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Indian Wells Wta, Venus ritorna (ancora) sul luogo del delitto

Nel 2001, a Indian Wells, le sorelle Williams subirono uno dei traumi più pesanti della loro carriera. Venus, costretta al ritiro prima della semifinale contro Serena, fu pesantemente fischiata. E tutta la famiglia fu al centro di critiche, con il razzismo sullo sfondo. Ecco cosa accadde e perché le due sarebbero tornate solo 15 anni dopo

06 marzo 2024

L’intreccio fra Indian Wells e Venus, ma più in generale tutto il mondo Williams, è uno di quelli più controversi e discussi nella storia del tennis professionistico. Oggi, a 43 anni (quasi 44), Venus tornerà a giocare nel tabellone principale contro la giapponese Hibino (partita prevista nella notte italiana) in quello che è stato un luogo in cui non ha messo piede per 15 anni (ovviamente spalleggiata da Serena). 
 
23 anni dopo quell’incredibile 17 marzo 2001, quella serata è molto lontana dalla testa di Venus e Serena, che sono due imprenditrici di successo, anche se Venere continua a giocare a tennis (e si potrebbe forse obiettare che il suo tramonto non sia all’altezza della carriera avuta). Ma in qualche modo resta una ferita aperta e non totalmente rimarginabile.

Torniamo a riavvolgere il nastro: in quel momento Venus ha già vinto due Slam (Wimbledon e Us Open 2000) ed è la numero 3 del mondo. E’ il periodo in cui papà Richard risulta uno dei personaggi più contestati non solo del tennis, ma dello sport in assoluto. Lo si accusa di combinare le partite che le figlie giocano l’una contro l’altra, di decidere a tavolino cosa succede e cosa accadrà nel mondo Williams. Serena, che in quel momento è la numero 7 del ranking, sta andando avanti nel tabellone di Indian Wells, come Venus.  

Venus e Serena, l'incidente di Indian Wells

Il 14 marzo Venere batte Dementieva e raggiunge la sorella in semifinale. La russa, in conferenza stampa, ci mette il carico da 90. “Chi vince fra Venus e Serena? Non so cosa ne pensi Richard, credo che sarà lui a decidere chi vincerà”. Il giorno dopo accade il misfatto. A 3 minuti dalla sfida tra sorelle, la Wta annuncia il ritiro di Venus dal torneo per una tendinite al ginocchio.

Il pubblico insorge e Venus prova a spiegare che aveva comunicato il suo ritiro molte ore prima e che veramente non è in condizioni di giocare. Tutto il pubblico, però, ha già emesso la sentenza. E’ contestazione totale contro chiunque faccia Williams di cognome, soprattutto verso papà Richard, accusato dell’ennesima combine. 

Il 17 marzo, quando una giovane Kim Clijsters entra in campo sul centrale di Indian Wells riceve un boato che forse non ha mai più sentito in carriera, neanche quando è diventata una pluricampionessa. Serena viene accolta dai boati di disapprovazione del pubblico, che la accompagneranno fino alla vittoria finale (successo in rimonta e al terzo set, che in questo clima fa capire che genere di fenomeno fosse la minore delle sorelle Williams, già al tempo).
 
Richard, sugli spalti con Venus, alza il pugno evocando le lotte razziali e denuncia accuse razziste, che magari non riguardano il 100% tra il pubblico presente, ma che purtroppo hanno un loro fondamento. Dopo 23 anni si può pensare che il signor Williams avesse esagerato definendo la contestazione del pubblico come “totalmente razzista”? Forse la maggior parte dei tifosi contestava l’atteggiamento di tutta la famiglia e non il colore della pelle. Ma il fatto resta deprecabile e la ferita subita dalle sorelle permane tra le più gravi mai ricevute, con il tennis di mezzo.
 
Serena, che pianse tutta la notte definendo quel giorno come “uno dei più brutti in carriera”, giurò di non tornare mai più a Indian Wells, ovviamente seguita da Venus. Ma sappiamo che il tempo è sempre galantuomo e aiuta a dimenticare. Serena tornò nel 2015, Venus nel 2016 e addirittura nel 2018 si ritrovarono una contro l’altra. A vincere fu Venere, spezzando un digiuno di vittorie contro la sorella che durava da 4 anni (Serena rientrava dalla gravidanza). Ovviamente si giocò in un clima completamente diverso da quello di 17 anni prima e oggi quell’episodio sembra un ricordo sbiadito. Non del tutto, però, da rendere Indian Wells un posto come un altro.
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