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Conchita Martinez: "Mirra Andreeva non si arrende mai, pensa sempre di poter vincere"

Conchita Martinez racconta Mirra Andreeva in un'intervista all'Equipe. La spagnola esalta la mentalità e il carattere della teenager che ha vinto a Dubai e giocherà la finale a Indian Wells

di | 16 marzo 2025

Conchita Martinez gioisce con Mirra Andreeva (Getty Images)

Conchita Martinez gioisce con Mirra Andreeva (Getty Images)

A 17 anni, Mirra Andreeva è la quinta finalista più giovane a Indian Wells. Nella finale di stasera, alle 19 italiana, in diretta su SuperTennis in chiaro e gratis, affronterà la numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, la giocatrice che ha incontrato di più (5 volte) e da cui ha perso di più (4 sconfitte). Più giovane finalista nel torneo dal 2001, potrebbe diventare la terza giocatrice in 40 anni a battere la numero 1 e 2 del mondo nello stesso torneo WTA dopo Steffi Graf a Key Biscayne nel 1987 e Serena Williams allo US Open del 1999.

Leader per numero di vittorie in stagione, è la più giovane ad aver raggiunto due finali consecutive nei WTA 1000 dopo il trionfo a Dubai. Comunque vada sarà almeno numero 8 del mondo da lunedì, il suo nuovo best ranking. "Ciò che la distingue soprattutto è la sua mentalità. Non si arrende mai, ha l'anima di una vincente. Rifiuta la sconfitta. È sempre certa di poter vincere e nei momenti caldi non si irrigidisce, rimane audace" ha spiegato al quotidiano francese L'Equipe la spagnola Conchita Martinez, che la allena dalla fine dello scorso agosto quando Andreeva era numero 43 del mondo.

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All'inizio della loro collaborazione, ha detto la spagnola che vanta il record di titoli consecutivi in singolare femminile agli Internazionali BNL d'Italia, "la vedevo come una giocatrice dal potenziale enorme, che aveva già ottenuto risultati creando grandi aspettative. Nel gioco era solida, ma troppo passiva, un po' troppo lontana dalla linea di fondo. Ho capito subito su cosa volevo lavorare: gioco di gambe e mobilità. Ma anche il suo diritto, per renderla più aggressiva, così come la lettura del gioco".

Un percorso ambizioso, ma allo stesso tempo semplice da portare avanti, ha raccontato Martinez. "Mirra è una spugna, assorbe le informazioni e le applica molto velocemente - ha detto all'Equipe -. Tra di noi si è creata una vera alchimia. Ho percepito il suo desiderio di ascoltare e di imparare. Si è creata una grande complicità. Abbiamo lo stesso senso dell'umorismo, penso che il nostro buon umore reciproco rafforzi il nostro legame".

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Dal racconto di Conchita, emerge l'immagine di una Mirra Andreeva come una ragazza "molto matura, a cui piace molto scherzare e divertirsi. Il suo equilibrio è eccellente, e la cosa bella di lei è che sorride quasi sempre". Certo, le difficoltà ci sono state, e hanno generato frustrazioni inevitabili per chi ha grandi ambizioni ma sta ancora sviluppando spalle abbastanza larghe da reggerle, da inizio anno al lavoro tecnico in campo si è aggiunto quello con una psicologa. Una decisione presa, spiega Martinez, "per aiutare Mirra a progredire su diversi aspetti: l'atteggiamento, la routine, la motivazione". Visti i risultati di questi primi mesi del 2025, non si può dire che sia stata una cattiva idea.

Il prossimo obiettivo è già tracciato. Mirra Andreeva è pronta per vincere uno Slam. "Non ha limiti. Se rimane paziente, non brucia le tappe, continua a imparare senza voler affrettare le cose, può diventare una grande giocatrice e vincerne diversi. Ma, come le ripeto sempre, deve tenere i piedi per terra. Finché ci sarò io, non voglio che si monti la testa".


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