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Il grande Roger ha lanciato alla Laver Cup la nuova collezione RF 01, sviluppata con Wilson e legata al suo logo iconico. Tre modelli inediti pensati per facilitare il gioco di quegli agonisti che cercano un buon mix tra potenza e controllo. Il fuoriclasse svizzero ha chiesto più giocabilità per sé (versione Pro) ma che per il grande pubblico e curato la veste estetica, tecnica ed elegantissima. Li abbiamo messi a confronto sul campo
di Enzo Anderloni | 25 settembre 2024
Roger Federer in campo a Berlino, che palleggia con le nuove racchetta Wilson RF 01 è stata una delle grandi attrazioni della Laver Cup. Il video dove scambia con due giocatrici dall’altra parte della rete è diventato virale. La classe continua a non essere acqua. Quello che pochi sapevano è che stava giocando con la sua nuova racchetta “facilitata”, la Wilson RF 01 Pro: più leggera, più performante della sua precedente RF Pro Staff 97, l’attrezzo che avrebbe adottato per chiudere la carriera se il ginocchio malandato in modo irrecuperabile non l’avesse costretto all’addio del 24 settembre 2022 a Londra. Un’altra indimenticabile edizione della sua Laver Cup.
A qualcuno non sarà sfuggito che a bordo campo a Berlino era evidenziato il nuovo connubio tra l’iconica sigla RF (che Roger ha riscattato dalla Nike) e Wilson, il marchio di racchette che lui ha scelto sin da piccolo, quando inseguiva il sogno di diventare come Stefan Edberg (il campione di cui aveva il poster in camera) prima e di emulare Pete Sampras poi. Due grandi interpreti del gioco con una Wilson Pro Staff in pugno. Dopo il lancio mondiale un po’ in sordina dello scorso 8 agosto (giorno del 43esimo compleanno dello Swiss Maestro), la grande sfida tra Europa e Resto del Mondo si è presentata come un’occasione d’oro per accendere i riflettori sull’inedita collezione di racchette che Federer ha sviluppato insieme a Wilson per poi brandizzarla elegantemente ma fortemente con la sua sigla RF (bella evidente sul tacco all’estremità dell’impugnatura).
Il racconto della genesi di queste tre racchette è ben sviluppato in 4 video postati da Wilson su Youtube. Roger, che era cresciuto con in pugno la Pro Staff 85 di Sampras, racconta come il passaggio nel 2013 dalla severa Pro Staff 90 (evoluzione della 85) alla molto più “giocabile“ Pro Staff 97 era stato figlio dell’esigenza di avere un maggiore supporto dalla parte del rovescio. Una scelta che aveva funzionato: nel 2017 e 2018 erano arrivati altri tre titoli del Grande Slam, quelli che l’hanno fatto arrivare a quota 20.
Nessuno però sapeva che Roger stava lavorando con Wilson a un nuovo attrezzo personale, che lo aiutasse a dare più velocità e rotazione alla palla dalla parte del diritto. Lui stesso racconta che la settimana successiva alla sua serata degli addii londinesi ha svolto comunque una sessione di prove dei prototipi della nuova racchetta, sessione che era stata messa in agenda mesi prima nella prospettiva che il ginocchio gli permettesse di affrontare una nuova stagione agonistica.
Quel lavoro di progettazione ha trovato comunque uno sbocco, anche perché la passione di Roger per il tennis è intatta e il campo continua ad essere motivo di attrazione per lui. Così oggi abbiamo una nuova racchetta personale, la RF 01 Pro (20 grammi più leggera della precedente ma dalla struttura completamente diversa), declinata in due versioni più leggere (300 grammi la RF 01, 280 grammi la RF01 Future) che si offre al pubblico degli appassionati come la possibilità di giocare “alla Federer” come lui è ora, cioè un 42enne ex di grande lusso che sente il bisogno, come tutti noi mortali, di un attrezzo che lo aiuti a esprimere con più facilità il meglio del suo gioco.
