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I segnali di ripresa c’erano stati già stati ad Indian Wells, dove aveva raggiunto i quarti, ma anche a Miami la cinese è partita determinata a riprendersi un ruolo da protagonista nel tour
di Tiziana Tricarico | 21 marzo 2025
Un’inversione di rotta si era già intravista nel deserto californiano e le premesse sembrano ottime anche sotto il sole della Florida. È sdraiata in una piscina gonfiabile piena di palline da tennis gialle Zheng Qinwen, allegro set fotografico allestito nell’Hard Rock Stadium. Per la 22enne di Shiyan è giornata di riposo al Miami Open: giovedì la cinese, n.9 del ranking e del seeding, ha debuttato - direttamente al secondo turno - battendo 61 75 la statunitense Lauren Davis, n.229 WTA (in gara con il ranking protetto), e sabato si giocherà un posto negli ottavi contro un’altra giocatrice di casa, Taylor Townsend, n.90 del ranking, proveniente dalle qualificazioni, contro la quale ha perso proprio a Miami al primo turno delle qualificazioni del 2019 (ma era poco più che una ragazzina).
Mentre Zheng - seconda tennista del suo Paese ad entrare nell’élite mondiale dopo Li Na - si immerge, tre fotografi scattano: sono le immagini fresche e divertenti che derivano dall'essere una top ten e Qinwen lo sa bene visto che servizi fotografici come questo l'hanno aiutata a conquistare un grande seguito in Cina. Il suo 2024 è stato spettacolare: ha raggiunto la finale all’Australian Open, ha vinto la medaglia d'oro in singolare alle Olimpiadi di Parigi e ha concluso in bellezza, approdando all’ultimo atto delle WTA Finals di Riyadh e firmando il “best” al n.5 WTA.
All’inizio del 2025, però, Zheng ha pagato dazio: ko contro Siegenund al secondo turno di Melbourne, ancora un secondo turno (ma per lei l’esordio) contro Jabeur a Doha e contro Stearns a Dubai. Poi ad Indian Wells qualcosa è cambiato: ha superato in due set Azarenka, Sun e Kostiuk prima di cedere a Swiatek nei quarti.
Giovedì, Zheng ha vinto 6-1, 7-5 il secondo turno contro Lauren Davis al Miami Open presentato da Itau. La testa di serie n. 9 ha realizzato 12 aces e ha breakkato la Davis quattro volte. Zheng affronterà la vincente dell'incontro successivo tra Yulia Putintseva e la qualificata Taylor Townsend.
“Direi che il mio 2024 ha avuto alti e bassi, momenti positivi e negativi - ha detto Zheng a wtatennis.com -. Ci sono molte cose da imparare. Ovviamente anche la finale di Riyadh è stata positiva per me, ma potevo fare meglio. Ci sono stati molti punti importanti che non ho colto, ma questo è il tennis. In generale, direi che il mio 2024 è stato abbastanza buono”.
Anche raggiungere la finale a Melbourne è stato allo stesso tempo esaltante ma anche un po’ pericoloso, della serie ‘fai attenzione a ciò che desideri’. “Ho avuto problemi per un paio di mesi, perché in alcuni momenti ho perso un po' la motivazione e non ho preso sul serio alcuni tornei - ha ammesso Qinwen -. E anche durante gli allenamenti ero abbastanza rilassata”. Zheng si è ritrovata a Parigi, dove ha battuto la tre volte campionessa Slam Kerber, l’allora numero uno del mondo Swiatek e Vekic nel match che valeva la medaglia d'oro: “I Giochi Olimpici sono stati davvero emozionanti per me, una grande esperienza”.
Emozioni che sta cercando di ritrovare in questo avvio di stagione, aggiustatosi un po’ dopo Indian Wells. La verità è che dopo Riyadh Qinwen si era presa solo due giorni di riposo “puro” perché poi si era imbarcata in un'intensa campagna mediatica e di marketing. Quando uno stiramento al gomito destro aveva interrotto gli allenamenti della pre-season, alcuni membri della sua team le avevano consigliato di saltare l’Australian Open ma Zheng, dopo la cavalcata del 2024, aveva scelto di riprovarci.
Del resto alla fine dello scorso anno era così entusiasta delle sue prestazioni che aveva detto di non volersi fermare. “Ma, sapete, il tennis non funziona così - ha ammesso Qinwen -. Se non hai un fisico al 100%, a volte è difficile. Quando non puoi dedicare tempo al campo, c'è sempre qualcuno che si allena più di te, qualcuno che lo vuole più di te”. L’obiettivo per quest’anno è di rimanere umile e di essere semplicemente una professionista, di settimana in settimana, di partita in partita.
“Si tratta solo di impegnarsi al massimo. Concentrarsi sugli allenamenti tutto il tempo, non importa quale risultato si ottiene. Non importa se si vince un torneo importante o si perde al primo turno: basta continuare ad andare avanti”.
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