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Nell’ultimo “1000” della stagione Jasmine gioca un’ottima partita ma cede in due set alla bielorussa, regina del tennis mondiale. Torneo live su SuperTennis e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 05 ottobre 2023
Alla fine tanto “mission impossible” non era. Visto che con un pizzico di fortuna in più la si poteva allungare almeno al terzo set. Ad ogni modo Jasmine Paolini ha dimostrato di avere il tennis per competere anche con le primissime della classe. Magari la prossima volta sarà quella buona. Intanto l’azzurra è uscita di scena al terzo turno (ottavi) del “China Open”, ultimo WTA 1000 della stagione, dotato di un montepremi di 8.127.389 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino e trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX, la piattaforma digitale della Federazione Italiana Tennis e Padel.
Nei suoi terzi ottavi da 1000 in stagione dopo Montreal e Cincinnati (in Ohio ha poi raggiunto i suoi primi quarti), la 27enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.37 WTA, ha ceduto 64 76(4), in un’ora e 37 minuti di partita, ad Aryna Sabalenka, diventata regina del tennis mondiale all’indomani dello Us Open. La ragazzona bielorussa ha messo a referto ben 16 ace contro 3 doppi falli, ed il 60,9% di prime in campo (ma Paolini addirittura l’80,3%) con il 76,2% dei punti conquistati, ma è stata altrettanto incisiva in risposta. Per Sabalenka 42 vincenti contro 22 errori gratuiti: 10 contro 7 il bilancio di Paolini.
Il match. La 25enne di Minsk era avanti 2-1 nel bilancio dei confronti diretti ma l’azzurra aveva vinto quello più recente disputato al secondo turno del WTA 1000 di Indian Wells dello scorso anno. Jasmine scende in campo senza timori reverenziali: nel primo set, sostenuta da ottime percentuali di realizzazione al servizio, tiene testa e forse anche qualcosa di più alla regina del tennis mondiale. Anzi, è proprio Aryna la prima ad essere costretta ad annullare palle-break, due, in un quinto gioco dove deve risalire da 15-40 (3-2). Nel decimo game, però, Sabalenka stringe i tempi e prova ad essere ancora più aggressiva in risposta: si procura una palla-break che è anche un set-point, e Paolini commette il più crudele dei doppi falli (6-4).
L’equilibrio prosegue in avvio di seconda frazione, anche se Jasmine nel secondo gioco deve cancellare due palle-break (1-1). Sabalenka spinge da paura, soprattutto con il rovescio, e nel quarto game le palle-break consecutive diventano tre, con la 25enne di Minsk che grazie al diritto centra il break (3-1).
La tennista toscana reagisce immediatamente procurandosi a sua volta tre chance consecutive per il contro-break: Aryna si tira fuori dalla buca ma poi con un doppio fallo concede una quarta palla-break, quella buona per l’azzurra perché il rovescio incrociato della bielorussa finisce lungo (3-2). E poco dopo la rimonta è completata (3-3).
Paolini ritrova fiducia, la sua avversaria invece con un doppio fallo concede un’altra palla-break, che poi gioca malissimo permettendo all’azzurra di passare in vantaggio 4-3. La numero uno del mondo continua a sbagliare per troppa foga: Jasmine ne approfitta e conferma il vantaggio (5-3). Aryna però non molla (5-4) e nel decimo gioco approfitta di un passaggio a vuoto dell’azzurra che concede il contro-break a zero con doppio fallo finale (5-5). Per par condicio Sabalenka nel game successivo fa la stessa cosa (ma senza il doppio fallo conclusivo) permettendo a Paolini di andare a servire una seconda volta per il set (6-5): l’azzurra però non ne approfitta e a decidere è il tie-break.
Aryna, che non ha alcuna intenzione di farsi trascinare in un terzo set, gioca con attenzione e soprattutto lascia andare il braccio: Jasmine tiene lo scambio ma la differenza di “cilindrata” si sente. La bielorussa sale 4-1, poi 5-2, 6-3 ed archivia la pratica per 7 punti a 4 grazie ad un recupero di diritto su un drop-shot non così preciso di Paolini.
Sarà dunque Sabalenka ad affrontare nei quarti la kazaka Elena Rybakina, n.5 del ranking e del seeding, che mercoledì ha recuperato un set ed un break di svantaggio alla sempre più sorprendente russa Mirra Andreeva, 16 anni, n.60 WTA.
Comunque più che positivo il bilancio di Paolini. A Pechino la tennista allenata da coach Renzo Furlan ha esordito battendo in rimonta la mancina brasiliana Haddad Maia, n.16 del ranking e 15 del seeding, reduce da un curioso incidente (era “esplosa” la porta di vetro della doccia della sua stanza d’albergo ed il vetro le aveva ferito le dita) che l’aveva costretta al forfait un paio di settimane fa nel “1000” di Guadalajara. Quindi ha superato, sempre in rimonta la cinese Yue Yuan, n.147 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card.
Grazie ai punti conquistati da lunedì Jasmine firmerà il “best ranking” (virtualmente è n.30) e sarà la numero uno d’Italia.
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