

Le caratteristiche (lunghezza, larghezza-piatto e spessore) sono molto simili ma in realtà sono attrezzi tra loro completamente diversi. Cambiano completamente le geometrie e il numero di fori presenti, minore per gli attrezzi ‘da spiaggia’
di Enzo Anderloni | 22 ottobre 2019
Le racchette da paddle (o padel, alla spagnola) sul mercato sono di sicuro più corte (come da regolamento) ma anche in media più pesanti (tra i 370 e i 375 grammi per gli uomini; tra i 355 e i 370 per le donne) e molto più massicce: il profilo è al massimo consentito, vale a dire a 38 millimetri.
Gli attrezzi da beach tennis e paddle quindi sono entrambi mediamente più pesanti rispetto a quelli da tennis moderni, che hanno i 300 grammi (senza le corde) come valore di peso medio. Sommando i 15/20 grammi di un armeggio medio, una racchetta da tennis finisce così per pesare intorno ai 320 grammi. Va comunque considerato che la lunghezza è molto maggiore (68,5 centimetri) e dunque maneggiarla diventa compito più impegnativo rispetto all’impegno richiesto dalle “sorelle” del beach tennis e del paddle.
Da un punto di vista regolamentare le racchette da beach tennis e da paddle potrebbero sembrare molto simili. La lunghezza massima consentita è 50 cm per il beach tennis contro i 45,5 del paddle. La larghezza massima del piatto consentita è la medesima: 26 centimetri. E anche lo spessore massimo previsto dal regolamento è il medesimo: 38 cm.
In realtà però si tratta di attrezzi completamente diversi perché la ricerca delle prestazioni ha spinto gli sviluppatori del beach tennis a contenere lo spessore del piatto tra i 20 e i 23 millimetri e il peso complessivo tra i 350 e i 355 grammi. Inoltre cambiano completamente la geometria e il numero dei fori che nel beach sono in quantità minore e spesso assenti nella zona centrale.
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