Il tocco di classe arriva dall’ampia delega che Wilson gli ha concesso sullo sviluppo del design, consentendogli addirittura di apporre la sigla RF sul tacco (come dicevamo in precedenza) al posto della classiche “W” di Wilson. Ne è uscita una racchetta proprio come piace a lui, una racchetta nera con sottili grafiche argentee e il bumper grigio scuro. Una racchetta vestita con lo smoking. E per rimanere sul classico, l’impugnatura è in cuoio naturale (nella sua RF 01 Pro) o sintetica color cuoio (ma sempre con le iniziali stampigliate).
LE SOLUZIONI TECNICHE
Lo stampo che è stato realizzato per le tre RF 01 non ha proprio niente a che vedere con le Pro Staff. Da un lato aumenta nettamente lo spessore (da un 21,5 mm costante a un variabile 23,2/23/22 mm), dall’altro cambiano le linee per ottenere maggiore aerodinamicità. A livello di performance, se si ha presente la gamma Wilson, l’esito del lavoro ingegneristico finisce per trovarsi a metà tra la fortunatissima Wilson Blade (apprezzatissima tra gli agonisti, da Tsitsipas, De Minaur, Sabalenka in giù), telaio votato al controllo, e la più potente Wilson Ultra (Azarenka, Sakkari).
La particolare sezione aerodinamica del telaio è stata chiamata SABR, per dare idea della facilità con cui si possono eseguire rapidamente i colpi, evocando l’inedito attacco improvviso sulla risposta che Federer mise a punto nel 2014 per mettere in difficoltà un grande rivale come Djokovic. SABR come “Sneaky Attack by Roger”.
Il cuore della racchetta è ampio per dare stabilità al piatto sotto rete e valorizzare la struttura della grafite “Braid45”, cioè intrecciata a 45 gradi, per offrire a sua volta stabilità e far sentire bene la palla nel piatto all’impatto. Il fatto che tutto il telaio sia riempito con schiuma di poliuretano fa capire come si voglia offrire al giocatore un feeling molto pieno, confortevole.
Armonizza perfettamente in questo senso la scelta di un reticolo corde 16x19 che però è molto fitto al centro e si apre progressivamente verso la parte esterna dell’ovale, buon compromesso tra capacità di produrre spinta e spin senza perdere controllo (soprattutto per chi centra bene il colpo).
IL LAB
Per mettere a confronto i tre modelli e individuarne al meglio la vocazione (e l’utente finale ideale) abbiamo usato la stessa corda (un monofilamento Luxilon sottile e ruvido, l’Eco Rough, calibro 1,25) ma declinato le tensioni in funzione del peso e del bilanciamento: 22/21 kg per la RF01 Pro da 320 grammi; 21/20 kg per la RF 01 da 300 grammi e 20/19 kg per la RF01 Future da 280 grammi. Reticoli dunque progressivamente meno rigidi e più votati alla spinta man mano che il peso dell’attrezzo diminuisce.
Così preparati dai nostri esperti gli attrezzi sono stati sottoposti al Diagnostic Center, che ha espresso valori molto chiari. Secondo il nostro Lab la Wilson RF01 Pro è un telaio molto più potente (60 punti su 100) che votato al controllo (37 punti su 100) e non molto maneggevole (63 punti su 100).
Il modello centrale, Wilson RF01 è un perfetto equilibrio tra potenza (50 punti su 100) e controllo (49 punti su 100). E rimane bello maneggevole (75 punti su 100). La versione RF 01 Future, più leggera, perde qualcosa in spinta (48 punti su 100) che guadagna in controllo (52 punti su 100) e, ovviamente, eccelle in maneggevolezza (81 punti su 100). Ora vediamo che cosa ci dice il campo.
IN CAMPO
La prima cosa che si nota impugnando le tre racchette è la diversa forma dell’impugnatura, più rettangolare, della RF01 Pro, che offre una sensazione completamente diversa dalle altre due anche per il fatto di essere dotata di un grip in cuoio naturale, molto asciutto se messo a confronto con i grip sintetici di RF 01 e RF01 Future, più morbidi, facili da stringere, che fanno sentire meno gli spigoli.
