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Aryna Sabakenka è ai quarti senza aver ancora giocato a Stoccarda e in conferenza stampa parla della richiesta delle giocatrici e dei giocatori di vertice che vogliono una fetta più grande dei ricavi dei tornei
15 aprile 2025
"Noi giocatori siamo quelli che fanno lo spettacolo. Quindi penso che meritiamo di essere pagati un po’ di più dai tornei" ha detto la numero 1 WTA Aryna Sabalenka a Stoccarda dove ha raggiunto i quarti di finale senza giocare per il forfait di Anastasia Potapova, per cui esordirà direttamente sabato nel WTA su terra battuta indoor trasmesso in diretta su SuperTennis.
"Se confrontiamo il tennis con gli altri sport, c’è una grande differenza nella percentuale che riceviamo rispetto alla NHL o alla NBA e agli altri sport - ha aggiunto -. Siamo uno sport individuale, e non voglio spingermi troppo nel confronto con altri sport, però direi che meritiamo sicuramente una percentuale più alta negli Slam e, in realtà, in tutti i tornei".
Sabalenka ha sostenuto la richiesta di giocatori e giocatrici di vertice che vorrebbero una fetta maggiore della torta dei ricavi dei tornei. “Per il futuro possiamo definire un modello con un allineamento migliore nella distribuzione" ha detto il CEO uscente dell’ATP, Massimo Calvelli al Forum sugli Investimenti Sportivi di Riyadh della scorsa settimana.
"Il tennis vive un boom. Il futuro? Serve ridurre la frammentazione" ha spiegato Calvelli che ha sostenuto l'ipotesi di organizzare un evento combined di alto livello in Arabia Saudita, magari combined, che partirebbe non prima del 2028.
Sabalenka, ritorno al successo
Calvelli, che dalla fine di giugno diventerà operating partner presso RedBird Capital, società americana di investimenti privati che ha acquistato il Milan nel 2022, ha spiegato quanto sia centrale nella visione condivisa con il presidente dell'ATP Andrea Gaudenzi l'unione dei rami commerciali con la WTA.
“Il primo passo per ridurre questa frammentazione sarebbe unire le due associazioni, quella maschile e quella femminile,” ha detto Calvelli, come riporta The National. “La monetizzazione dei diritti dei circuiti dovrebbe avvenire in modo integrato, attraverso un'unica società che dovrebbe far crescere il valore dei diritti dei due circuiti. In questo modo si arriverebbe a valorizzare il punto di forza unico del tennis, cioè il fatto che uomini e donne condividano lo stesso palcoscenico, in modo realmente paritario".
Calvelli ritiene così che gli introiti complessivi potrebbero più che raddoppiare entro il 2030. “Nel 2025, prevediamo di distribuire 290 milioni di dollari. La WTA prevede di distribuirne circa 150 milioni. Quindi nel 2025, si può dire che insieme queste due entità distribuiranno 440 milioni di dollari - ha concluso -. La stima è che nel 2030 saremo a 985 milioni di dollari”.
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