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"Provo - spiega la toscana - a non pensare alle aspettative, anche a quelle che mi metto da sola. Provo a concentarmi su me stessa e a dirmi che questo è un anno nuovo, rispetto al 2024"
21 marzo 2025
Il sorriso di Jasmine Paolini si apre come nelle giornate migliori, dopo il successo a Miami sulla slovacca Rebecca Sramkova, battuta nonostante un inizio difficile.
JASMINE PAOLINI
“Non è stata una partita facile, in special modo all'inizio quando mi sono trovata sotto per 3-0. Le condizioni qui sono molto diverse rispetto a Indian Wells, bisogna adattarsi, i campi sono molto veloci e fa tanto caldo. C'era anche vento ed era difficile servire bene, dunque era ancora più importante essere aggressivi in risposta”.
“Provo a non pensare alle aspettative, anche a quelle che mi metto da sola. Provo a concentarmi su me stessa e a dirmi che questo è un anno nuovo, rispetto al 2024. Non è facile, ma questo è quello che cerco di fare ogni giorno, anche se le avversarie adesso mi conoscono e non sono più una sorpresa”.
“Mi piacciono questi tornei americani e mi piace questo clima. Indian Wells e Miami sono due tornei speciali, dopo l'Australia già non vedo l'ora di giocare qui. Cosa devo migliorare? Il servizio prima di tutto, ma devo anche adattarmi meglio alle condizioni e fare meno errori, bisogna salire di livello”.
ARYNA SABALENKA
Tutto facile per Aryna Sabalenka, reduce dalla mezza delusione di Indian Wells. “Non c'è stato molto tempo per adattarsi alle condizioni di Miami, così diverse da quelle di Indian Wells, ma sono contenta di come sto giocando. Mi piace il campo, mi piace il torneo, ma onestamente non ho nessuna risposta sul fatto che in passato non sono riuscita a esprimermi al meglio. Forse non ho avuto il miglior atteggiamento mentale in passato, qualcosa che adesso cerco di correggere. Mi sento bene fisicamente, voglio migliorare ogni match e alzare il livello. Qui in modo particolare, più che in altri tornei, bisogna cercare i vincenti e andare tanto a rete, è quello che proverò a fare”.
COCO GAUFF
Esagera, invece, Coco Gauff, che per la prima volta chiude un match lasciando l'avversaria - Sofia Kenin - a zero. “Sì, è stata una partita perfetta da parte mia. Ero persino nervosa nell'ultimo game perché stavo completando il primo 6-0 6-0 della mia carriera (ride, ndr). Lei è un'avversaria di livello e ho dovuto da subito trovare il mio gioco, poi man mano che il match andava avanti è diventato tutto più semplice: fiducia da una parte e sconforto dall'altra. Quando vinci il primo set per 6-0 non ti aspetti di farne un altro, ma poi ho vinto il primo game del secondo e sapevo che lei si sarebbe innervosita”.
“Credo in me stessa, anche se a volte non mi diverto così tanto in partita, ma lavoro tanto su questo aspetto e sta funzionando. Mi sto allenando bene e voglio dimostrarlo durante i match, spero di continare a farlo in questo torneo. Penso che avere 'poca memoria' in campo sia una delle mie migliori qualità: ho la capacità di resettare ciò che accade. Sia in positivo, quando vengo da un buon torneo e non devo rilassarmi, sia in un periodo meno buono, che non significa avere di fronte per forza una brutta stagione”.
“Ho tante aspettative su me stessa e ovviamente anche altre persone le hanno sulla mia carriera, ma guardo a quello che ho realizzato fin qui e sono già soddisfatta. Ho 21 anni e ancora molte chance davanti a me, ma se dovessi finire qui la carriera avrei comunque raggiunto parecchi dei miei sogni. Anche se ho tanti obiettivi che mi restano. Per questo devo cercare di essere maggiormente indulgente con me stessa e rimanere positiva anche nei momenti meno buoni”.
QINWEN ZHENG
Infine, la cinese Zheng, che pare aver 'ritrovato il fuoco' dei momenti migliori: per lei, vittoria sull'americana Davis. “Non ho messo abbastanza prime di servizio e mi sono trovata un po' in difficoltà, dopo un inizio in cui non avevo fatto errori. Sono contenta di aver proseguito comunque a giocare abbastanza bene e di aver chiuso in due set. Il servizio è l'unico colpo che puoi controllare e quando servo bene mi sento in fiducia. Devo trovare il mio fuoco, ma non devo bruciarmi. Nei mesi passati non ho mai avuto questa energia, ma adesso l'ho ritrovata e sono affamata di nuovo. Il mio team vuole che io diventi una giocatrice migliore e questo mi aiuta”.
“Curo molto il mio aspetto e la mia immagine anche fuori dal campo. La mia filosofia è che tutto quello che sta fuori dal tennis può aiutarti a stare concentrata nel tennis. Quando faccio shooting mi godo il momento ma in campo il focus è solo la partita”.
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