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Le due ex numero uno e più volte campionesse Slam sono pronte a tornare nel circuito dopo la maternità, determinate a togliersi ancora grandi soddisfazioni. Ma già dalla tournèe australiana rivedremo in campo anche Raducanu, Anisimova, Sevastova, Andreescu, Badosa e non solo
21 dicembre 2023
Nel circuito WTA il 2024 sarà l’anno delle possibili conferme: di Iga Swiatek, che si è ripresa il numero uno del ranking dopo averlo ceduto ad Aryna Sabalenka, e della bielorussa stessa che proverà a riconquistare il ruolo di prima regina del Tour. Ma sarà anche la stagione di tanti ritorni illustri, su tutti quelli di due ex numero uno – e più volte campionesse Slam – come Naomi Osaka e Angelique Kerber, che dopo essere diventate mamme per la prima volta puntano a togliersi ancora grandi soddisfazioni con la racchetta.
Il comeback più atteso non può che essere quello della giapponese di origini haitiane, che più di ogni altra aveva dimostrato di avere le potenzialità – sia tecniche, sia secondo le logiche commerciali – per diventare il vero volto del circuito per il post-Serena Williams. Lo scorso luglio Naomi ha dato alla luce la piccola Shai, avuta dal fidanzato-rapper Cordae, e a circa tre mesi dal parto ha iniziato a postare sui social foto e video dei suoi allenamenti, per riprendere la condizione necessaria per competere ai più alti livelli. Prima di fermarsi, la giapponese aveva mostrato qualche difficoltà nel gestire l’attenzione nei suoi confronti da media, pubblico e aziende, ma nella sua vita è iniziato un nuovo capitolo e l’aver spostato la principale priorità dal tennis alla famiglia potrebbe giovarle, come già successo ad altri e altre.
“Nella prima parte della mia carriera – ha raccontato di recente – mi sono affidata soprattutto al mio istinto. In futuro mi piacerebbe diventare una tennista in grado di capire il gioco molto meglio”. La rivedremo in campo a Brisbane, a quasi un anno e mezzo dal suo ultimo match (settembre 2022), e poi a Melbourne dove nel 2019 e 2021 ha vinto due dei suoi quattro titoli Slam. Può tornare la numero uno? Non sarà una passeggiata, ma se si parla di qualità tennistiche la Osaka non è seconda a nessuna delle colleghe.
2024, circuito Wta: l'anno dei ritorni
C’è attesa anche per il ritorno di Angelique Kerber, che a differenza della Osaka ha meno tempo a disposizione (dati i nove anni in più: la tedesca ne farà 36 durante l’Australian Open) ma la stessa voglia di scrivere altre pagine importanti della sua storia. Magari non finiranno in un’autobiografia, perché il prodotto editoriale (dal titolo “Forza di volontà: il mio percorso verso la vetta”) è già stato lanciato nelle librerie durante la pausa per la maternità, e di capitoli importanti ne contiene già tantissimi. Ma nel cassetto delle soddisfazioni di “Angie” qualche spazio c’è ancora.
In particolare, fra gli obiettivi ne ha fissata una: i Giochi Olimpici di Parigi 2024. Non ha parlato di risultati, ma solamente di qualificazione, anche se non è difficile credere che dentro di sé pensi – o sogni – di poter migliorare l’argento di Rio 2016.
Oltre a Osaka e Kerber, l’altro atteso ritorno per il 2024 è quello di Emma Raducanu, la stellina che dopo l’incredibile titolo allo Us Open del 2021 non è riuscita a confermarsi a certi livelli, fra problemi fisici, ripetuti cambi di allenatore e anche qualche difficoltà nel gestire una popolarità diventata enorme da un giorno all’altro. Fra 2022 e 2023 la giocatrice britannica ha giocato davvero poco e vinto ancora meno, fino a fermarsi in primavera e poi sottoporsi a tre operazioni chirurgiche: a entrambi i polsi e a una caviglia. Scivolata al numero 298 del ranking WTA, avrebbe dovuto giocare un’esibizione a Macao nelle scorse settimane, ma ha dovuto rinunciare perché non ancora fisicamente pronta per tornare in campo.
Dovrebbe farlo ad Auckland, per poi volare all’Australian Open. Il ranking protetto di numero 103 potrebbe obbligarla a partire dalle qualificazioni, ma per una giocatrice che ha bisogno di riprendere il ritmo partita qualche incontro non è affatto un male. E non è tutto: l’unica volta in carriera che è stata costretta a disputare le qualificazioni in un torneo del Grande Slam è stata nel 2021 a New York. Come è andata a finire tre settimane più tardi lo sappiamo tutti.
Nel 2024 rivedremo finalmente in campo anche Amanda Anisimova, statunitense di origini russe, altro baby fenomeno capace di grandissimi risultati da teenager – su tutti la semifinale al Roland Garros nel 2019, a 17 anni – ma poi frenata da varie difficoltà. Ha confessato di aver fatto un’enorme fatica a riprendersi dalla tragica morte del padre, scomparso per un attacco cardiaco nel 2019, e dopo il torneo di Madrid di quest’anno ha deciso di prendersi una pausa dal tennis a tempo indeterminato, per lavorare sulla propria salute mentale. La situazione sembra migliorata: a settembre ha annunciato di aver ripreso ad allenarsi con delle nuove prospettive, e si è iscritta ai tornei della stagione down under.
Fra le rientranti anche l’ex semifinalista dello Us Open Anastasija Sevastova, diventata mamma nel dicembre 2022 e tornata in campo di recente in un WTA 125 in Andorra, ma anche Bianca Andreescu e Paula Badosa, entrambe costrette a fermarsi nell’estate del 2023 a causa di problemi di natura fisica. Senza dimenticare Ajla Tomljanovic, Polona Hercog ma anche Caroline Wozniacki e Jennifer Brady, rientrate nel 2023 e pronte a dare continuità ai progetti ripartendo dall’Australia, la terra che – col suo Slam – ha regalato a entrambe le più grandi soddisfazioni in carriera.
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