Ekaterina Alexandrova cade, risale e vince. Tira su una finale che sembrava già vinta dopo un set e mezzo e poi compromessa. Le sue lacrime di gioia e sollievo dopo la vittoria su Dayana Yastremska in finale all'Upper Austria Ladies Linz raccontano molto della finale.
La russa (n. 30 WTA), in campo come atleta neutrale, alla prima finale WTA dopo quella persa in questo stesso torneo un anno fa, ha piegato l'ucraina (numero 72) 62 36 75 al termine di una partita in tre atti dall'andamento molto diverso tra loro.
Alexandrova sembrava in totale controllo del match a metà del secondo set, avanti 62 30 15-0. Ma l'ucraina, che ha costantemente aggredito in risposta e da fondo, che ha giocato d'anticipo con quel suo rovescio colpito quasi senza preparazione e per questo complesso da contrastare, ha visto i pezzi del suo gioco incastrarsi a perfezione nella fascia centrale del match. Ha vinto nove game di fila e riscritto la trama del match.
Ma Alexandrova al quinto game recupera il break di svantaggio. Inizia il terzo atto, il pià intenso, il meno prevedibile. Il terzo set si è trasformato in una sfida di potenza e angoli da fondo. Nel momento di maggior qualità del match, la pulizia dei colpi, il suono pieno della palla, la ricerca della massima velocità hanno entusiasmato il pubblico e tenuto incerto l'esito fino alla conclusione dell'incontro.
Yastremska, che sperava di emulare l'ucraina Natalia Medvedeva, campionessa a Linz nel 1992, e festeggiare il quarto titolo in carriera, perde di nuovo il servizio all'undicesimo game. Le prova tutte, fino all'ultimo, per non arrendersi alle conseguenze di quel break. Cancella quattro match point, ma non basta. Alla quinta occasione Alexandrova, già finalista a Linz nel 2018 e 2024, può sollevare il quinto titolo WTA, il terzo vinto sul duro dopo i due conquistati a Shenzhen nel 2020 e Seoul nel 2022.
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