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Racchette e corde

In casa Head c’è una nuova racchetta misteriosa

Mentre sta per arrivare nei negozi la nuova versione di una superclassica come la Head Prestige, la casa austriaca ha messo nelle mani di tester e influencer il prototipo tutto nero di una racchetta completamente nuova che si annuncia capostipite di una nuova collezione

di | 15 ottobre 2021

Il nuovo prototipo Head, un telaio inedito dalle geometrie originali

Il nuovo prototipo Head, un telaio inedito dalle geometrie originali

Sulla scatola multicolor l’hanno scritto grosso: stanno per presentare la racchetta più sorprendente, capace di dare fiducia al giocatore e cambiare le prospettive di gioco. E te l’hanno spedita in anteprima: la puoi prendere in mano, incordare (perché dentro la scatola c’è anche la dotazione di corda e overgrip) e portare sul campo per una prima sensazione di gioco.

Nei laboratori di Kennelbach la luce sambra essere accesa anche di notte: alla Head non basta vincere con la Speed di Djokovic e Sinner, con la Extreme di Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, con la Radical di Andy Murray (e Taylor Fritz… vincitore ssu Berrettini e Sinner a Indian Wells), con la Gravity di Alexander Zverev e Ashleigh Barty.

Non basta nemmeno lanciare nei prossimi giorni nei negozi la nuova versione della storica Prestige, l’attrezzo di Henri Leconte e Goran Ivanisevic, di Filippo Volandri e Marin Cilic. L’innovazione è continua e così arriva questo telaio tutto nero incastonato nella confezione realizzata come “media kit”.

Con il nero, che tende a uniformare le forme, giocano solo dei dettagli verde acqua: le scritte Head e Yuo got this e il grip verde acqua.

L’abbiamo subito fatta incordare dal n.1 degli stringer italiani, quel Marco Rossani che guida il team degli Internazionali BNL d’Italia, con la matassina di sintetico Head Hawk Touch, alla tensione alla nostra tensione preferita con i monofilamenti: 21/20 kg.

Prima di provare come va, si va alla ricerca di dettagli che facciano la differenza, rispetto a tutte le Head che conosciamo (testando racchette dal 1988, qualcuna l’abbiamo vista…).

I primi elementi che spiccano sono: la forma dell’ovale leggermente ‘a goccia” ( più largo a ‘ore 10’ e ‘ore 2’, il profilo non particolarmente sottile (il calibro poi ci dirà che lo spessore varia da 21,5 mm appena sopra l’impugnatura fino a 24mm a ‘ore 3 e ‘ore 9’ e 23.5 mm sulla testa) e, soprattutto, la sezione variabile del telaio all’altezza del cuore, unica nel suo genere.

Parte infatti trapezoidale (tipo Extreme) nella parte alta per poi diventare più squadrata ‘boxed’ (Tipo Prestige) alla base.

Ma ora andiamo sul campo. In assenza di dati tecnici siamo liberi di affidarci alle sensazioni. La prima, muovendo la racchetta nell’ aria, è di buona maneggevolezza, con un bilanciamento abbastanza neutro. La dimensione del piatto è generosa: a occhio pare un 100 pollici quadrati.

Sin dai primi impatti c’è un piacevole senso di pienezza e di stabilità. La palla esce corposa e si trova profondità senza grande sforzo.

Al tempo stesso non si avvertono vibrazioni fastidiose e lo sweet spot, cioè la superficie del piatto in cui la resa del colpo è ottimale, sembra piuttosto ampio.

I colpi piatti o coperti in top sono supportati benissimo, con la sensazione che dall’altra parte della rete si percepisca un peso considerevole della palla.

Sorprende positivamente il fatto che un’analoga consistenza si riscontri anche con gli effetti contrari, cioè il back: la palla resta bassa e profonda, ben controllata come se avessimo in pugno un telaio molto più sottile e classico.

Le volée risultato facili e incisive e anche nel servizio, e nei colpi sopra la testa, si ha la sensazione che la particolare forma dell’ovale aiuti in termini di efficacia e tolleranza, grazie all’ampiezza maggiorata nella parte alta dove avviene la maggior parte degli impatti quando si gioca un tennis aggressivo.

Dunque, in attesa di scoprire come si chiamerà questa nuova racchetta, quale sarà la veste grafica e da quali modelli sarà composta la nuova collezione, le sensazioni sono molto positive. Ci pare di poter dire che in casa Head siano riusciti a fare un altro passo avanti verso il compromesso ideale tra potenza e controllo, tra spinta e precisione, tra spin e comfort. Attendiamo con curiosità la versione definitiva.

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