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Dal 2022 al 2024 Swiatek ha perso solo un set a Doha. Può diventare la seconda giocatrice negli anni 2000 a vincere uno stesso torneo WTA per quattro anni di fila. Tutto il torneo in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e SuperTenniX
10 febbraio 2025
"Non aspettatevi una rivoluzione nel mio gioco". Iga Swiatek ha parlato così del suo lavoro con il coacj Wim Fissette iniziato a fine 2024 alla vigilia del suo esordio al Qatar Total Energies Open, il WTA 1000 al Khalifa International Tennis and Squash Complex di Doha, capitale del Qatar, trasmesso in diretta e in chiaro su SuperTennis. L'esordio è previsto oggi, nel secondo match dalle 13,30, contro la greca Maria Sakkari.
La polacca, numero 2 del mondo, non vince un titolo dal suo quarto trionfo in cinque anni al Roland Garros della scorsa estate, ma a Doha ha monopolizzato l'albo d'oro nelle ultime tre stagioni. Dal 2022 al 2024 nessuna è riuscita a fermare la corsa di Swiatek, prima giocatrice a vincere uno stesso torneo nel circuito WTA per tre anni di fila dalla tripletta di Serena Williams a Miami tra il 2013 e il 2015. Se dovesse vincere ancora quest'anno, eguaglierebbe quanto fatto negli anni Duemila solo da Caroline Wozniacki, campionessa per quattro anni di fila a New Haven dal 2008 al 2011.
Swiatek, che a Doha ha perso solo una delle 14 partite giocate, ha iniziato il suo regno nel 2022. Allora ha battuto tre Top 10 in altrettante partite consecutive: la numero 2 Sabalenka, la numero 6 Sakkari e in finale la numero 7 Kontaveit, battuta 62 60. Nel 2023 ha perso appena cinque game nel torneo, anche se ha giocato solo tre partite per via del forfait di Belinda Bencic ai quarti, tre dei quali nella finale vinta 63 60 contro Jessica Pegula. Infine l'anno scorso, ha battuto in finale Elena Rybakina 76(8) 62. Negli ultimi tre anni, Swiatek a Doha ha perso solo un set e in media 3.5 game per set.
Iga Swiatek con il trofeo di Doha 2024 (foto Getty Images)
Numeri da dominatrice, anche se Swiatek non individua il fattore scatenante del suo dominio in Qatar. "£' difficile da spiegare. Da quel che ricordo, non sono stati tornei perfetti, ma a un certo punto ho sempre trovato le soluzioni. Qui le condizioni non sono facili, sono stata abbastanza paziente da concentrarmi solo sul mio gioco. Poi ogni anno è una storia diversa, per cui è difficile individuare un elemento specifico che abbia funzionato perfettamente".