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Solo 186 punti separano le due rivali, ma con il WTA 1000 di Doha comincia un periodo favorevole alla n. 1 Sabalenka, che avrà molti meno punti da difendere da qui ad aprile, con l'occasione di una fuga nel ranking
di Samuele Diodato | 30 gennaio 2025
Aryna Sabalenka e Iga Swiatek, un trono per due. Dall’estate del 2023 fino ad oggi, e non è finita qui. Da qualche mese, la bielorussa (senza bandiera sul circuito) è tornata in vetta, chiudendo con buon margine il 2024 al n. 1 della classifica WTA. La sua sconfitta in finale all’Australian Open, per mano di Madison Keys, ha però riacceso i riflettori sulla rivalità, che ora si fa aspra (solo in campo, dato il rapporto quantomeno tranquillo che sembra esserci tra le due) con un divario assottigliatosi a 186. Sabalenka è a quota 8956, Swiatek segue a 8770.
D’altronde, la “tigre” di Minsk ha perso 700 punti rispetto alla vittoria del 2024 a Melbourne, mentre Swiatek ha guadagnato 650 punti rispetto al 2024, con tanto di match point annullato in semifinale dalla stessa Keys. E pensare che, se nel terzo set avesse avuto la meglio sull’americana, si sarebbe giocata una finale da urlo, all’Happy Slam, la prima di sempre tra le due rivali, con in palio il n. 1 per la vincitrice.
Sono uscite dal campo tutte e due piangendo, dopo la rispettiva delusione. Sabalenka per aver mancato da favorita il tris nel major australiano, e la polacca per aver invece mancato il match point in un torneo che fino ad allora l’aveva vista brillare più di tutte, con appena 14 giochi lasciati per strada, tanto da poter sognare di conquistare invece nella terra dei canguri la sua prima Daphe Akhurst Memorial Cup.
Niente fa male più di una finale, si potrebbe dire a ragione. Eppure, smaltito il dispiacere, la prima a poter sorridere sarà proprio Sabalenka, guardando a ciò che la attende in termini di ranking. Il calendario di entrambe, da qui ad aprile, dovrebbe coincidere perfettamente: il Qatar Total Energies Open a Doha, il Dubai Duty Free Tennis Championships, il BNP Paribas Open a Indian Wells e il Miami Open presented by Itaù. Quattro WTA 1000 consecutivi con tanti punti in palio, ma altrettanti da difendere… per Swiatek.
Nella scorsa stagione, infatti, la tennista di Varsavia aveva trionfato in ben quattro tornei di suddetta categoria, di cui due proprio a Doha e ad Indian Wells. Impegni, questi ultimi, che azzerano dunque le sue possibilità di guadagnare terreno (leggasi scavalcare) su Sabalenka. Anzi, la recente finalista dell’Australian Open potrà sin da subito allungare, dato che lo scorso anno era assente in quel di Doha, mentre questa volta guiderà il tabellone da n. 1 del seeding.
Leggermente diversa è la situazione per quanto riguarda Dubai, ma ancora una volta favorevole all’allieva di Anton Dubrov, la quale dovrà difendere il “magro” secondo turno dello scorso anno (65 punti) al fronte dei 390 di Swiatek, piegata in semifinale da Anna Kalinskaya.
Per Indian Wells, tralasciando la cambiale da 1000 punti della n. 2, va ricordato che Sabalenka si fermò in ottavi, cumulandone quindi “appena” 120. A Miami, infine, entrambe ebbero difficoltà, con la classe 1998 sconfitta in terzo turno (65 punti) e la regina del Roland Garros sconfitta agli ottavi (120 punti).
Simply the best ??@iga_swiatek | #IndianWells | #TennisParadise pic.twitter.com/D0iNWVOTq0
— BNP Paribas Open (@BNPPARIBASOPEN) March 17, 2024
Il quadro complessivo, dunque, è quasi crudele nei confronti di Swiatek. I suoi 2510 punti da difendere, al fronte dei 250 dell’avversaria. Che parte, peraltro, anche con il favore del pronostico dalla sua sulle superfici più dure. Le basta ad esempio una singola finale (650 punti) nei prossimi quattro tornei per “obbligare” la polacca ad aggiudicarsi tre dei quattro 1000, spingendosi almeno nei quarti di finale nell’altro.
Uno scenario non esattamente positivo per l'inseguitrice, soprattutto considerando tali impegni come la “vigilia” della stagione su terra rossa, dove all’onore di favorita assoluta per Swiatek corrisponde anche l’onere di tanti altri punti da difendere, non ultimi quelli dei trionfi nei WTA di Madrid e Roma e – ovviamente – dell’Open di Francia.
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