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La settima edizione della scarpa storica di Asics. Una garanzia in quanto a stabilità e durata; performance assoluta sul rosso con battistrada Clay a spina di pesce. L’abbiamo provata proprio nella versione ‘da terra’
di Mauro Simoncini | 24 settembre 2019
Indubbiamente si tratta di un bestseller cui è difficile aggiungere o modificare, anno dopo anno, qualcosa. Con questa settima è stata rivisitata la tomaia e perfezionata la stabilità nella zona dell’avampiede grazie ai rinforzi sull’esterno della punta, così da aumentare supporto e protezione in campo.
Non può mancare il Gel, ormai da tempo sia in zona anteriore (Forefoot) sia posteriore (Rearfoot), una delle tecnologie più di successo a proposito di assorbimento degli urti.
Le dita infine sono protette dal sistema PGuard, per una maggior resistenza, mentre la suola in Ahar (un composto resistente, contro l’usura) testata è quella del modello Clay, con il relativo disegno specifico a spina di pesce.
La Resolution, appena messa ai piedi, dà sicurezza, comodità e facilità nella calzata. Il piede si sente fasciato, ben avvolto, e appunto stabile e “sicuro”. Il mix tra morbidezza/adattabilità della tomaia e stabilità è ben equilibrato. Quando si spinge sugli avampiedi la scarpa risponde reattiva garantendo ripartenze rapide ed efficaci. E i cambi di direzione? Confortevoli e sicuri, tanto da farti sentire la “forza” della scarpa senza che diventi “ingombrante” o troppo pesante. Una calzatura tecnica insomma, che pare anche versatile e adatta a svariati tipi di piede e fisico (più o meno possente).
E che grazie alla suola specifica a spina di pesce aumenta ulteriormente le performance sul rosso, permettendo di scivolare bene e “mangiandosi” la terra quando necessario, sia in avanti che in laterale.
Un evergreen: solida, stabile - promette pure durata e resistenza all’usura, visti i rinforzi collocati nei punti strategica - e aerodinamica al punto giusto.
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