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Aryna, Elena, Qinwen, tutte contro Iga

"Per me - spiega Sabalenka - l'esperienza è il fattore più importante: la prima volta qui è stata difficile da gestire, adesso è diverso: penso che si debba essere positivi, divertirsi, altrimenti non puoi giocare al meglio. È il modo in cui sono io, buono o cattivo che sia. Sono fatta così"

28 maggio 2024

Aryna Sabalenka comincia nel migliore dei modi il suo Roland Garros. Per la seconda testa di serie, un successo comodo in due set contro la russa Erika Andreeva. E una soddisfazione che traspare, per aver evitato pericoli, in attesa delle sfide che contano.

“Ottimo match per me - dice Aryna - perché ero concentrata su me stessa, e questo mi ha portato a giocare il mio miglior tennis. Sono migliorata molto rispetto a un anno fa: nel servizio per esempio, ma anche mentalmente sono più forte. Oggi il campo era molto umido, la palla era pesante e tutto era molto lento. Condizioni difficili, ma la chiave è stata pensare solo a me stessa. In queste condizioni mi preparo per scambi lunghi, evitando di fare troppi errori e di forzare troppo: so che devo aspettare di più per vincere il punto. Se dovessi giocare con Iga? Con lei è sempre difficile, sono match da 50 e 50. Sarebbe una sfida dura per me, ma mi piacciono le sfide complicate, accettarle fa parte del gioco. Ma siamo lontani da quel giorno. Se arriverà, ad ogni modo, darò il massimo per vincere”.

Serena Williams è stata l'ultima a vincere in Australia e poi subito a Parigi. Lo sapeva, Aryna? “Adesso lo so... prima no. Ma cerco di stare lontano da questi discorsi su record e cose simili. Cerco di trovare soluzioni su ogni punto, su ogni colpo, di andare avanti sempre step by step. Le Olimpiadi? Adesso ci concentriamo sul Roland Garros, poi nel caso sulle Olimpiadi. Per me l'esperienza è il fattore più importante: la prima volta qui è stata difficile da gestire, adesso è diverso: penso che si debba essere positivi, divertirsi, altrimenti non puoi giocare al meglio. È il modo in cui sono io, buono o cattivo che sia. Sono fatta così".

ELENA RYBAKINA

“Il mio obiettivo? È vincere tornei. È questo che mi spinge”. Elena Rybakina non si nasconde, dopo la bella prestazione che l'ha portata al secondo turno del Roland Garros, un convincente 6-2 6-3 sulla belga Minnen. Una determinazione che non trova un ostacolo insormontabile nemmeno nella terra battuta. “Cosa devo fare per vincere anche sul rosso? Cose semplici: lavorare duro, fare sacrifici, quelli che normalmente non si vogliono fare”. Elena non pare molto desiderosa di esternare le sue opinioni, nemmeno quando le viene chiesto un parere su una delle rivali, Aryna Sabalenka: “Ho grande rispetto per lei, come giocatrice e come persona. È al vertice da tanto tempo, ma non saprei cosa altro dire...”.

QINWEN ZHENG

Di poche parole anche un'altra vincitrice di giornata. Un'altra che tenterà di insidiare il dominio sul rosso di Iga Swiatek: la cinese Qinwen Zheng. Per lei, un successo particolare, visto che davanti aveva la francese Alizé Cornet, all'ultimo torneo della carriera. “Ovviamente oggi, prima di entrare in campo – spiega la cinese – sentivo un po' più di pressione rispetto al solito, perché sapevo che lei stava giocando per l'ultima volta questo torneo. Inoltre, sapevo benissimo che tutto il pubblico sarebbe stato in suo favore, sostenendola dall'inizio alla fine. Non posso dire sia stato tutto semplice, nonostante il punteggio sembri comodo: 6-2, 6-1. Ma ho vissuto questa partita con tante emozioni e sono felice di aver vinto. Riguardo alla prestazione, penso non sia stato nulla di così straordinario da parte mia, ma ho fatto ciò che dovevo”.

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