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La WTA ha annunciato l'introduzione di un programma che offra supporto economico e non solo durante il congedo per la maternità. "Garantire che programmi è stata una mia missione personale", ha detto Azarenka, rappresentante del WTA Players' Council
di Samuele Diodato | 06 marzo 2025
Nel comunicato stampa, la stessa WTA la definisce, a ragione, “un’iniziativa rivoluzionaria”. Una svolta senza precedenti per realizzare il sogno delle atlete di “creare o allargare le proprie famiglie”, senza mettere da parte – se non momentaneamente – la propria carriera. Oggi, infatti, è stato ufficialmente annunciata l’introduzione del PIF WTA Maternity Fund Program.
Attraverso di esso, si legge “le giocatrici WTA riceveranno per la prima volta un congedo di maternità retribuito fino a 12 mesi e avranno accesso a sovvenzioni per trattamenti di fertilità per costruire famiglie, oltre ad altri benefit”, cui potranno avere accesso già da oggi più di 320 giocatrici del circuito.
Introducing the new PIF WTA Maternity Fund ??
— wta (@WTA) March 6, 2025
Introducing the new PIF WTA Maternity Fund. As a groundbreaking initiative, the PIF WTA Maternity Fund will provide eligible WTA players with comprehensive maternity benefits and fertility treatments to start or expand their… pic.twitter.com/T98himxIL4
Decisiva, per la svolta odierna, è stata anche la spinta del WTA Players’ Council, che ha accolto l’annuncio attraverso le parole della rappresentante Victoria Azarenka: “Sono onorata di presentare questo programma, promosso dalle giocatrici e reso possibile grazie al supporto di PIF e WTA. Questo segna l'inizio di un cambiamento significativo nel modo in cui supportiamo le donne nel tennis, rendendo più facile per le atlete perseguire sia la loro carriera sia le loro aspirazioni di formare una famiglia”.
“Garantire che programmi come questo esistano è stata una mia missione personale e sono entusiasta di vedere l'impatto duraturo che avrà per le generazioni a venire", ha concluso l’ex n. 1, diventata anche lei madre, qualche anno fa, del figlio Leo. E come lei, sono sempre di più le tenniste che cercano di dare l’esempio, a tutti i livelli, fermandosi nel periodo della maternità per poi riprendere i propri impegni a livelli agonistici.
Gli ultimi casi più eclatanti sono quelli di Belinda Bencic (ex n. 4 WTA), rientrata alla fine del 2024 e capace di aggiudicarsi poche settimane fa il WTA 500 di Abu Dhabu, oltre ovviamente a Petra Kvitova.
L’ex n. 2 del mondo, ferma dal settembre del 2023, è tornata alle competizioni solo la settimana scorsa, e ora cercherà di ritrovare continuità. Tra le altre, recentemente anche la n. 1 Aryna Sabalenka ha aperto alla possibilità di fermarsi presto per coronare il sogno di diventare mamma.
“I criteri di ammissibilità per partecipare al programma PIF WTA Maternity Fund – continua il comunicato - includono la partecipazione a un certo numero di tornei WTA in un intervallo di tempo e il ricevimento di una classifica speciale, uno dei vantaggi esistenti disponibili tramite il programma Family Focus della WTA che semplifica il ritorno alle competizioni dopo aver formato una famiglia”.
“Da quando sono state introdotte classifiche speciali dopo il ritorno dalla gravidanza nel 2019, 50 giocatori ne hanno beneficiato. Inoltre, la WTA offre un ampio supporto alle giocatrici incinte o neo-genitrici tramite l'Hologic WTA Performance Health Team e la Women's Health Taskforce, tra cui valutazioni fisiche, supporto per la salute mentale e consigli nutrizionali, nonché indicazioni su un ritorno graduale al gioco”.
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