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Qinwen Zheng può volare: dall'Oro alla vetta?

Anche Parigi in versione Roland Garros aveva creato un possibile scenario alternativo, con Naomi Osaka che però non era riuscita a completare l'impresa, fermandosi a un passo dal traguardo. Qinwen quel passo lo ha fatto e non è un dettaglio da poco. La nuova medaglia d'oro olimpica adesso può iniziare una nuova carriera

08 agosto 2024

Parigi, tra le varie cose, ha chiarito un dubbio che già aleggiava nel circuito Wta da qualche tempo: può, Qinwen Zheng, salire ulteriormente e agganciare la vetta del ranking? La settimana olimpica ha detto che sì, in fondo si tratta di qualcosa di possibile. E non c'era modo migliore di dimostrarlo, per la 21enne cinese, che battere Iga Swiatek sul suo terreno preferito. Quel successo in due set nella semifinale sulla terra dello Chatrier deve aver messo – per contro – qualche dubbio in più nella testa della polacca, dominatrice del circuito e soprattutto del mattone tritato: 'possibile ci sia qualcuna in grado di mettermi sotto in quel modo, dove solitamente sono io a distribuire 6-0 alle mie avversarie?'.

Volendo ben guardare, anche Parigi in versione Roland Garros aveva creato un possibile scenario alternativo, con Naomi Osaka che però non era riuscita a completare l'impresa, fermandosi a un passo dal traguardo. Qinwen quel passo lo ha fatto e non è un dettaglio da poco. La nuova medaglia d'oro olimpica adesso può iniziare una nuova carriera, basata su alcuni dati di fatto scritti nella pietra.

Qinwen Zheng, la futura regina?

Primo: con un Oro al collo, in Cina, è già eroina nazionale per l'eternità. Il che vuol dire mettersi al riparo da qualsiasi pressione futura. Nel Paese del Dragone, dove il tennis è ancora semi-popolare, tutti conoscono le Olimpiadi e non tutti conoscono il Roland Garros. Secondo: Qinwen è già – da tempo – una top 10 consolidata, con la finale degli Australian Open 2024 come momento clou, prima del trionfo parigino. Un'annata che tuttavia non è andata sempre liscia, anzi. E paradossalmente sono proprio i momenti di down che fanno capire quanto potenziale ci sia ancora nel tennis della giocatrice proveniente dalla provincia dello Hubei, quella della tristemente nota Wuhan.

Quel traguardo, arrivare a essere numero 1 del mondo, non è mai riuscito nemmeno a quella giocatrice che, nel passato recente, ha fatto fare al tennis cinese un salto di qualità decisivo: Li Na. Pure lei proveniente da Wuhan, è stata l'ispirazione di Qinwen, così come di tutti gli altri cinesi che prendono in mano una racchetta con l'obiettivo di diventare pro nel tennis. Lei, Li Na, ha vinto due Slam (Australian Open e Wimbledon) ma si è fermata al numero 2 Wta, traguardo raggiunto nel febbraio di 10 anni fa. E – volendo proseguire con i paragoni – non ha mai nemmeno centrato una medaglia olimpica, fermandosi al quarto posto nei Giochi di casa, a Pechino nel 2008 (sconfitta dalle russe Safina e Zvonareva).

Qinwen Zheng, in tutto questo, deve dire un grosso grazie all'Italia. Perché è sempre dal nostro Paese che sono cominciate le grandi avventure. Il primo successo da professionista? Cordenons, Itf da 15 mila dollari, nel 2020. Prima apparizione nel circuito maggiore? Palermo 2021. Primo trionfo Wta? Sempre Palermo, nel 2023. E di nuovo in Sicilia Qinwen è tornata quest'anno per prendere fiducia (ovviamente, vincendo) prima di approdare ai Giochi e far saltare il banco.

La chiave per arrivare lassù? La continuità. Perché accanto a partite (e tornei) da numero 1, la cinese affianca troppi cali di concentrazione, che con un tennis rischioso come il suo sono l'anticamera della sconfitta. Peggio: della perdita di riferimenti e sicurezze. Trovato un equilibrio – e in questo senso sarà determinante il supporto di coach Pere Riba – allora saranno guai per tutte. Persino per Iga Swiatek, persino sulla terra. Rossa, come la bandiera della Cina. 

Qinwen Zheng con il trofeo del Palermo Ladies Open 2024 (foto Palermo Ladies Open)


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