La scelta della racchetta: il profilo - Tutorial

Nel nostro percorso per scegliere la racchetta ideale, stavolta parliamo del profilo. Perché è così importante? Cosa cambia, quando ne scegliamo uno piuttosto che un altro? Intanto diciamo che a modificarsi in maniera decisa è la rigidità che viene percepita dal giocatore. Ma così pure il modo in cui il piano di incordatura funzionerà rispetto alla deflessione del telaio. Adesso entriamo nel dettaglio.

• Un telaio leggermente profilato o comunque con un profilo maggiorato viene assegnato alla categoria delle 'widebody', equivalenti a delle crossover, come si dice in gergo tecnico. In alternativa, si può optare per un profilo più sottile, costante, che andrà meglio per chi ha uno swing range molto ampio. Lo swing range è l'ovalizzazione del colpo, in sostanza l'apertura e il gesto tecnico che si compie per colpire.
• Una caratteristica che viene abbinata alle racchette 'widebody', quindi con un profilo più ampio, è quella di un pattern più rado. Di norma, si trovano nei telai col profilo più largo 16 corde verticali, mentre nei profili più sottili la maggior parte continua a mantenere le 16 corde, ma esistono pure molte versioni con le 18.
• Per l'uso amatoriale, l'obiettivo è quello di avere le prestazioni più equilibrate possibili. In termini di potenza, controllo e generazione dello spin. In generale, si punta ad avere una prestazione 'flat', ma piuttosto alta nel rendimento a tutti i livelli.
• Per quanto riguarda i professionisti, c'è la tendenza a utilizzare un pattern più denso, perché i campioni hanno necessità di mantenere sempre un controllo di palla importante. La spinta, in quel caso, ce la mettono loro con il talento e con una preparazione fisica costantemente al top.