La giovane Andreeva, dopo il successo di Dubai alla vigilia di Indian Wells, giunta in California ha continuato a dare spettacolo: "Oggi so esattamente cosa devo fare, e il lavoro paga sempre"
10 marzo 2025
Mirra Andreeva (Getty)
Mentre va definendosi il tabellone degli ottavi del Wta1000 di Indian Wells, tra gli accoppiamenti più suggestivi c'è senza dubbio quello che vedrà opposte le teste di serie n.7 e n.9 del torneo, Elena Rybakina e Mirra Andreeva. La russa ha regolato in un'ora di gioco la danese Tauson dimostrando di essere riuscita ad alzare il livello del suo gioco dopo la vittoria sofferta al primo turno contro la francese Gracheva: "Sapevo che sarebbe stata dura - ha dichiarato lucida Andrreva di fronte ai microfoni - Ci eravamo già affrontate poco fa (in finale a Dubai, vittoria Andreeva in due set) ma questo era un nuovo torneo, nuove condizioni e per questo sono contenta di questa vittoria".
Tempo per festeggiare semmai ce ne sarà. Adesso è già ora di concentrarsi sulla sua prossima fatica, da preparare come sempre sotto la supervisione di coach Conchita Martinez: "Mi ha già detto di aver prenotato il campo per allenarci domani alle 12.00. E' fatta così, lei: è già al lavoro e ha già preparato tutto per domani".
C'è chi giura che gli ultimi progressi evidenziati dalla giovane russa siano frutto di questa sua nuova collaborazione con la coach spagnola, ed è stata la stessa Andreeva a dare ulteriori spunti di riflessione durante la sua conferenza stampa sui motivi del successo di questa partnership: "Fin dall'inizio ho sentito di avere un'ottima connessione con lei. Il nostro primo torneo fu stupendo e io devo dire di trovarmi davvero a mio agio quando lei è con me. Lei anche mi ha detto di avvertire la stessa cosa, per fortuna… L'atmosfera è sempre molto carica di energia ma sappiamo entrambe restar calme e prendere le cose seriamente. Mi fido completamente di lei e lei sa tutto quel che accade nella mia vita. Non so se sia giusto o meno ma è così, mi trovo bene e sono davvero felice di averla con me".
Non è sfuggito il gran momento di forma che sta vivendo la giovane Andreeva: progressi, risultati, titoli. Il tutto a 17 anni d'età e con un futuro ancora da scrivere: "Così confidente credo di essermi sentita solo durante il Roland Garros. E' molto bello riuscire a vincere così tante partite in successione, non posso lamentarmi, sto davvero giocando bene negli ultimi tempi - ha spiegato ai cronisti Andreeva - Sento di sapere esattamente cosa dover fare in campo: prima dipendeva da partita a partita, oggi invece scendo in campo a prescindere da chi troverò dall'altra parte della rete-. Quando la palla arriva so cosa devo fare".
Seppur giovane, complici i suoi risultati, non ultimo il titolo vinto a Dubai, Andreeva ha saputo costruirsi strada facendo una sua reputazione sul circuito in virtù della quale sente di venir approcciata in maniera diversa dalle sue rivali. La gioventù però sa essere disarmante in alcune sue manifestazione; a colpire, di Andreeva, è la sua disarmante ingenuità: "Non ho idea di come possano reagire le mie rivali quando vedono il mio nome sul tabellone, ma con tutte le cose sono più o meno uguali a quelle di sempre: ci salutiamo, ci chiediamo come vanno le cose, tutto qua. Non vedo alcun cambiamento, ma mi piacerebbe sapere quel che pensano quando devono affrontarmi".
Accanto all'ingenuità c'è poi la spontaneità a definire il carattere di colei che in molti vedono nei prossimi anni tra le candidate destinate a lasciare un segno indelebile sul circuito: "Non mi ha stupito (il modo in cui sono riuscita ad adattarmi e a dar continuità ai miei risultati qui dopo aver vinto un Wta1000 a Dubai, ndr). Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo momento, ma non mi aspettavo arrivasse così presto, ma comunque meglio così. So bene però che tutti nel mio team hanno lavorato duramente perché arrivasse e alla fine, come dicono tutti, il lavoro paga sempre".
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