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Elisabetta Cocciaretto esordisce al WTA 1000 di Cincinnati con un successo al terzo set sulla 19enne Robin Montgomery, campionessa junior allo US Open due anni fa. Se la vedrà al secondo turno con Aryna Sabalenka. Ripescata Bronzetti che affronterà Bouzas Maneiro, entrata al posto di Azarenka
13 agosto 2024
Inizia bene il cammino di Elisabetta Cocciaretto nel main draw del Cincinnati Open, il più antico tra gli eventi in calendario negli USA ancora ospitato nella città dove si è giocato per la prima volta.
Al Lindner Family Tennis Center a Mason, sobborgo della metropoli dell’Ohio dove è di scena il WTA 1000 che si concluderà il 19 agosto (montepremi 3.211.715 dollari) la marchigiana (66 WTA) ha sconfitto 75 46 63 la mancina statunitense Robin Montgomery, 19enne n.109 del mondo. Campionessa allo US Open junior in singolare e doppio nel 2022, Montgomery ha vinto quest'anno la sua prima partita in uno Slam a Wimbledon, contro Olivia Gadecki, dopo aver superato le qualificazioni, e raggiunto i quarti di finale nel WTA 500 di Washington.
Cocciaretto, che quest'anno ha raggiunto al Roland Garros il suo primo ottavo di finale in uno Slam, è in gara solo per la seconda volta nel WTA 1000 in Ohio: lo scorso anno è stata eliminata all'esordio da Sloane Stephens. Al secondo turno la bielorussa Aryna Sabalenka, in campo come atleta neutrale, numero 3 del mondo e terza testa di serie del torneo.
Cocciaretto è la prima a perdere il servizio, nel terzo game. Gradualmente però riesce a esporre le conseguenze negative del tennis energico ma condizionato dal disordine giovanile dell'avversaria. Nell'ottavo gioco Montgomery riesce a risalire da 0-40 ma non a evitare il contro-break al termine di un game da 12 punti. E' il momento in cui si decide il set. La marchigiana infatti vince un gioco ancora più ingarbugliato, durato 16 punti, e sale 5-4 dopo aver salvato un'ulteriore chance di break. E' il preludio al 7-5, maturato alla seconda occasione.
Anche il secondo set si scalda nella parte centrale con i due break consecutivi della statunitense che allunga da 2-2 a 5-2, ma non tiene il servizio nella prima occasione in cui va a servire per chiudere il parziale. Tra l'ottavo game, in cui Cocciaretto cancella uno dei due break di svantaggio, e il decimo, Montgomery commette cinque doppi falli sui 10 totali dei primi due set. Ma è testarda e gioca un tennis offensivo quanto veloce, con cui risale da 0-30 nell'ultimo gioco e trasforma il primo set point con un'elegante volée di rovescio con quel tanto di effetto a uscire che rende impossibile per Cocciaretto alzare il passante.
Per la quindicesima volta in stagione, l'azzurra si gioca tutto al set decisivo. L'esperienza fa la differenza e le consente di festeggiare il settimo successo stagionale in quindici partite finite al terzo set. Da fondo, Cocciaretto comanda il gioco, si apre meglio il campo e soprattutto riduce la velocità ma non la profondità dei colpi. Montgomery, più incisiva quando può appoggiarsi bene alla palla dell'avversaria, è meno continua in manovra. Cocciaretto ne approfitta e firma un break cruciale per andare 4-2. L'ultimo possibile colpo di scena si verifica un game più in là, ma Cocciaretto riesce a rinchiuderlo nel cassetto delle possibilità non realizzate. Salva due chance di controbreak e si avvia verso la vittoria.
Lucia Bronzetti, n.68 WTA, ripescata in tabellone come lucky loser, è stata sorteggiata al primo turno contro la spagnola Jessica Bouzas Maneiro, n.91, che ha preso il posto di Victoria Azarenka, n.19 del ranking e 14 del seeding, mai affrontata in carriera.
Il torneo, disputato per la prima volta nel 1899, offre ai vincitori e alle vincitrici un vaso realizzato dalla Rookwood Pottery con una complessa decorazione di palline da tennis fra foglie d'acanto che poggia su una base in legno di noce rivestita d'argento.
La prima edizione del torneo si è giocata all'Avondale Athletic Club, dove oggi si trova la Xavier University. Dal 1979 si gioca a una ventina di chilometri da lì, nel sobborgo di Mason. L'evento è nato come appuntamento maschile e femminile, anche se le donne sono state escluse dal programma dal 1974 al 2003.
Per quanto riguarda il torneo femminile, il primato di titoli e di finali complessive, tra singolare e doppi, spetta a Clara Zinke che vanta 12 trofei in 18 finali tra il 1923 e il 1932.
La storia del torneo femminile nell'era Open inizia con una finale non conclusa, tra la britannica Lesley Turner Bowrey e la francese Gail Sherriff Chanfreau che dopo tre ore e venti minuti di partita sfiancante, piegara da crampi alle gambe e allo stomaco, è costretta a ritirarsi.
Significativa, a posteriori, anche l'ultima partita giocata prima della cancellazione del torneo femminile, la finale dell'edizione 1973 che si giocava ancora sulla terra. Vinse Evonne Goolagong su Chris Evert, che da quel momento non avrebbe più perso una partita sulla terra per sei anni. Dopo 125 vittorie consecutive, la serie si sarebbe interrotta contro Tracy Austin agli Internazionali d'Italia di Roma il 12 maggio 1979.
Per il ritorno bisognerà attendere il 2004, e sarà un'edizione spettacolare. Domina Lindsay Davenport che perde solo un set e vince il suo quarto titolo consecutivo di quell'estate.
Significativi anche i successi di Nadia Petrova nel 2008, prima a vincere singolare e doppio dal 1972, e nel 2012 di Na Li, prima cinese nell'albo d'oro del torneo. Nel 2013 arriva in finale per la prima volta Serena Williams, allora numero 1 del mondo, sconfitta in finale da Victoria Azarenka nella prima e finora unica partita fra le prime due giocatrici nel ranking WTA giocata a Cincinnati. Serena vincerà comunque nei due anni successivi. Spicca, nelle edizioni più recenti, il successo della spagnola Garbine Muguruza nel 2017, soprattutto per il punteggio della finale, vinta 61 60 contro Simona Halep. E' la più squilibrata a Cincinnati in singolare femminile dal 1952.
Pennetta story, dalla Fed Cup a New York
Al Cincinnati Open si è scritta anche una pagina indelebile di storia del tennis italiano. Nell'estate del 2009 Flavia Pennetta è arrivata in semifinale, miglior risultato per un'azzurra nella storia del torneo. E grazie a questo piazzamento il 17 agosto è diventata la prima italiana in Top 10 nel ranking WTA nell'era Open. Prima di lei solo Annelies Ullstein Bossi era stata considerata tra le prime 10 del mondo, nella classifica del 1949 e 1950 stilata dal giornalista Lance Tingay.
Pennetta ha giocato anche altri due quarti di finale in Ohio, nel 2004 e nel 2010. Solo altre due italiane sono riuscite ad arrivare tra le migliori otto nel torneo: Roberta Vinci nel 2013 e come detto Paolini nel 2023.
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