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La giapponese sta lentamente ritrovando il suo miglior tennis anche se deve fare i conti con un fisico diventato improvvisamente più fragile per colpa dei…nervi. All’esordio a Miami ha rischiato contro la qualificata ucraina Starodubtseva, ma ne è uscita fuori alla grande
di Tiziana Tricarico | 19 marzo 2025
I segnali positivi c’erano già da un po’: tante buone prestazioni (il match contro Swiatek al Roland Garros per esempio) alla ricerca della continuità perduta. L’inizio stagione di Naomi Osaka prometteva scintille con la finale raggiunta ad Auckland nel primo torneo dell’anno. Poi, proprio nel match contro la danese Tauson, l’infortunio agli addominali ed il conseguente ritiro dopo aver vinto il primo set.
Un periodo frustrante per la 27enne giapponese che, ritiratasi anche dopo aver perso il tie-break del primo set al terzo turno dell’Australian Open per il riacutizzarsi del problema agli addominali, era arrivata decisamente nervosa all’appuntamento con il “Sunshine Double”. Tensione che ad Indian Wells si è trasformata in una sconfitta al primo turno contro la colombiana Osorio in una partita descritta da Naomi come “la peggiore... della mia carriera”.
Così in Florida non è che l’ex numero uno del mondo, attuale n.61 WTA, finalista nell’edizione del 2022 persa contro Swiatek, si fosse presentata con la fiducia a mille. Ma è riuscita a sopravvivere alla paura del primo turno contro la qualificata ucraina Yuliia Starodubtseva, n.108 del ranking, rimontando un set e un break di svantaggio prima di riuscire ad imporsi per 36 64 63 in 2 ore e 28 minuti.
“Sapevo che non stavo giocando bene, ma ho pensato di provare a rimanere in campo il più a lungo possibile, perché considero Miami la mia casa - ha detto Osaka a caldo -. A Indian Wells ho colpito troppo, quindi stavolta ho cercato di usare le gambe. Avrei corso in ogni angolo se fosse stato necessario, e avremmo dovuto giocare per tre ore se lei avesse voluto battermi”. Starodubtseva, che quest’anno non ha ancora vinto una partita di main draw, è schizzata avanti 5-0 ed è arrivata davvero vicina alla vittoria avanti 63 4-2 prima che Naomi, con grinta e determinazione cambiasse passo e ritrovasse soprattutto solidità al servizio, vincendo dieci degli ultimi tredici game.
“Ho tanta voglia di giocare con le grandi: vedo che tutte giocano così bene e voglio fare lo stesso, ma devo ricordare che è un processo”, ha aggiunto poi in conferenza stampa. Osaka si rifiuta di rientrare del cliché della campionessa che dopo aver raggiunto la gloria è stata divorata dalla pressione mediatica e dai problemi psicologici. Anche se è indubbio che per battere Starodubtseva ha dovuto gestire una situazione limite: “Quando raggiungo il massimo livello di concentrazione dimentico completamente le cose che accadono nel match, sono in una bolla", ha raccontato.
"Il mio allenatore mi ha detto che ho salvato una palla del 2-5 nel secondo set e io non ne avevo idea. Quando sono in una situazione del genere così cerco di giocare ogni punto come se fosse il più importante della partita. La cosa di cui sono più orgogliosa è la mia mobilità in campo e l'energia che ho mostrato durante tutto l’incontro. Era da tempo che non mi vedevo giocare con così tanta potenza: credo di aver raggiunto un livello di forma fisica che non sperimentavo da prima della gravidanza. Ora devo fare i conti con i miei nervi. Ho così tanta voglia di giocare bene e di confrontarmi con grandi giocatrici che l’accumulo di tensione durante alcune partite può portare a infortuni. È quello che è successo quest'anno con i miei addominali. Devo capire che si tratta di un processo e che devo essere paziente, mi è costato molto recuperare dalla gravidanza. Mi vedo al 75% delle mie possibilità”.
Naomi ha confessato anche una cosa abbastanza curiosa: “Molte lo trovano divertente, ma la verità è che non guardo mai le mie partite in televisione, mi vergogno di me stessa se mi vedo giocare a tennis”, ha rivelato quando le è stato chiesto se aveva rivisto il suo duello con Swiatek dello scorso anno al Roland Garros. “Quella partita è stata fondamentale per me perché mi ha dato fiducia e mi ha fatto capire che posso giocare bene sulla terra battuta. Nei momenti difficili cerco di ricordare i passaggi di quel match e mi dico che presto potrò tornare a quel livello”.
Il prossimo ostacolo per Osaka sarà Liudmila Samsonova, n.21 del ranking e 24 del seeding, con la quale è 1-1 nei confronti diretti. La russa si è imposta in due set nel secondo turno sul cemento di Indian Wells ma la nipponica si è presa la rivincita (7-5 al terzo) al secondo turno sulla terra di Madrid sempre lo scorso anno.
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