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Dopo tanti problemi di depressione e di fisico, conditi dal tumultuoso rapporto con papà Arsalan, la franco/iraniana gioca un torneo ITF la settimana del mega-torneo dove esplose salendo al numero 15 del mondo
di Vincenzo Martucci | 24 aprile 2024
Guardi l’albo d’oro di Madrid e leggi, nel 2010, un nome sbiadito dalla vita, Aravane Rezai. All’epoca la ragazza nata in Francia da genitori iraniani, aveva 23 anni ed era pervasa dal sacro fuoco, correva frenetica per tutto il campo e colpiva ogni palla a più non posso, indemoniata come la voleva papà Arsalan, suo sponsor, motivatore, coach, tutto. Anche troppo, come sospettarono subito i più e come dimostrò nei fatti l’ennesima storia di padre-padrone dello sport che investe ogni avere e ogni energia sua e della famiglia nella futuribile carriera sportiva di un figlio.
Quell’anno nella capitale spagnola la Rezai fece scalpore: eliminò al primo turno l’ex numero 1, Justine Henin, e quindi anche Jankovic e Safarova, aggiudicandosi il titolo con la magica rimonta da 2-5 nel secondo set contro Venus Williams. Anche se il suo viaggio in paradiso si concludeva praticamente lì: poi è stato tutto un via vai purgatorio-inferno, con distacchi e ritorni dal tennis e dal famigerato papà, crisi di fiducia e tentativi falliti, depressione e disperazione. Dal primo timido, e infruttuoso riaffacciarsi sul Tour nel 2015, a quello successivo del 2017, diluito poi negli anni a una apparizione qui e una lì, nel 2018 e nel 2019, sulla scena ITF, perdendo comunque sempre spesso troppo presto partite e fiducia. Esperienze da far cadere le braccia per chi aveva vinto 4 titoli WTA.
Aravane Rezai non molla: a 37 anni rivuole il Roland Garros
Esperienze così traumatiche da ritirare la denuncia per violenze contro papà per tornare addirittura ad abbracciarlo nel 2021, anche come allenatore: “Ho capito che mi ama e che vuole il meglio per me. Certo, se nel 2019 mi avessero detto che sarei tornata ad allenarmi con mio padre, avrei risposto che era impossibile”. Otto mesi di prova - e di prove che devono essere state ancora tremende - e, in una conferenza stampa-shock, l’annuncio della povera Aravane della nuova separazione dal padre. Non più da bambina confusa, ma da donna disperata che denunciava il genitore alla stazione di polizia di Boulogne-Billancourt facendolo espellere dal circuito WTA, com’era tristemente successo in passato a papà Pierce. “Una scelta di sopravvivenza”, raccontava. “In tutta la vita, i miei genitori mi hanno insegnato che dovevo dipendere soltanto da loro. Voglio essere un esempio per altre donne, che a differenza mia non possono dire basta alle loro sofferenze. Questa battaglia mi fa piangere ogni giorno, ma se dovessi vincerla avrò successo nella mia carriera”.
Aravane Rezai ???? s’accroche !
— Romain ?????? (@RomainNextGen) April 23, 2024
La française ex n•15 WTA en 2010 tente (encore) un retour !
Et c’est pas si mal.
Engagée sur le 35000$ de Santa Margherita ????, elle vient de passer les qualifs !
2 victoires sur la 861 et 523 WTA elle qui est maintenant 813.
A 37ans, elle… pic.twitter.com/SQOAaiLYuH