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Nel WTA 1000 sul cemento della Florida Jasmine (n.6) cede in due set alla numero uno del mondo in versione extra lusso. Torneo live su SuperTennis e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 27 marzo 2025
Se gioca il suo tennis migliore batterla è quasi impossibile. Del resto se è la numero uno del mondo una ragione deve pur esserci. Certo, i suoi proverbiali “momenti di follia” sono cosa nota ma se il mood è quello giusto non ce n’è per nessuna. Con una prestazione disarmante per potenza e determinazione Aryna Sabalenka si è qualificata per la prima volta per la finale del “Miami Open”, quarto WTA 1000 stagionale (combined con il secondo ATP Masters 1000 del 2025) dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.
In quella che per entrambe era la loro prima semifinale nel secondo “1000” del “Sunshine Double”, la 26enne di Minsk, numero uno del mondo, ha regolato per 62 62, in un’ora e undici minuti di partita, Jasmine Paolini, n.7 del ranking e sesta favorita del seeding. Con il successo numero 22 la bielorussa è diventata la giocatrice più vincente di questo 2025. Per Aryna è - come detto - la prima finale a Miami, la quarta in stagione (negli ultimi dieci anni solo Serena Williams ha raggiunto più volte la sfida per il titolo - 5- nei primi sei tornei giocati), la 35esima in carriera.
Negli ultimi 20 anni, Sabalenka - che ha perso contro Mirra Andreeva nella finale del BNP Paribas Open - è la sesta giocatrice a raggiungere back-to-back l’ultimo atto a Indian Wells e Miami dopo Clijsters (2005), Sharapova (2006, 2012, 2013), Azarenka (2016), Swiatek (2022) e Rybakina (2023).
“Direi sicuramente che questa è stata una delle migliori partite della stagione finora - ha detto Sabalenka -. Ero così concentrata su me stessa, sulle cose che dovevo fare oggi…. Mi è sembrato che tutto andasse per il verso giusto. Sì, sono molto soddisfatto della prestazione. Mi sentivo in forma”.
Numeri da paura per Sabalenka: 6 ace (e 2 doppi falli), il 78,4% di prime in campo con il quale ha portato a casa il 77,5% dei punti oltre ad un 45,5% di punti vinti con la seconda di servizio (che ha utilizzato soltanto 11 volte), ma anche quattro palle-break concesse ed annullate e di contro quattro su cinque palle-break trasformate. A referto 32 vincenti e 12 errori non provocati per la biorussa: 19 contro 9 per l'azzurra. In totale Aryna ha conquistato 66 punti contro i 44 di Jasmine.
Last stop, here she comes ??@SabalenkaA | #MiamiOpen pic.twitter.com/I7HwE5FHea
— wta (@WTA) March 27, 2025
Il match. Nessuna delle due in passato era mai arrivata così avanti nel “Miami Open”: Jasmine non si era mai spinta oltre il terzo turno, Aryna, nonostante 16 su 18 dei suoi titoli WTA in singolare conquistati sui campi duri, in Florida vantava solo due presenze nei quarti, nel 2021 (battuta da Barty) e nel 2023 (stoppata da Cirstea).
La regina del tennis mondiale era in vantaggio ma solo per 3-2 nel bilancio dei confronti diretti con la 29enne di Bagni di Lucca, anche se aveva vinto le ultime due sfide (la più recente nei round robin delle WTA Finals di Ryiad lo scorso novembre).
È subito partita vera perché nel game d’apertura del primo set Sabalenka - che ha vinto il sorteggio e scelto di servire - dal 40-15 finisce per concedere una palla-break ma si salva (1-0). No va altrettanto bene a Paolini, che alla prima opportunità per l’avversaria concede il break nel quarto gioco (3-1) spedendo fuori il rovescio.
La 26enne di Minsk inizia ad essere letteralmente ingiocabile al servizio (4-1) ma ci aggiunge anche un rovescio lungolinea davvero micidiale e diversi drop shot. Nell’ottavo game la bielorussa abbrevia i tempi: nonostante un vantaggio di 40-15 per l’azzurra infila quattro punti consecutivi ed incamera il 6-2 con l’ennesimo rovescio lungolinea.
Aryna parte decisa anche nella seconda frazione ma Jasmine non molla: nel terzo game si procura una palla-break ma Sabalenka si salva. In un copione che ricalca pericolosamente (per l’azzurra) il primo set, nel quarto gioco non sfrutta due opportunità per il due pari, concede una palla-break e la bielorussa la trasforma con una risposta di diritto inside-out assolutamente imprendibile (3-1).
Aryna conferma il break (4-1) ma Jasmine resta in scia (4-2). Perché non si sa mai con la bielorussa. Che infatti nel settimo game, con un doppio fallo concede due palle-break di fila ma l’azzurra in pratica non riesce nemmeno a giocarle e Sabalenka difende il vantaggio (5-2) Poi decide che può bastare e nel gioco successivo si procura tre match-point: il primo lo cancella Paolini con un bel diritto lungolinea ma sul secondo il diritto in avanzamento di Aryna non perdona (6-2).
Jasmine ha comunque più di un motivo per sorridere: è stata la prima azzurra ad arrivare in semifinale in Florida e grazie a questo risultato lunedì scavalcherà nel ranking Andreeva riprendendosi la sesta poltrona.
Tornando ad Aryna, Miami è ormai una sorta di torneo di casa per lei che risiede nel sud della Florida e che ha dichiarato ai giornalisti alla vigilia che le piace tanto poter dormire nel suo letto, guidare la sua auto e persino fare il bucato quando partecipa al torneo. Sabato Sabalenka andrà a caccia del 19esimo titolo in carriera contro la statunitense Jessica Pegula, n.4 del ranking e del seeding, che ha stoppato la filippina Alexandra Eala, n.140 WTA, in tabellone grazie ad una wild card e rivelazione assoluta del torneo: 76(3) 57 63 lo score, in due ore e 26 minuti di gioco. La numero uno del mondo è il vantaggio per 6 a 2 nel bilancio dei confronti diretti con la 31enne di Buffalo e si è imposta negli ultimi due (il più recente la finale dello Us Open lo scorso settembre).
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