazie al successo sulla giocatrice più in forma del momento, Mirra Andreeva, n.6 del ranking e 11 del seeding, stoppata a 13 vittorie di fila, la 23enne di Freehold, New Jersey (ma ha origini russe), n.17 WTA e 17esima testa di serie, ha centrato un posto negli ottavi.

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Una vittoria con qualche strascico polemico quella della statunitense che ha risposto con un eloquente post sul suo profilo Instagram alle proteste di Andreeva riguardo alla richiesta di un “medical time out” - sul 3-1, 40-40 per Anisimova nel terzo set - per curare una vescica sul dito.

“La pelle era rotta e non riuscivo a tenere la racchetta in mano - ha spiegato Amanda - e quando si ha un infortunio così si può prendere un MTO”.

Anche Amanda, come Mirra, è stata una baby prodigio. “Ognuno ha la sua linea temporale. Non credo che la mia carriera sia uguale alla sua - ha precisato -. Lei sta andando benissimo, sta vivendo un anno fantastico: a 17 anni ha avuto un grande percorso in questa stagione e sicuramente non è un'avversaria facile da affrontare. Sono stata contenta di come sono riuscita a lottare e a rimanere concentrata”.

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Da un anno a questa parte Amanda sta vivendo il secondo tempo della sua carriera. Anisimova aveva raggiunto il numero 21 WTA già nel 2019, dopo aver centrato la semifinale al Roland Garros ad appena 17 anni. Poi diversi infortuni e l’improvvisa morte del padre avevano arrestato la sua ascesa. Nel 2023 aveva addirittura interrotto improvvisamente la sua stagione per problemi di natura psicologica e non aveva più giocato una partita nel tour per otto mesi. Aveva dato spazio ai suoi hobby, tra cui la pittura. Poi, altrettanto improvvisamente, la voglia di competere era tornata. Ha iniziato il 2024 fuori dalle prime 350 ma ad agosto a Toronto eccola raggiungere la sua prima finale in un WTA 1000 (battuta da Pegula) e il rientro in top 50.

Amanda Anisimova colpisce di rovescio (foto Getty Images)

Amanda Anisimova colpisce di rovescio (foto Getty Images)

 “La scorsa stagione ho avuto molti alti, sicuramente, ma anche diversi bassi - ha detto la statunitense -. Ora mi sento molto più sicura di me stessa rispetto all'anno scorso: quando giocavo non avevo alcuna aspettativa, ero solo felice di esserci. Doha mi ha dato molta fiducia: sono state una vittoria e una settimana molto speciali per me. Devo tenerlo a mente anche per il futuro”.

Ripensando alla sua veloce ascesa da adolescente, Anisimova dice che non la cambierebbe per nulla al mondo: “Penso che ci siano state molte lezioni che ho dovuto imparare. Si cresce molto in fretta, ma allo stesso tempo credo che questo ti prepari davvero per la tua carriera”.

Amanda Anisimova con il trofeo di Doha 2025 (foto Getty Images)

Amanda Anisimova con il trofeo di Doha 2025 (foto Getty Images)

Quest’anno, dopo la repentina eliminazione ad Auckland, ha raggiunto i quarti ad Hobart, il secondo turno a Melbourne e quindi la splendida cavalcata di Doha, dove ha conquistato il suo primo trofeo “1000”. Certo, la “sbornia da vittoria” le è costata due eliminazioni immediate a Dubai e ad Indian Wells ma in Florida sembra essersi rimessa in carreggiata.

Anisimova si giocherà un posto nei quarti con Emma Raducanu. La 22enne britannica (ma è nata a Toronto, n.60 del ranking, infatti, superando la statunitense Kessler, n48 WTA (ritiratasi a metà del secondo set per un infortunio alla schiena) ha messo in fila tre vittorie per la prima volta in questo 2025. Raducanu ha vinto in due set combattuti l’unico precedente con Anisimova, disputato lo scorso gennaio al secondo turno dell’Australian Open.

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Un "selfie" per Amanda Anisimova ed Emma Raducanu (toto Twitter)

Amanda ed Emma sono molto amiche ed hanno una storia simile nel tour: “Entrambe abbiamo ancora molto da migliorare. Ma allo stesso tempo anche se siamo molto giovani abbiamo già molta esperienza, quindi credo che questo sia un vantaggio. Se è un problema essere avversarie in campo? Personalmente non la prendo così sul serio: non è come se stessimo andando in guerra l’una contro l’altra! Una volta in campo cerchiamo solo di esprimere il nostro miglior tennis e di divertirci”.

Del resto se c’è una cosa che Amanda ha imparato molto bene è che ci sono cose più importanti di una partita di tennis.


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