Ma andiamo in ordine di “importanza”: la nuova racchetta che Federer ha pensato per se stesso (e per chi lo vuole imitare al 100%) fa subito sentire il suo “peso”: 334 grammi (con le corde) anche se il bilanciamento è neutro. Chi è in grado di gestirli senza problemi (serve un buon livello tecnico e una quantità di allenamento da agonista, cioè due/tre ore alla settimana almeno) si trova in mano una racchetta che manda di là una palla pesante, offre ottimo controllo sia in top che in back, volée profonde e stabili, servizio penetrante, in tutte le soluzioni. La maneggevolezza non è la dote di spicco e dunque RF 01 Pro richiede preparazione anticipata, lettura del gioco avversario. In cambio offre la spinta e la precisione che servono per cercare presto soluzioni vincenti.
Il passaggio a RF01 è proprio un ritorno sulla terra. Non quella battuta ma il pianeta di tutti i tennisti che non si chiamano Roger. Il colpo rimane pieno e incisivo ma la racchetta, pur conservando un peso da telaio agonistico (per capirci, la racchetta personale di Jannik Sinner pesa, con le corde, 328 grammi; questa che stiamo provando, con le corde, 320 grammi. Solo 8 grammi di meno), è facile da muovere e supporta in tutto: spinge e controlla di piatto, in top e in back; è stabile e aiuta sotto rete. Proprio la volée e il backspin di rovescio sono i colpi dove eccelle: la palla parte consistente e non scappa mai via. Incordata a una tensione contenuta (kg 21/20) è in grado di dare soddisfazione a una fascia molto ampia di giocatori, dalla quarta categoria in su.
Per chi al tennis agonistico ci deve ancora arrivare, o per i ragazzini che vogliono passare dal telaio junior (più corto di 2,5 centimetri) a quello da adulto, è stata pensata la RF01 Future. Tutte le specifiche sono identiche alle sorelle “maggiori” ma il peso scende a 280 grammi. Il bello è che le sensazioni sul campo restano “piene” a differenza di altri telai provati in passato in cui le versioni “light” dei telai di punta finivano per sembrare un po’ “vuote”, quasi dei giocattoli. Qui si apprezza subito una maneggevolezza eccezionale e il supporto nei colpi da fondo rimane ottimo. Sorprendente soprattutto il back di rovescio, che giocato con decisione mantiene traiettoria radente e profondità. La zona del campo dove l’alleggerimento è più sensibile è quella sotto rete: è evidente che la solidità all’impatto non può essere quella di attrezzi con 20 o 40 grammi in più. Bisogna spingere di più, giocare colpi al volo propositivi: meglio il moderno schiaffo al volo che la volée classica. Il divertimento comunque è assicurato dalla veloce accessibilità, garantita da una maneggevolezza unica.
IN CONCLUSIONE
Roger ha sviluppato con Wilson la sua nuova racchetta tenendo conto della sua condizione di “ex”. E così facendo l’ha avvicinata sempre più alle esigenze di un pubblico ampio di agonisti. Se la versione che presenta come “propria”, la Pro, richiede comunque doti fisiche e tecniche di un certo livello (restituendo un’incisività dei colpi superiore), la RF 01 e la RF 01 Future si propongono come due declinazioni dell’elegante attrezzo in smoking che possono incontrare la grande massa dei giocatori.
La caratteristica principale è la versatilità: non è un telaio per chi picchia e arrota solo da fondocampo ma è pensato per un tennis a tutto campo. Va bene per gestire lo scambio, alternando velocità e rotazioni, alla ricerca del colpo vincente; va molto bene se si decide di attaccare alla prima occasione andando a prendersi il punto a rete.
Nelle tre versioni tutti i giocatori che sentono ancora forte il richiamo della classe di Federer, e vogliono scendere in campo attrezzati “alla sua maniera, possono trovare la declinazione più adatta al proprio livello di gioco. L’eleganza è assicurata.
Wilson RF 01: le tre schede tecniche a confronto
Wilson RF 01 Pro
Il Lab
(I dati si riferiscono a un telaio incordato con Luxilon Eco Rough calibro 1,25 alla tensione di 22-21 kg)
Wilson RF 01
Il Lab
(I dati si riferiscono a un telaio incordato con Luxilon Eco Rough calibro 1,25 alla tensione di 21-20 kg)
Wilson RF 01 Future
Il Lab
(I dati si riferiscono a un telaio incordato con Luxilon Eco Rough calibro 1,25 alla tensione di 20-19 kg)
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