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Aryna, già finalista nel 2023 nel WTA 1000 nel deserto californiano, trova dall’altra parte della rete Mirra, 17anni e nessun timore reverenziale
di Tiziana Tricarico | 16 marzo 2025
Alle 19 italiane (live su SuperTennis) va in scena la finale femminile del “BNP Paribas Open”, terzo WTA 1000 stagionale (combined con il primo ATP Masters 1000 del 2025) dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si conclude sul cemento californiano dell’Indian Wells Tennis Garden.
A giocarsi il trofeo sono Aryna Sabalenka, numero uno del mondo, che in semifinale ha strapazzato per 60 61, in appena 51 minuti di partita, la statunitense Madison Keys, n.5 del ranking e del seeding, e Mirra Andreeva, n.11 WTA e nona favorita del seeding, che si è imposta per 76(1) 16 62, dopo oltre due ore e un quarto di lotta, sulla polacca Iga Swiatek, n.2 del ranking e del seeding.
Centrando la finale a Indian Wells, sia la bielorussa che la russa si sono assicurate 650 punti per la classifica PIF WTA e 599.625 dollari di montepremi. Ma la vincitrice del titolo si porterà a casa 1.127.500 dollari e un bottino di 1.000 punti.
Sabalenka era arrivata ad Indian Wells dopo aver perso tre degli ultimi quattro incontri. La testa di serie numero uno ha reagito arrivando in finale senza perdere un set: ha sconfitto Kessler, Bronzetti, Kartal, Samsonova (n.24) e Keys (n.5), concedendo alla campionessa dell’ultimo Aus Open un game soltanto.
Dopo aver debuttato in top ten grazie al primo titolo “1000” in quel di Dubai il mese scorso, Andreeva si appresta a ritornare lunedì nell’Elite mondiale: ha allungato la sua striscia di vittorie a 11 partite ed è ora a pari merito con Swiatek e Keys per il maggior numero di successi in questa stagione (18). È la più giovane giocatrice a ottenere 11 vittorie consecutive a livello WTA 1000 e la più giovane tennista a raggiungere la finale ad Indian Wells dopo Clijsters nel 2001. Ed è la quinta giocatrice a raggiungere la finale di Indian Wells prima di aver compiuto 18 anni, dopo Seles (1991), Hingis (1998), Serena Williams (1999) e Clijsters (2001).
Nel deserto californiano ha battuto Gracheva, Tauson (n.22, già sconfitta in finale a Dubai), Rybakina (n.7, vincitrice dell’edizione del 2023), Svitolina (n.23) e Swiatek (n.2, campionessa in carica). Proprio contro la polacca ha firmato la quarta vittoria contro una top ten in questo 2025.
Aryna in netto vantaggio nei testa a testa, avendo vinto quattro dei cinque precedenti incontri. Questo sarà il terzo confronto in stagione: Sabalenka ha sconfitto la “baby russa” a Brisbane e all’Australian Open.
La 26enne di Minsk gioca la sua terza finale stagionale e punta a vincere il suo secondo titolo dell'anno, il 19esimo in totale. Ha aperto la stagione con il successo al Brisbane International ma è stata battuta da Keys a Melbourne. Per lei è la seconda finale a Indian Wells, dopo quella persa nel 2023 contro Rybakina. In caso di successo domenica metterebbe in bacheca l’ottavo trofeo da “1000”, il primo dopo la vittoria di Wuhan dello scorso autunno.
La 17enne di Krasnojarsk punta a vincere il suo terzo titolo in carriera e il secondo della stagione. Il mese scorso, a Dubai, la diciassettenne è diventata la più giovane campionessa WTA 1000 dall'introduzione di questa categoria di tornei nel 2009. Ora le manca una vittoria per diventare la prima teen-ager a vincere Indian Wells dopo Andreescu (2019) e la terza più giovane nella storia del torneo dopo Hingis (1998) e Serena Williams (1999).
Una vittoria domenica permetterebbe ad Andreeva di diventare la terza giocatrice negli ultimi 40 anni a battere la numero 1 e la numero 2 del mondo in un torneo prima di compiere 18 anni, dopo Graf a Key Biscayne 1987 (Navratilova ed Evert) e Serena Williams agli US Open 1999 (Davenport e Hingis). Sarebbe anche la più giovane giocatrice a battere una numero uno del mondo in una finale da quando Sharapova batté Davenport a Tokyo nel 2005.
Andreeva: “Sì, le partite che abbiamo giocato quest'anno non sono andate proprio a mio favore. Posso dire che mi ha quasi ucciso, soprattutto a Melbourne. Cercherò di prendermi una rivincita, perché non ho ancora nulla da perdere, e sento che il match sarà probabilmente divertente. Ci saranno molti vincenti, molti punti combattuti”.
Sabalenka: “Ho superato la fase in cui pensavo all'età della mia avversaria. Mi sento ancora come se avessi 18 anni. È così imbarazzante per me pensare che quest'anno ho 26, quasi 27 anni, mentre lei ne ha 17 e ha solo due anni in più di mia sorella. Guardo a mia sorella come a una bambina. Mi ricordo che era una bambina. Quindi guardo Mirra e penso: ‘Oh, mio Dio, sono così vecchia’. Sì, è pazzesco”.
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