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Prosegue la marcia della numero del mondo sulla terra rossa della Caja Magica che concede un set alla belga Mertens (n.28). La statunitense (n.3) raccoglie cinque giochi con la giaponese Uchijima. Torneo live su SuperTennis e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 27 aprile 2025
Evidentemente se non si mette nei guai non si diverte Aryna Sabalenka approdata per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni negli ottavi di finale del “Mutua Madrid Open”, WTA 1000 dotato di un montepremi di 7.854.000 euro che sta entrando nel vivo sulla terra rossa della Caja Magica di Madrid, in Spagna (combined con un Masters 1000 Atp).
La 26enne di Minsk, regina incontrastata del ranking mondiale, reduce dalla finale di Stoccarda (fermata da Ostapenko), al terzo turno si è imposta in rimonta per 36 62 61, in due ore esatte di gioco, sulla belga Elise Mertens, n.26 del ranking e 28 del seeding, ex compagna di doppio, superata per la decima volta (la nona consecutiva) in dodici confronti. Contro la 29enne di Leuven, Aryna - che sulla terra madrilena ha trionfato nel 2021 (superando Barty) e nel 2023 (battendo Swiatek) ed è stata finalista anche lo scorso anno (stoppata da Swiatek) - Aryna ha firmato la vittoria numero 27 di questo 2015 (a fronte di 5 sconfitte).
Sabalenka survives ??@SabalenkaA toughs out a 3-6, 6-2, 6-1 win over Mertens to reach the last 16 in Madrid!#MMOPEN pic.twitter.com/eTXi2DSuu6
— wta (@WTA) April 27, 2025
Sabalenka arrivava al loro dodicesimo confronto forte di un bilancio super favorevole con da ultimo la netta vittoria nei quarti di Stoccarda una settimana fa. La bielorussa ha iniziato il match conquistando 10 dei primi 11 punti.
Sotto 2-0, però, la belga ha iniziato a minacciare un colpo di scena, conquistando sei dei successivi sette giochi e, per la prima volta da Zhuhai 2019, un set dopo i 15 di fila vinti dalla 26enne di Minsk. Ma Aryna è stata rapida nel riprendersi: ha alzato il ritmo, ritrovato precisione e si è portata a casa 12 degli ultimi 15 game dell'incontro.
“Stavo cercando di trovare il ritmo sul mio servizio - ha detto a caldo la regina del tennis mondiale -. Nel momento in cui ho iniziato a concentrarmi sul timing, a non affrettare il colpo, a non colpire forte e basta, le cose sono cambiate”.
E le statistiche lo confermano: Sabalenka nel primo set ha commesso 14 errori non forzati, nel secondo ha ridotto questo numero a 5 e nel terzo a 9. Nel contempo il numero di vincenti è passato dai 7 del primo parziale ai 24 dei due set successivi.
Mertens, invece, è stata sempre più vittima dei doppi falli: non ne ha fatti nel primo set, ma ne ha commessi otto nel secondo e nel terzo.
Aryna, in testa alla classifica con quasi 3.400 punti di vantaggio sulla seconda (Swiatek) e nella Race to the WTA Finals con più di 800 punti (su Keys), è chiaramente la migliore giocatrice in questo momento.
Tuttavia la dominatrice del tennis femminile sta ancora facendo i conti con la complessità di incorporare la diversificazione dei colpi sulla quale sta lavorando in un approccio che una volta si basava quasi esclusivamente sulla forza bruta e sulla resistenza.
Negli ottavi Sabalenka affronterà la statunitense Peyton Stearns, n.44 WTA, che ha stoppato per 62 60, in poco più di un’ora, la spagnola Rebeka Masarova, n.153 del ranking, proveniente dalle qualificazioni. La regina del tennis mondiale ha vinto in tre set lottati l’unico precedente con la 23enne di Cincinnati, Ohio, al secondo turno sul cemento di Indian Wells dello scorso anno.
shock of the week? ??
— wta (@WTA) April 27, 2025
Uchijima defeats Pegula 6-3, 6-2 for the biggest win of her career!#MMOPEN pic.twitter.com/TDikqdMHTu
Fuori a sorpresa, invece, Jessica Pegula. La 31enne di Buffalo, n.3 del ranking (“best”) e del seeding, che a Madrid è stata finalista nel 2022 (battuta da Jabeur), si è fatta sorprendere dalla giapponese Moyuka Uchijima, n.56 WTA, già protagonista nel turno precedente dell’eliminazione della tunisina Ons Jabeur, n.28 WTA e 26esima testa di serie, vincitrice dell’edizione del 2022.
Uchijima si è imposta 63 62, in un’ora e 19 minuti, infliggendo l’ottava sconfitta in stagione (a fronte di 27 vittorie) a Pegula, che aveva iniziato lo swing sulla terra (verde) vincendo il titolo a Charleston (ottavo trofeo WTA della carriera) ma aveva poi perso nettamente nei quarti su quella rossa e indoor di Stoccarda contro la russa Alexandrova.
La 23enne nipponica di origini tailandesi (è nata a Kuala Lumpur) negli ottavi attende la russa Ekaterina Alexandrova, n.22 del ranking e 21 del seeding, semifinalista a Stoccarda, che ha battuto 63 76(3), in poco meno di un’ora e tre quarti, la neo australiana Daria Kasatkina, n.14 WTA e 14esima testa di serie. Tra le due non ci son precedenti.
Sfida tra “maratonete”, invece, il match degli ottavi tra l’ucraina Marta Kostyuk, n.36 WTA e 24esima testa di serie (60 46 64 a Veronika Kudermetova, n.52 WTA, in due ore e 36 minuti), e l’altra russa Anastasia Potapova, n.39 WTA (36 64 76 sulla statunitense Sofia Kenin, n.32 del ranking e del seeding, in due ore e 27 minuti), con la 24enne di Saratov che si è aggiudicata due delle tre sfide precedenti con la 22 enne di Kiev, che però ha vinto proprio l’ultima il mese scorso nei quarti sul cemento di Indian Wells.
Definito anche l’ultimo ottavo della parte alta: lo giocheranno Maria Sakkari, n.82 WTA, che ha eliminato Jasmine Paolini (n.6), e l’ucraina Elina Svitolina, n.17 WTA e 17esima testa di serie, reduce dal 18esimo titolo in carriera conquistato domenica scorsa a Rouen, che si è sbarazzata per 63 64, in un’ora e 24 minuti, della kazaka Elena Rybakina, n.11 del tanking e 10 del seeding. In parità, 2-2, il bilancio dei precedenti tra la 30enne di Odessa e la 29enne di Atene ma le due non si incrociano da quasi quattro anni.
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