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Tocca alla collezione Head con l’ex n.1 come testimonial ad abbracciare il nuovo sistema di inserimento ‘a 360 gradi’ del Graphene. I modelli più tecnici hanno lo stesso schema corde 16x19 ma peso e bilanciamento diversi. Rinnovati nell’estetica, li abbiamo messi alla prova
di Mauro Simoncini | 25 giugno 2019
Belle, compatte, toste. Ecco la sintesi preliminare del test in campo di queste due nuove Radical. Questo trittico di aggettivi sottolinea la “pasta” di queste due racchette. Agonistiche, profilo contenuto (variabile tra 21 e 23 mm), un po’ vecchio stile nell’aspetto e per certi versi anche nella sostanza in campo.
Il feeling dei primissimi colpi è molto piacevole, pieno, di controllo assoluto. Si muovono bene nell’aria, la maneggevolezza sembra decisamente maggiore di quanto dica il laboratorio. Si riesce a trasferire al meglio il peso sulla pallina, specialmente quando l’impatto è ad altezza media e la velocità dello scambio non eccessiva. Pur essendo più pesante, la Pro ha la “testa più leggera”: i colpi escono più pesanti (dall’altra parte della rete si sentono) con uno sforzo proporzionalmente contenuto.
Invece con la Mp ci si può concedere qualcosa in più termini di top spin e in fase difensiva l’aiuto non è indifferente. In allungo dalla parte del rovescio per esempio il back spin esce abbastanza facilmente, basso e incisivo se eseguito con discreta tecnica. Riescono facilmente delle traiettorie arcuate in top.
In generale se ci sono condizione fisica e preparazione adeguata per spingere e una tecnica più che buona a supporto, con la Radical Pro ci si tolgono soddisfazioni non indifferenti. La palla si può colpire forte ed esce pesante, per comandare il gioco o chiudere con decisione il punto. Il controllo va di pari passo, nel senso che è di livello assoluto, poche volte delude.
Un gradino più sotto in termini di velocità e pesantezza di palla c’è la versione MidPlus, che è però sicuramente più facile da gestire, per certi aspetti più versatile e universale come racchetta. Migliore in fase difensiva, più accessibile sia per livelli di gioco inferiori che per tipi di giocatore meno aggressivi o comunque disponibili anche alla fase difensiva.
A rete si gioca bene con entrambe, con la Mp ci si difende e si ribatte più facilmente, con la Pro invece il grado di precisione è maggiore se la tecnica di esecuzione è adeguata.
Due belle racchette, complete, moderne per il comfort e per alcune specifiche; un po’ più ‘ vintage’ la sensazione di gioco. Mp è adatta dunque a giocatori completi di buon livello (sin dai Quarta categoria a salire), la Pro più esigente e selettiva ma anche performante per livelli più alti.
IL PAGELLONE 80/100
LAB (corde Head Lynx 22-21 kg)
IL PAGELLONE 81/100
LAB PRO (corde Head Lynx 22-21 kg)
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