-
Racchette e corde

Extreme, la racchetta che consiglia (e usa) Berrettini: il test

Il 18 luglio viene lanciata a livello mondiale la nuova collezione Head che ha come testimonial l’azzurro e che esalta le sue caratteristiche tecniche: grande potenza e rotazioni al massimo. Abbiamo provato in anteprima i due modelli di serie che più si avvicinano al suo: Tour e MP, attrezzi che facilitano un tennis aggressivo già a livello di agonisti di quarta categoria

di | 18 luglio 2024

Le Head Extreme Tour e MP sulla nostra macchina test

Le Head Extreme Tour e MP sulla nostra macchina test

Matteo Berrettini torna ad esprimere il suo miglior tennis e a brillare a livello mondiale e Head, con tempismo perfetto, lancia la collezione aggiornata delle racchette di cui il finalista di Wimbledon 2021 è il testimonial di spicco.

Stiamo parlando della serie Extreme, la più potente tra quelle messe a punto dagli ingegneri di Kennelbach (Austria), che il campione romano usa da sempre (come il francese Richard Gasquet e il tedesco Jan-Lennard Struff). E’ la racchetta con la quale nel 2018 è esploso, entrando tra i primi 100 giocatori del mondo per poi arrivare nel 2022 al n.6.

Extreme è una racchetta che nasce nel 2006: Head la progetta sulla base delle richieste di quello che era al tempo il suo testimonial n.1, il croato Ivan Ljubicic che proprio nel maggio di quell’anno, con la sua nuovissima Head Extreme Pro raggiunse il suo best ranking di n.3 del mondo (alle spalle di Roger Federer e Rafael Nadal). Ivan (oggi commentatore sportivo ma a lungo coach di Roger Federer) aveva chiesto agli ingegneri austriaci la racchetta più potente possibile. Il controllo ce lo avrebbe messo lui.

Dunque non è un caso se a 18 anni di distanza la nuova Extreme, nei suoi 6 modelli, è ancora la serie Head che offre più spinta, a partire dalle versioni Tour, Pro e MP, destinate ai giocatori agonisti. Per il nostro test abbiamo avuto a disposizione in anteprima i modelli che più conservano l’anima originale Extreme, Tour e MP, quelli con il piatto corde da 100 pollici quadrati, come i telai (per quanto personalizzati) di Matteo Berrettini.

A questo proposito è importante evidenziare subito un cambio di denominazione. Inalterate le peculiarità del modello MP, la denominazione Extreme Tour è passata alla versione del telaio più pesante, da agonista aggressivo e allenato (piatto 100 pollici quadrati, 315 grammi senza corde), che fino all’edizione 2022 era identificata con Extreme Pro. Nella collezione 2024 Extreme Pro è invece il modello con il piatto da 98 pollici quadrati e il peso di 305 grammi.

Le Extreme cambiano faccia sotto il profilo estetico, fermo restando il colore giallo come base, riferimento sin dalla prima edizione. La versione 2022 si abbinava con un verde salvia: la nuova veste è molto fresca e luminosa perché la classica impostazione bicolore è sviluppata su due tonalità di giallo, quella classica e una più chiara, chiarissima. Ne risulta un attrezzo molto riconoscibile, dal look fresco e accattivante.

La gamma delle nuove Head Extreme: ecco i dati della Casa

Le tecnologie

A livello tecnologico la novità più rilevante di questa nuova serie di Extreme, sviluppata per fornire il massimo rendimento in termini di spin, è l’utilizzo della tecnologia Auxetic 2.0, una particolare struttura applicata ai materiali (fibre di carbonio) che ha la peculiarità, controintuitiva, di veder inspessire in trazione i materiali e assottigliarsi in compressione. Questa soluzione è stata utilizzata nel ponte della racchetta, alla base dell’ovale. Lo scopo è che all’impatto con la palla, la reazione di questo elemento, sollecitato dalle corde verticali centrali, aiuti la stabilità e migliori il feeling.

La sezione del telaio è disegnata con molta attenzione all’aerodinamica, per aumentare velocità e potenza: si nota in particolare all'interno del cuore. Gli Spin Grommets, passacorde allargati, realizzati con un nuovo materiale trasparente, puntano a lasciare la massima possibilità di movimento alla corda, per sfruttarne l’elasticità e la spinta per facilitare chi gioca nell’imprimere rotazione alla palla.

IL LAB

Dal punto di vista delle misure, gli attrezzi 2024 non variano rispetto a quelli 2022, sempre tenendo conto che la Pro di allora oggi si chiama Tour. Le rilevazioni del nostro Diagnostic Center confermano la rigidità media (65 punti RA) quindi le doti di comfort e giocabilità dell’attrezzo. La differenze di peso e bilanciamento tra i due modelli, secondo l’algoritmo della nostra macchina, fanno sì che la Tour sia più potente (57 punti su 100 contro 55)  ma leggermente meno votata al controllo (40 punti su 100 contro i 43 della MP). La maggiore potenza secondo il Diagnostic si paga anche in termini di maneggevolezza: molto più agile la MP (71 punti su 100) rispetto alla Tour (65 su 100).

