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In Qatar la lettone batte per la quinta volta in carriera (in altrettante uscite) la n.2 del mondo in poco più di un'ora di gioco e ora avrà la chance di conquistare il suo primo Wta1000 in carriera. L'americana bissa contro Alexandrova il successo qui ottenuto nel 2020
di Ronald Giammò | 14 febbraio 2025
Allo scoccare dell'ora di gioco, in svantaggio di un set e sotto 3-0 nel secondo, Iga Swiatek si è diretta verso la sua panchina scagliando con furia la sua racchetta al suolo. Coperta la testa dal suo asciugamano, la polacca ha provato a riordinare le idee cercando di capire come venire a capo di quel rebus che dall'altra parte della rete, per la quinta volta in carriera, non le stava dando scampo e che porta il nome di Jelena Ostapenko. Invano. Tornata in campo e alle prese col primo "quindici" del quarto game, Iga si è fiondata a rete su uno stanco pallonetto fornitole dalla sua rivale riversando su quella palla tutta la sua frustrazione. Col risultato di veder gonfiarsi la rete e, pochi istanti dopo, veder aggiornato il parziale sul 4-0 in favore della lettone.
Il finale è presto detto. Jelena Ostapenko, grazie al quinto successo in altrettante sfide contro Iga Swiatek (6-3, 6-1), si è qualificata per la finale del Qatar Total Energies Open (primo WTA 1000 della stagione), torneo che già nel 2016 la vide approdare all'ultimo atto e che stavolta, in caso di vittoria, coinciderebbe anche col suo primo titolo in carriera in un Wta1000. Difficile spiegare i motivi di una rivalità così sbilanciata in suo favore. La lettone - con Ash Barty ormai ritiratasi - è infatti l'unica giocatrice in carriera ad aver giocato almeno due partite contro la formidabile polacca e a mantenere immacolato il suo bilancio. E se c'era un luogo dove questo record correva il rischio di incrinarsi, quel luogo era proprio Doha: feudo di Iga che qui aveva vinto le ultime tre edizioni del torneo collezionando ben quindici vittorie consecutive.
"Mi sentivo abbastanza sicura di poterla battere perché ci siamo sfidate tante volte e so come affrontarla - ha dichiarato sorridente a fine partita la ex vincitrice del Roland Garros - Ero più concentrata su me stessa e su quel che dovevo fare, ma devo dire di essere molto soddisfatta dal modo in cui sto gestendo le emozioni durante questa settimana".
LIGHTS OUT PERFORMANCE ????@JelenaOstapenk8 will fight for the title in Doha after defeating defending champion and No. 2 seed Swiatek 6-3, 6-1. #QatarTotalEnergiesOpen pic.twitter.com/zRUg7Ngovu
— wta (@WTA) February 14, 2025
Penko POWER! ??@JelenaOstapenk8 strikes first to take the first set 6-3 over Swiatek! #QatarTotalEnergiesOpen pic.twitter.com/B6hyMj8xBS
— wta (@WTA) February 14, 2025
E' stato un match che oltre ai valori espressi in campo ha trovato nella psicologia un'altra sua chiave di lettura. Ostapenko, consapevole dei numeri e delle statistiche in suo favore, è andata subito all'assalto del servizio di Swiatek centrando il break per poi continuare a infierire dal fondo in un susseguirsi di scambi che hanno costretto la polacca a rincorrere palle alle due estremità del campo. L'unica chance di break, più che a un'ancora di salvezza, è sembrata per la polacca un evento fortuito che non è riuscita a volgere in suo favore. E così Ostapenko - che intanto ha perfezionato virtualmente la sua classifica risalendo fino al n.25 del ranking - forte dei 13 vincenti sin lì scagliati ha avuto vita facile poco dopo ad andare a segno una seconda volta aggredendo sin dalla risposta (7 quelle vincenti e fronte dei soli 8 punti vinti in tutto il set nei game di risposta dalla polacca) una Swiatek sempre più frastornata e nervosa.
Smaltita la rabbia, a nulla è valso l'unico break ottenuto dalla polacca due game più tardi. Generosa concessione da parte della lettone che ha impiegato poco a restituire subito dopo la cortesia per poi proseguire implacabile fino alla fine del match. Giocato a senso unico, mai in discussione e per lunghi tratti più simile a un'esibizione. Se non fosse che dall'altra parte della rete c'era la n.2 del mondo. Che dopo aver visto sfumare l'occasione di conquistare il suo quarto titolo a Doha, vede ora rallentare anche la sua rincorsa alla leadership del ranking. Ma stasera Iga avrà di certo altro a cui pensare.
Spezzatosi l'idillio tra Doha e Iga Swiatek, si conferma invece - seppur per altre vie - quello di Amanda Ansimova col torneo qatarino. Era stata proprio Doha infatti la cornice dell'unico successo (2020) ottenuto dall'americana nei confronti di Ekaterina Alexandrova, n.44 del mondo, bissato dall'americana nella seconda semifinale, da lei vinta in due set col punteggio di 63 63.
Più precisa, più accordata alle condizioni ventose del Centrale, Ansimova è andata subito in vantaggio 4-0 soffocando sul nascere tutte le contromisure con cui la russa andava tentando di arrestarne il gioco. Diciotto gratuiti tuttavia, hanno facilitato il compito dell'americana, inciampata sul finire del primo parziale ma lucida nel ritrovare immediatamente le coordinate del suo tennis.
Nel secondo set, dopo aver annullato ben quattro palle break nel terzo game, Ansimova ha centrato il break con cui scappare nuovamente sul 4-1 e da lì proseguire placidamente verso la sua seconda finale in carriera in un Wta1000, dopo quella persa l'anno scorso a Toronto contro Jessica Pegula. In virtù del successo, il suo ranking, seppur virtuale, la vede salire in venticinquesima posizione con vista su una top20 con cui, in caso di vittoria finale, perfezionare il suo best ranking, risalente al 2019 quando arrivò fino al n.19 del mondo.
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