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Caroline Dolehide è la seconda finalista in un WTA 1000 fuori dalle prime 1000 da quando esiste questa categoria di tornei (2009).
23 settembre 2023
L'esultanza di Caroline Dolehide a Guadalajara (Getty Images)
Continua la settimana da rivelazione di Caroline Dolehide al Guadalajara Open AKRON, WTA 1000 messicano trasmesso in diretta su SuperTennis e SuperTenniX. Nella sua prima semifinale WTA, ha sconfitto 75 63 la campionessa dell'Australian Open 2020 Sofia Kenin.
"E' una sensazione straordinaria, sono molto fiera di me" ha detto Dolehide che ha recuperato da sotto 2-4 nel primo set e 1-3 nel secondo. "Dopo essere stata in svantaggio di un break in entrambi i set, ho capito cosa funzionava nel mio gioco e ho continuato a farlo" ha spiegato Dolehide, che ha concluso il match con 16 vincenti a 13 e beneficiato dei 32 gratuiti di Kenin.
Numero 111 del mondo, la 25enne Dolehide è la terza non testa di serie a raggiungere la finale in un WTA 1000 in stagione, e di gran lunga la peggio classificata, dopo Karolina Muchova (Cincinnati) e Barbora Krejcikova (Dubai).
Prima di lei dal 2009, quando questa categoria di tornei è stata introdotta in calendario, solo un'altra giocatrice fuori dalle prime 100 era arrivata in finale in un WTA 1000: la due volte campionessa Slam Svetlana Kuznetsova, che era scesa al numero 153 del mondo quando ci è riuscita a Cincinnati nel 2019.
Dolehide incontrerà Maria Sakkari, finalista per il secondo anno consecutivo a Guadalajara, per la prima volta in carriera. E' la quinta partita per la statunitense contro una Top 10: Dolehide ha perso tutte le quattro giocate finora, comprese le due giocate quest'anno.
In semifinale, la greca ha sconfitto 63 60 Caroline Garcia commettendo appena sette errori gratuiti in tutto il match. Esclusa la United Cup, non ne ha mai commessi meno in stagione in tornei individuali nel circuito WTA. Grazie a questo risultato Sakkari, che insegue il secondo e più prestigioso titolo in carriera, è sicura di tornare numero 6 del mondo.
"L'ho detto dal primo giorno, sentivo che questa era la settimana giusta, questo è il posto giusto per superare ostacoli ed emozioni difficili - ha spiegato Sakkari dopo la vittoria -. Non voglio tornare su quello che è successo allo US Open, perché ormai è passato, ma sono felice di essere di nuovo in una finale".
Sakkari aveva battuto Garcia solo una volta in tre confronti diretti, nel più recente peraltro, a Doha a febbraio: finì 67 67(5) 76(5). "Quella è stata una delle partite più dure della mia carriera - ha spiegato la greca -. Oggi il mio obiettivo era sorridere, andare in campo e divertirmi perché è da un po' che non provo queste emozioni. Continuavo a dirmi: se non riesci a sentirle qui, in questo stadio straordinario, dove le proverai mai? Missione compiuta, ma c'è ancora una partita da giocare. Avrò lo stesso obiettivo anche domani".
