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Doha: Paolini e Trevisan (lucky loser) subito fuori

Nel “Qatar TotaleEnergies Open” sul cemento all’aperto della metropoli mediorientale Jasmine esce subito di scena, battuta in due set dalla statunitense Navarro (n.16). Martina sconfitta dalla russa Potapova. Guida il seeding la bi-campionessa in carica Swiatek

di | 12 febbraio 2024

La delusione di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

La delusione di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Semaforo rosso per Jasmine Paolini e Martina Trevisan nel primo turno del “Qatar TotaleEnergies Open” (WTA 1000 - montepremi 3.211.715 dollari) che si sta disputando sui campi in cemento del Khalifa International Tennis Complex di Doha, in Qatar. Il torneo è il secondo di un mini-circuito di tre appuntamenti in Medio Oriente che comprende anche il “500” di Abu Dhabi negli Emirati Arabi della scorsa settimana ed il “1000” di Dubai, di nuovo negli Emirati Arabi Uniti (18 - 24 febbraio).  

In un match rinviato di 24 ore a causa della pioggia, la 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, n.24 WTA (“best” eguagliato), ha ceduto 63 75, in un’ora e mezza esatta di partita, alla statunitense Emma Navarro, n.23 del ranking e 13esima testa di serie.

L’americana è stata protagonista di un ottimo inizio di stagione: semifinale ad Auckland, vittoria ad Hobart (primo centro nel circuito maggiore) e terzo turno all’Australian Open (il primo per lei in un Major). Ma anche l’azzurra può vantare il suo primo ottavo Slam raggiunto a Melbourne. La partita. La 22enne newyorkese aveva vinto in due set l’unico confronto precedente con la tennista toscana, disputato al primo turno di San Diego (cemento) lo scorso anno.

Il rovescio di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Domenica sera, al termine di una giornata rallentata non poco dal maltempo, le due sono scendono in campo - sul GrandStand 1 invece che sul Centrale - ma riescono a portare a termine giusto il palleggio di riscaldamento e ha giocare tre punti di numero (Paolini al servizio, avanti 30-15, al momento della sospensione). Alla ripresa - si fa per dire - dopo aver tenuto entrambe la battuta, arrivano tre break consecutivi, uno in più per l’americana che tiene il servizio ed allunga 4-2. L’azzurra resta in scia, ma nel nono gioco Navarro firma un altro break, stavolta addirittura a zero, ed incamera il primo set per 6-3.

La reazione di Paolini arriva subito in avvio di seconda frazione e si concretizza in un parziale di otto punti a due che le permette di salire 2-0. Nel quarto game, però, vola via il diritto di Jasmine e per Emma arriva il contro-break (2-2). Non è giornata per la tennista toscana, troppo discontinua per riuscire a mettere pressione ad una giocatrice che di questi tempi un anno fa faceva fatica a stare nelle prime 130 del ranking: nel sesto gioco Paolini risale da 0-40 ma poi finisce per cedere nuovamente la battuta (4-2).

Jasmine annulla due alla rivale due opportunità per il 5-2, mettendo a segno il contro-break e interrompendo a quattro la striscia positiva dell’americana (4-3). I gratuiti dell’azzurra continuano ad essere davvero troppi e Navarro si riprende il break di vantaggio (5-3) ma per fortuna di Paolini non è che la newyorkese sbagli meno (5-4) e su un errore di rovescio dell’americana la rimonta è completa (5-5). Nel dodicesimo gioco Paolini manca una chance di andare al tie-break, Navarro piazza il rovescio incrociato sulla riga e si procura il match-point e poi chiude 7-5 sul diritto lungo dell’azzurra.

Martina Trevisan (Getty Images)

Eliminata anche Trevisan: la 30enne mancina di Firenze, n.55 WTA, ripescata in extremis in tabellone come lucky loser (era stata stoppata dalla belga Minnen, n.85 WTA, sabato nel turno decisivo delle qualificazioni) dopo il forfait della ceca Barbora Krejcikova, è stata battuta 64 64, in poco meno di un’ora e tre quarti di gioco, dalla russa Anastasia Potapova, n.34 WTA. Un punteggio anche troppo severo per la tennista toscana le cui traiettorie mancine hanno messo spesso in difficoltà la ex numero uno del mondo junior (nel 2016, a soli 15 anni), una a cui ogni secondo passato senza fare nulla è una perdita di tempo… (a volte e pronta a servire per il punto successivo che l’avversaria nemmeno ha cambiato campo!).

Il match. La 22enne di Saratov aveva vinto in tre set l’unico precedente con l’azzurra, disputato nei play-off di World Group II di Billkie Jean King Cup nel 2019. Primo set deciso da un unico break, subìto da Martina nel quinto game, anche se l’azzurra nei turni di battuta rischia molto più della sua avversaria, come dimostrano le otto palle-break concesse (sette quelle salvate) nel parziale mentre Anastasia offre e cancella solo una palla-break nell’ottavo gioco. La russa si assicura il 6-4 alla prima opportunità chiudendo con un diritto che più lungolinea non si può uno scambio giocato a tutto braccio da entrambe.  

Trevisan subisce un break anche in avvio di seconda frazione ma si rimette subito in corsa strappando per la prima volta nell’incontro (alla quarta chance nel game, la quinta complessiva) la battuta a Potapova (1-1). Dopo cinque break consecutivi è la russa la prima a tenere un turno di servizio (4-2) e nell’ottavo game annulla anche due chance per il contro-break (5-3). Martina ci prova fino all’ultimo ma Potapova chiude 6-4 al primo match-point grazie ad uno smash complicato cacciato in rete da Trevisan. 

Jasmine Paolini e Sara Errani con il trofeo del doppio vinto a Linz (foto Twitter WTA Linz)

Giornata storta per Paolini che, in coppia con Sara Errani, è uscita di scena all’esordio anche nel doppio. Le due azzurre, che l’altra settimana avevano conquistato il trofeo nel “500” di Linz, hanno ceduto 64 36 13-11, dopo oltre un’ora e mezza di lotta ed un match-point mancato sul 10 a 9 nel super tie-break, alla canadese Leylah Fernandez e alla georgiana Oxana Kalashnikova.

Saranno dunque loro a sfidare al secondo turno le campionesse dell’Australian Open, la belga Elise Mertens e la taiwanese Su-Wei Hsieh, prime favorite del seeding.

A guidare il seeding è la bi-campionessa in carica, nonché regina del tennis mondiale, Iga Swiatek: la polacca ha trionfato in Qatar nel 2022 superando l’estone Kontaveit e lo scorso anno battendo la statunitense Pegula.

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