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Terza partecipazione consecutiva ale WTA Finals, stavolta solo in singolare, per l'americana di Buffalo che ha chiuso la stagione al sesto posto nella Race. Il torneo sarà trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 28 ottobre 2024
La 30enne di Buffalo si è confermata ad altissimi livelli ed ha chiuso la stagione un posto più giù nel ranking WTA (sesta) rispetto a come l'aveva iniziata (quinta): anche nella Race è classificata una posizione più indietro, sesta, rispetto al 2023. Per la seconda volta di fila ha vinto due tornei nello stesso anno - Berlino e Toronto -, portando a sei il numero complessivo di trofei in singolare. Inoltre allo Us Open ha raggiunto la sua prima finale Slam.
Il 2024 di Pegula
W - Toronto (WTA 1000), Berlino (WTA 500)
F - Us Open (Slam), Cincinnati (WTA 1000)
SF - Adelaide, San Diego e Charleston (WTA 500)
QF - Miami (WTA 1000)
R16 - Wuhan, Pechino (WTA 1000), s’-Hertogenbosch ed Eastbourne (WTA 250)
R32 - Giochi di Parigi
R64 - Australian Open, Indian Wells (WTA 1000), Wimbledon
Il 2024 di Pegula inizia con una semifinale nel “500” di Adelaide dove, dopo aver lottato da morire per superare Pera e Pavlyuchenkova, è costretta a dare forfait contro Kasatkina: problemi di stomaco la motivazione del ritiro. Jessica gioca un pessimo Australian Open cedendo al secondo turno alla francese Burel e poi è costretta a fermarsi per tutto febbraio: un infortunio al collo, abbastanza serio, le impedisce di difendere sia i punti della finale di Doha (fermata da Swiatek) sia quelli delle semifinali di Dubai (battuta da Krejcikova) del 2023, entrambi WTA 1000. Però ne approfitta per chiudere la collaborazione con coach David Witt.
Pegula rientra nel “500” di San Diego, dove si ferma di nuovo in semifinale, battuta da Kostyuk. Male ad Indian Wells, dove perde subito con Blinkova: decisamente meglio nell’alta metà del “Sunshine Double”, il WTA 1000 di Miami, dove supera Zhu, Fernandez e Navarro prima di cedere in tre set nei quarti ad Alexandrova. E’ ancora Kasatkina a fermarla in semifinale, ma stavolta sul campo e al tie-break del set decisivo, sulla terra verde di Charleston (WTA 500) dove Jessica nei quarti annulla ben 4 match-point ad Azarenka. Due vittorie in BJK Cup contro il Belgio ad Orlando, e poi arriva un nuovo stop, stavolta di due mesi, per un infortunio ad una costola, che la costringe a rinunciare a tutta la stagione europea sul “rosso”, Roland Garros compreso.
Il rientro per la stagione sui prati non è troppo incoraggiante: a s’-Hertogenbosch batte Sasnovich ma poi perde in tre negli ottavi contro Krunic. Va decisamente meglio a Berlino dove mette in fila Vekic, Siniakova e Gauff (primo successo del 2024 su una top ten) superando per la prima volta in stagione lo scoglio delle semifinali: poi completa l’opera conquistando il suo quinto trofeo WTA, il primo sull’erba, battendo Kalinslkaya nella sfida per il titolo. Ma solo dopo aver annullato cinque match-point! Poi però perde al secondo turno sia ad Eastbourne, contro Raducanu, che soprattutto a Wimbledon, contro Xinyu Wang. Si cambia superficie, la terra dei Giochi di Parigi 2024, ma la faccenda non cambia, nuovo stop al secondo turno, stavolta per mano di Svitolina.
Dopo la debacle a cinque cerchi la 30enne di Buffalo si presenta con non pochi dubbi all’estate sul cemento americano. Nel “1000” canadese deve difendere il titolo vinto dodici mesi prima a Montreal e… ci riesce! Grazie anche ad un tabellone tutt’altro che impossibile che non mette sulla sua strada nemmeno una top 20: a Toronto Jessica supera Pliskova, Krueger, Stearns, Shnaider ede in finale la “rediviva” connazionale Amanda Anisimova, l’unica capace di strapparle un set. Pegula mette così in bacheca il suo sesto trofeo, il terzo da “1000” dopo quelli vinti a Guadalajara nel 2022 e - come detto - a Montreal 2023. Di slancio centra la finale anche a Cincinnati, battendo Muchova, Townsend, Fernandez e Badosa prima di cedere ad una Sabalenka ritornata improvvisamente quella di inizio stagione.
Ma è a New York, nello Slam di casa che compie un piccolo capolavoro: mette in fila Rogers (all’ultimo torneo della carriera), Kenin, Bouzas Maneiro, Schnaider e nei quarti elimina in due set la numero uno del mondo Swiatek (che dopo quel match si è presa una lunghissima “pausa di riflessione”), centrando per la prima volta la semifinale in un Major. Poi fa ancora meglio: lascia il primo set del torneo a Muchova ma poi stacca il pass per la sua prima finale Slam. Dall’altra parte della rete ritrova Sabalenka, alla quale riesce a strappare solo due game in più rispetto alla finale di Cincinnati, nonostante un tentativo di rimonta da 0-3 a 5-3 nel secondo parziale con la chance di servire per il set sul 5-4. Grazie all’exploit a Flushing Meadows eguaglia il “best ranking”, n.3 WTA, a quasi due anni dalla prima volta (24 ottobre 2022).
Nello swing asiatico, negli ultimi due WTA 1000 dell’anno, Jessica si ferma due volte negli ottavi, sconfitta da Badosa a Pechino e di nuovo da Xinyu Wang a Wuhan. Ma arriva comunque il pass per le Finals.
Partecipazioni: quinta (3 in singolare, due in doppio)
Risultati singolare: finale 2023, round robin 2022
Risultati doppio: girone 2022, 2023
W-L singolare: 4-4
W-L doppio: 0-6
Terza qualificazione consecutiva per l’americana all’evento conclusivo del circuito WTA in singolare (stavolta non in doppio: nel 2022 e nel 2023 aveva partecipato con la connazionale Gauff).
Ma se nel 2022 a Fort Worth, in Texas, Jessica, terza testa di serie del singolare, aveva perso tutte e tre le sfide del round robin contro Maria Sakkari, Ons Jabeur ed Aryna Sabalenka, strappando un set soltanto alla tunisina nel secondo match del girone, l’anno successivo si sarebbe rifatta con gli interessi.
Nel 2023 a Cancun, in Messico, in un torneo che all’ultimo momento si è giocato in uno stadio senza tetto (erano stata sbagliate le misure…) ed “ovviamente” massacrato dal maltempo, la statunitense, quinta testa di serie, ha messo in fila nel round robin Maria Sakkari, Elena Rybakina ed Aryna Sabalenka, senza perdere un set, la compagna di doppio Coco Gauff in semifinale (con appena tre game concessi) prima di raccogliere un game soltanto contro Iga Swiatek in finale.
Discorso a parte il doppio, dove Pegula e Gauff, prime teste di serie hanno proseguito nel mood del 2022 con altre tre sconfitte in altrettante partite.