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L'attrezzatura del campione

Djokovic contro Kyrgios, sfida tra racchette

Alla vigilia della finalissima di Wimbledon 2022 siamo andati ad analizzare gli attrezzi (e i settaggi delle incordature) dei due contendenti: diversi almeno quanto i loro testimonial

di | 09 luglio 2022

Novak Djokovic e Nick Kyrgios, due stili di gioco faccia a faccia con in palio il titolo più prestigioso del circuito. Il più grande grande interprete del contrattacco, del ritmo, della pressione da fondocampo profonda, pesante, precisa, regolare come Djokovic e il massimo dell’improvvisazione, del cambio di ritmo e velocità, missili e smorzate, come Kyrgios. A che tipo di attrezzi (e con che settaggio) si affidano per esprimere tutto il loro potenziale, assecondando ciascuno le proprie caratteristiche?

Siamo andati ad osservare da vicino le loro racchette, partendo dalle caratteristiche delle versioni di serie, per poi cercare di scoprire le personalizzazioni che Djokovic e Kyrgios adottano per i loro attrezzi personali, customizzati e incordati secondo le loro richieste.

Head Speed Pro: equilibrio tra potenza e controllo

Cominciamo dalla racchetta del n.1 del mondo per 373 settimane, record assoluto. Novak Djokovic adotta ormai dal 2009 una Head Speed Pro (da giovane utilizzava la Wilson Blade). Un attrezzo che è stato sviluppato con l’intento di trovare il miglior compromesso possibile tra spinta e controllo. Il target di riferimento sono gli attaccanti da fondocampo che non esagerano con le rotazioni ma spingono forte prevalentemente di piatto. Il piatto corde è ampio (100 pollici quadrati) il peso a nudo è di 310 grammi, il profilo è consistente ma non troppo (23 mm costante), il bilanciamento abbastanza arretrato (31,5 cm), il reticolo corde un fitto 18x20.

Yonex EZone 98: generosa nella spinta

L’attrezzo di Nick Kyrgios è invece una Yonex EZone 98, design e produzione giapponese, pensata per gli attaccanti da fondo e più generosa dispensatrice di potenza rispetto alla Head Speed Pro.

Il piatto è appena più piccolo (98 pollici quadrati) ma la forma isometrica (brevetto Yonex che permette di avere le corde centrali, sia verticali che orizzontali, della stessa lunghezza) allarga la zona ottimale di impatto. Il peso di 305 grammi (appena inferiore alla Head Speed Pro) e il bilanciamento, identico (31,5 cm dall’estremità del manico), non fanno la differenza in termini di spinta come invece il profilo più spesso (variabile da 19,5 a 24,5 mm) e soprattutto il reticolo a maglia più larga, 16x19.

La Speed Pro di Djokovic

Novak Djokovic ha fatto operare delle modifiche rispetto alla versione di serie: la più evidente è la riduzione del numero di corde da 18x20 a 18x19, un reticolo a maglia più ampia per aggiungere un tocco di spinta e rotazioni. Evidente un appesantimento ottenuto aggiungendo strisce di piombo a “ore 3 e “ore9 dell’ovale. I telai sono serigrafati “Novak” all’interno del cuore.

Per quanto concerne l’incordatura il serbo fa montare quello che si definisce “ibrido reverse” cioè una combinazione tra corde in budello naturale (Babolat VS Touch) sulle verticali e sintetico monofilamento (Luxilon Alu Power) sulle orizzontali, montate al contrario rispetto al giocatore medio che tende a creare l’ibrido mettendo il sintetico, più resistente all’usura, sulle verticali.

La tensione richiesta è piuttosto elevata: 28,5 kg sulle verticali e 27,5 kg per le orizzontali, con un pre-stretch del 10%, utile a ridurre al minimo il naturale calo di tensione ai primi impatti. Si dice che rispetto alla versione di serie l’attrezzo personale di Nole abbia anche il piatto leggermente più piccolo e una lunghezza maggiorata. Tra le sue abitudini c’è anche l’utilizzo di un doppio overgrip sull’impugnatura.

Le EZone 98 di Nick Kyrgios

Anche le racchette di Kyrgios hanno il nome del proprietario serigrafato nel cuore: Nick. Non si notano modifiche particolari rispetto alla struttura del telaio di base. Si parla di aggiunta di peso per arrivare a un totale di 343 grammi con le corde (che da sole valgono 20 grammi circa).

Interessante è che la tensione richiesta da Kyrgios per le sue corde sintetiche monofilamento Yonex Poly Tour Pro è più contenuta rispetto a quella utilizzata da Djokovic: 25 kg sia per le verticali che per le orizzontali. Questo è un altro fattore che rende la sua racchetta più potente rispetto a quella del suo avversario nella finale dei Championships. Anche l’australiano ha le sue manie per quanto concerne l’impugnatura: si fa montare un grip in cuoio naturale sopra il quale utilizza un overgrip.

LE SCHEDE TECNICHE A CONFRONTO

Head Speed Pro

  • Piatto corde: 100 sq. in.
  • Profilo: 23 mm costante
  • Schema d’incordatura: 18x20
  • Peso senza corde: 310 g
  • Bilanciamento (senza corde): 31,5 cm
  • Prezzo al pubblico: 290,00 euro

Yonex Ezone 98 (305 grammi)

  • Piatto corde: 98 sq. in.
  • Profilo: variabile 23,5 – 24,5 – 19,5 mm
  • Schema d’incordatura: 16x19
  • Peso senza corde: 305 g
  • Bilanciamento (senza corde): 31,5 cm
  • Prezzo al pubblico: 279,90 euro

Racchette per loro o racchette per tutti?

Per chi fosse attratto dagli attrezzi di cui questi campioni sono testimonials va detto che non sono proibitivi dal punto di vista delle prestazioni ma richiedono entrambi una tecnica almeno discreta per essere valorizzati. Sono progettati per il gioco d’attacco da fondocampo e dunque si rivolgono a questo tipo di giocatore, a partire da un buon Quarta Categoria.

Si tratta di attrezzi da gara: non sono dunque adatti a chi sta muovendo i primi passi sul campo da tennis che può invece trovare nelle collezioni sia di Head che di Yonex (o di altri marchi) racchette più adatte per cominciare prima a divertirsi. I prezzi di listino (290 euro la Head e 279,90 la Yonex), indicati nelle schede tecniche qui sopra, sono di solito scontati di un 20% nei punti vendita specializzati, come avviene praticamente per tutte le racchette sul mercato.


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