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Nuovi materiali e tanta ricerca e sviluppo per raggiungere tre obiettivi: leggerezza, velocità e durevolezza. Babolat sfrutta a pieno la partnership con Michelin per lanciare sul mercato una scarpa rinforzata nelle zone di massimo attrito, ma da soli 323 grammi di peso
02 agosto 2021
Velocità e leggerezza sono le parole d’ordine del momento. Almeno in quanto a scarpe da tennis performanti, quelle cosiddette top di gamma. Così anche le nuove Babolat Jet Mach 3 puntano forte su questi due elementi. Senza lasciarne da parte però un terzo sempre più centrale: la durevolezza. Insomma, le scarpe moderne devono ‘scattare’, essere leggerissime e durare di più.
L’obiettivo è proprio questo, un’amalgama che sia capace di prendere tutti e tre i piccioni con la medesima fava. Per riuscirci la casa francese ha lavorato su diversi aspetti e per arrivare al risultato sperato, nel processo di studio della Jet Mach 3, è stata rinnovata sia la suola che la tomaia, il tutto entro un peso limite di 323 grammi e briciole. Fondamentale come in molti dei recenti prodotti della Casa di Lione è stata la collaborazione con Michelin, una partnership che dura da molto tempo e che ha già dimostrato di poter portare ottimi frutti.
Il lavoro di squadra tra le due aziende è stato finalizzato, nello sviluppo di questo nuovo modello che nei negozi si trova in tre diversissime e variopinte varianti cromatiche, a ridisegnare la suola in modo da conferire maggior durevolezza alle parti più soggette alle abrasioni. Aggiungere sì, ma togliendo: togliendo materiale, specialmente in quelle zone in cui di impatto e attrito ce n’è poco. Less is more, in pratica: "meno, è di più”, per tradurre banalmente.
“Ogni aspetto è stato attentamente considerato - ha spiegato a Forbes Mateo Castro, ’footwear product line manager’ di Babolat. “Se aggiungi qualcosa per far durare di più una scarpa, devi anche fare in modo di togliere da altre parti così da non superare il peso che ti sei prefissato. Amiamo questo genere di sfide”.
Babolat non fa mistero di continuare a lavorare in stretta sinergia con Michelin proprio per migliorare costantemente le proprie suole. “Facendolo abbiamo scoperto che in alcune aree del piede la suola non è aderente al piede come in altre, così stando al pattern di calzata, abbiamo ottimizzato la forma per renderla più ‘longeva’ ottimizzando comunque il peso”.
La suola non è l’unica parte delle Jet Mach 3 che si presenta con degli ammodernamenti tecnologici. Il sistema di cushioning KPRS-X, fatto di una spugna più leggera, promette prestazioni migliori sia in ‘frenata’ che allo scatto, in partenza insomma. “Aggiungendo un ulteriore millimetro di spessore all’inter-suola, e usando una spuma a doppia densità, la scarpa è in grado di gestire meglio gli shock degli spostamenti bruschi ed è capace di avvolgere il tallone per assorbire i colpi a prescindere dall’angolo d’attacco tra piede e terreno”, aggiunge ancora Castro.
Per quanto riguarda la tomaia, invece, il classico tessuto Matryx - quello tipico delle scarpe Babolat - in queste Jet Mach 3 si ‘evolve’ e diventa Matryx Evo, un mix brevettato di fibre pensato per mettere il piede al sicuro e per resistere agli allungamenti. Queste nuove fibre sono più sottili, così da garantire maggiore elasticità. Dire addio alle fibre più spesse significa anche cercare maggiore comfort di calzata.
“Anche in questo caso - aggiunge Castro - la sfida era quella di sviluppare una nuova tipologia di tessuto per la tomaia che migliorasse il comfort ma garantendo lo stesso livello di supporto, usura, leggerezza e traspirabilità. Grazie a un particolare processo di tessitura e all’utilizzo di un filo di maglia più sottile, siamo stati in grado di raggiungere tutti questi obiettivi”. La Jet Mach 3 è una novità dell’estate 2021, linea uomo e donna, ma nel primo trimestre del 2022 è previsto un ulteriore lancio dello stesso modello ma con molte, diverse linee cromatiche. Insomma, anche per quanto riguarda le scarpe da tennis, prepariamoci a vederne di tutti i colori.
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