I valori dell’inerzia (332 kg x cmq per la Extreme Tour e 324 kg x cmq la Extreme MP) testimoniano per entrambe una notevole attitudine alla spinta.

I dati rilevati della Extreme Tour

Il responso del Diagnostic Center sulla Extreme Tour

IN CAMPO

Bella la prima sensazione con la racchetta in pugno: l’attrezzo è luminoso, si muove bene nell’aria e l’impatto con la palla è pieno, solido, pastoso.

La palla esce bene e trova facilmente profondità, sia che la si aspetti ben dietro la linea di fondo per caricarla di spin sia che si anticipi, piedi vicino alla riga, appoggiandosi sul colpo avversario per rubare tempo. Nel primo tipo di esecuzione può farsi preferire la MP, con un po’ più di peso verso la testa; nella seconda invece aiuta di più la Tour, con quel suo peso maggiore ma ben distribuito.

Le differenze tra i due telai sono sfumature, ma prediligeremmo leggermente Extreme Tour nel back di rovescio e nel gioco al volo, mentre chi spinge forte da dietro con il rovescio bimane o ama coprire la palla in top anche nell’esecuzione a una mano, potrebbe preferire Extreme MP.

Come dicevamo l’anima di queste due racchette è simile e in assoluto confermano entrambe la predisposizione a supportare un tennis aggressivo e ricco di rotazione. Entrambe garantiscono una resa importante in termini di pesantezza e profondità dei colpi. Un discorso che vale anche per il servizio, arma letale se supportato da buona tecnica e muscoli allenati.

Potremmo dire che la frequenza delle discese a rete potrebbe guidare nella scelta della versione: chi ama andarsi a prendere spesso il punto al volo probabilmente preferirà la grande stabilità degli impatti della Extreme Tour. Chi a rete va quasi solo a stringere la mano all’avversario propenderà per Extreme MP.

In conclusione

Head ha rinnovato una collezione di racchette di grande successo grazie a una grafica fresca e accattivante e ad alcune soluzioni tecniche che migliorano le doti di stabilità e spinta senza perdere nulla degli aspetti positivi della versione 2022. Il testimonial a livello mondiale è Matteo Berrettini e le doti principali dell’attrezzo sono quelle che anche all’azzurro piace enfatizzare: potenza e rotazioni.

In una gamma di sei modelli (più una junior) che comprendono anche una versione, con il piatto da 105 e soli 265 grammi di peso, Extreme Tour e Extreme MP sono quelle che più si avvicinano all’attrezzo utilizzato dall’azzurro. Entrambe supportano alla perfezione un tennis aggressivo da fondocampo alla ricerca, prima possibile, del colpo vincente.

Extreme Tour, la più pesante, è anche però la più equilibrata e. rispetto alla “sorella” ha qualcosa in più nei pressi della rete e nei colpi tagliati sotto (backspin). Extreme MP è invece ideale per chi spinge forte dalla riga di fondo, magari con una bella dose di spin, mettendo subito pressione all’avversario per guadagnare campo e chiudere il punto a proprio favore. Due telai agonistici di sostanza per chi vuol comandare lo scambio e avere sempre in mano le redini del gioco.

LA SCHEDA TECNICA

Head Extreme Tour

  • Piatto corde: 100 sq. in.
  • Profilo: 23-26-21 mm
  • Schema d’incordatura: 16x19
  • Peso senza corde: 315 g
  • Bilanciamento (senza corde): 31,5 cm
  • Prezzo al pubblico: 260 euro

Il Lab

(I dati si riferiscono a un telaio incordato con Head Lynx Tour, calibro 1,20, alla tensione di 21/20 kg)

  • Peso: g. 334
  • Deflessione corde: 43
  • Rigidità: 65 RA
  • Inerzia: 332
  • Bilanciamento cm 32,7
  • Potenza: 57 punti su 100
  • Controllo: 40 punti su 100
  • Maneggevolezza: 65 punti su 100

Head Extreme MP

  • Piatto corde: 100 sq. in.
  • Profilo: 23-26-21 mm
  • Schema d’incordatura: 16x19
  • Peso senza corde: 300 g
  • Bilanciamento (senza corde): 32 cm
  • Prezzo al pubblico: 260 euro

Il Lab

(I dati si riferiscono a un telaio incordato con Head Lynx Tour alla tensione di 21/20 kg)

Peso: g. 319

Deflessione corde: 43

Rigidità: 65 RA

Inerzia: 324

Bilanciamento cm 33,2

Potenza: 55 punti su 100

Controllo: 43 punti su 100

Maneggevolezza: 71 punti su 100

 

Il cuore della Head Extreme

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti