Ivanisevic: "Cose tristi e strane all'origine del divorzio con Rybakina"

Scivolata nel ranking fino all'ottavo posto, reduce dall'eliminazione al quarto turno di Indian Wells, al box di Elena Rybakina è rimasto il solo Davide Sanguinetti dopo la separazione dal team del croato Goran Ivanisevic, che nei mesi scorsi era stato ingaggiato al fianco dello storico coach della croata Stefano Vukov, incappato in una sospensione (ancora ignare le cause e la durata) da parte della Wta per violazione del codice condotta. 

Subito eliminata anche dal Miami Open, Rybakina rischia ora di perdere altre due posizioni in classifica alla vigilia di una stagione sulla terra battuta che in carriera gli è sin qui valsa quattro titoli in carriera. Di lei e dei motivi che lo hanno indotto a lasciare il suo team, ha parlato ieri Goran Ivanisevic nel podcast dell'ex calciatore croato Slaven Bilic definendo l'accaduto come un qualcosa di "strano e triste" di cui "non parlerò molto". L'ex campione di Wimbledon ha comunque fornito ulteriori informazioni, da ricercare "in cose accadute fuori dal campo e dal mio controllo, cose con cui non volevo immischiarmi e che mi hanno convinto che la decisione migliore da prendere fosse quella di lasciare". 

Un peccato, per Ivanisevic. Che anche ieri, come in passato, non ha lesinato complimenti nei confronti del gioco della sua ex assistita: "Gioca nel modo più semplice e bello possibile, mi piace davvero. E anche prima che iniziassi a lavorare con lei l'ho sempre considerata la miglior giocatrice del mondo". A poche settimane ormai dal via dello swing sulla terra battuta, Rybakina è tornata ad allenarsi negli Emirati Arabi Uniti in un campo privato, non affiliato alla Wta, accompagnata proprio da Vukov. Sospeso dal circuito ma abile e arruolato nel poter svolgere la propria professione su campi non affiliati alla Wta. 

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