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Nei quarti del WTA 1000 sul cemento della Florida la tennista delle Filippine, in tabellone con una wild card, elimina una irriconoscibile Swiatek (n.2), campionessa dell’edizione del 2022. Prossima avversaria per Alexandra la statunitense Pegula (n.4)
di Tiziana Tricarico | 26 marzo 2025
La sorpresa con la “S” maiuscola di questa settimana ha l’espressione felice ma un po’ incredula di Alexandra Eala approdata nelle semifinali del “Miami Open”, quarto WTA 1000 stagionale (combined con il sec,ondo ATP Masters 1000 del 2025) dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida.
Nei quarti - nonostante una vistosa fasciatura alla coscia sinistra che sembrava preoccuparla non poco - la 19enne mancina di Quezon City, n.140 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, ha eliminato per 62 75, in un’ora e 2 minuti di partita, la polacca Iga Swiatek, n.2 del ranking e del seeding, campionessa dell’edizione del 2022. Alexandra è la prima giocatrice del suo Paese a spingersi così avanti in un torneo WTA e si è già assicurata di diventare la prima ad entrare il top 100 (al momento è n.75).
SHE’S ONLY GONE AND DONE IT!!!!!!!! ????
— wta (@WTA) March 26, 2025
Filipino wildcard Alexandra Eala stuns World No. 2 Swiatek 6-2, 7-5 to reach the last 4 in Miami!#MiamiOpen pic.twitter.com/xn1zNpck10
“Sono davvero incredula in questo momento, sono al settimo cielo - ha detto una Eala senza fiato per l’emozione durante l’intervista in campo -. È così surreale: mi sembra di non essere la stessa persona che ero in quella foto [quella della consegna dei diplomi alla Rafa Nadal Academy che le viene mostrata]. Ma ovviamente le circostanze sono cambiate! Sono così felice e grata di aver potuto competere con una giocatrice di questo calibro su questo palcoscenico... Il mio allenatore mi ha detto di correre, di andare su ogni palla, di cogliere tutte le opportunità possibili, perché una cinque volte campionessa Slam non ti regala la vittoria”.
Rafael Nadal, Alexandra Eala ed Iga Swiatek alla cerimonia dei diplomi 2023 della Rafa Nadal Academy di Maiorca
La giovane filippina, seguita in tribuna da “zio” Toni Nadal - Alexandra si è diplomata due anni fa alla Rafa Nadal Academy di Maiorca ricevendo nell’occasione il diploma dallo stesso fuoriclasse spagnolo e da… Iga Swiatek!) -, è la terza wild card a raggiungere il penultimo atto a Miami dopo Henin nel 2010 ed Azarenka nel 2018, entrambe ex numero uno del mondo che rientravano da un lungo stop.
Eala, che nel corso del torneo ha eliminato la lettone Ostapenko e la statunitense Keys, è solo la seconda wild card a sconfiggere tre o più campionesse Slam in un singolo evento del tour dopo Svitolina a Wimbledon 2023.
Prima di Miami, Alexandra non aveva mai sconfitto un'avversaria tra le top 40 e non ne aveva mai affrontata una tra le top 20: ora può vantare già due vittorie contro top ten.
Per Swiatek, apparsa assolutamente irriconoscibile, autrice di una prestazione disastrosa al servizio (soprattutto con la seconda), si è trattato della terza sconfitta (soltanto) in un main draw WTA contro una giocatrice non classificata tra le top 100: in precedenza erano riuscite a batterla Muchova (all'epoca n. 106) nel primo turno di Praga 2019 e Ana Konjuh (all'epoca n. 338) nel terzo turno di Miami 2021.
Giovedì Eala si giocherà un posto in finale con la statunitense Jessica Pegula, n.4 del ranking e del seeding, che si è imposta per 64 67(3) 62, dopo quasi due ore e mezza di battaglia, sulla britannica Emma Raducanu, n.60 WTA. Tra Alexandra e la 31enne di Buffalo non ci sono precedenti.
Il match. Solo i primi quattro giochi hanno richiesto più di 25 minuti e cinque dei primi sei game sono stati break. Eala ha capito due cose fin dall'inizio: in primo luogo, che il suo gioco poteva essere all'altezza di quello della cinque volte campionessa Slam, e in secondo luogo, che poteva rimanere avanti nel punteggio anche se perdeva qualche scambio lottato. Quando la Swiatek ha messo a segno un vincente di rovescio per recuperare il break per il 3-2, sembrava aver preso il sopravvento: invece è stata Eala a rispondere con otto punti di fila e poi con cinque giochi consecutivi che le hanno permesso di chiudere 6-2 il primo set e di partire avanti 2-0 nella seconda frazione.
Qui, però, Eala ha commesso un doppio fallo e Swiatek ha messo a segno il suo miglior colpo della partita, un cross di dritto. Iga ha infilato quattro giochi consecutivi ribaltando la situazione e salendo 4-2 ma non è riuscita a portarlo fino in fondo. Infatti la polacca, dopo aver commesso 19 errori non forzati nel primo set, ne ha commessi altri 13 nel secondo. La 23enne di Varsavia si è fatta riagguantare sul 4 pari, non è riuscita a pareggiare il conto quando ha servito per il set avanti 5-4 ed ha finito per crollare letteralmente nel dodicesimo gioco quando ha commesso ben tre errori di diritto concedendo tre match-point. Ad Eala è bastato il primo: ha risposto profondo costringendo la sua avversaria a spedire lungo il rovescio. Che impresa!
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