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Le storie

Sinnergia 10: Jannik, manca sempre di meno

A una settimana dal rientro in gara, Sinner è già tornato protagonista assoluto. Lo si vede negli allenamenti quotidiani a Monte-Carlo, è già sicuro di rimanere n.1 del mondo per oltre 52 settimane e sui giornali di tutto il mondo non si fa che parlare di lui. Le ultime riflessioni della domenica prima che la Sinnergia ridiventi quotidiana

di | 27 aprile 2025

Il team di Jannik Sinner e quello di Jack Draper insieme a Monte-Carlo

Il team di Jannik Sinner e quello di Jack Draper insieme a Monte-Carlo

Manca sempre di meno: c’è un post su X (Twitter) che sintetizza meglio di qualunque altro il sentimento di chi, come noi, vive in Sinnergia. A una settimana, soli sette giorni, dalla scadenza della sospensione dalle gare di Jannik Sinner, concordata con la Wada per la vicenda Clostebol, può addirittura essere letto con due sfumature di significato diverse.

La prima, più letterale con accezione temporale: ormai manca poco alla fine della nostra astinenza da emozioni di campo, quelle che proviamo quando seguiamo punto a punto le sue partite, soffrendo e gioendo con lui, cercando di trasmettergli la nostra energia e di trarre sempre nuovo entusiasmo vitale dalla sua, quella forza educata e indomabile con cui insegue i suoi sogni di gloria sportiva.

La seconda, più emotiva e soggettiva, che ci fa leggere l’espressione “manca sempre di meno” riferita a lui: i tre mesi di lontananza sono armai agli sgoccioli e Jannik ci manca sempre di meno perché dal 13 aprile è come se fosse già tornato. Lo vediamo che si allena, lo vediamo che sorride, sentiamo di nuovo nei video postati sui social l’inconfondibile rumore dell’impatto della palla con le corde della sua racchetta, la sua Head Speed MP, incordata con sintetico monofilamento Head Hawk Touch alla tensione esagerata (di questi tempi) di 28 Kg.

Non abbiamo più davanti la montagna di 90 giorni “senza”: stiamo caracollando sull’ultimo tratto di discesa verso il primo allenamento al Foro Italico del 5 maggio, la prima partita il 9 o il 10 maggio. E siamo certi che affronterà gli Internazionali BNL d’Italia da n.1 del mondo. Anzi, dopo il forfait di Carlos Alcaraz dal torneo di Madrid siamo già sicuri che supererà le 52 settimane consecutive in testa alla classifica, un’impresa riuscita solo a una manciata di grandissimi nella storia del tennis.

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Jannik manca sempre di meno perché ormai c’è. E’ protagonista tutti i giorni sui mezzi di informazione, direttamente o indirettamente. La terra battuta del Monte-Carlo Country Club ha scandito le giornate di allenamento con Jack Draper. Poi quelle con il n.1 del mondo juniores, il 18enne norvegese Nicolai Budkov Kjaer, n.305 ATP. E quando non parla la sua racchetta sono colleghi (o ex colleghi) prestigiosi come Rafael Nadal a metterlo al centro dell’attenzione, con le loro dichiarazioni.

Sono convinto che Jannik non abbia mai cercato di imbrogliare o di ottenere vantaggio sugli altri. Sono sicuro non solo che sia innocente, ma anche una persona onesta”. Così si è espresso il vincitore di 22 Slam, intervistato da The Telegraph, sulla vicenda Clostebol: “Alla fine, se non sbaglio, è uscito innocente dalla sentenza”.  

Il fuoriclasse di Manacor ha anche aggiunto: “Il caso non è stato positivo per il nostro sport. Ma queste cose a volte succedono, capitano degli incidenti. Io la vedo così perché credo in Jannik. Naturalmente non voglio mettere in dubbio la sentenza. Ci sono protocolli che tutti, durante la nostra carriera, abbiamo seguito. In questo caso le autorità hanno avuto a disposizione tutte le informazioni, non quelle che abbiamo noi che possono essere limitate e soggettive. Jannik ha accettato i tre mesi di sanzione e quindi il caso è chiuso”. A proposito dei protocolli Nadal ha voluto specificare: “Se non ci piace il loro funzionamento, allora le persone coinvolte dovrebbero impegnarsi per migliorarli. Ma non mi piace parlare male del nostro sport. Quei protocolli sono stati da noi sempre accettati e sottoscritti”.

Nadal e Sinner al Roland Garros nel 2021

Nadal e Sinner al Roland Garros nel 2021

Rafa non è uno che parla senza sapere come stanno le cose (come è successo a Federica Pellegrini che si è espressa sul Caso Clostebol partendo dal presupposto che il fisioterapista del team avesse usato la pomata proibita su Jannik invece che su se stesso, come è stato accertato nelle indagini sin dall’inizio della vicenda).

Conosce benissimo Jannik. Magari non tutti lo ricorderanno ma nel gennaio 2021, nell’edizione della ripartenza degli Open d’Australia dopo il Covid, quando ogni giocatore poteva allenarsi con un solo collega nella prima settimana dopo l’arrivo dalle parti di Melbourne, Rafa aveva scelto proprio Sinner. Il team di Nadal e quello di Jannik (al tempo allenato da Riccardo Piatti) avevano già ottimi rapporti e ebbero modo di approfondirli e rinsaldarli in quei giorni così delicati e particolari della quarantena, con i giocatori isolati “a coppie”.

Dunque quando parla di Sinner Rafa lo fa con una cognizione di causa che non è proprio la stessa di chi conosce il campione di Sesto Pusteria avendo letto velocemente qualcosa sui giornali. Dunque, possiamo dire una volta per tutte che il caso è chiuso? Non possiamo? E noi lo facciamo lo stesso.

Impatto di palla con il rovescio bimane per Jannik Sinner (Foto Getty Images)

Impatto di palla con il rovescio bimane per Jannik Sinner (Foto Getty Images)

Questa è la Sinnergia n.10, la decima e ultima domenica “senza Jannik” nella quale abbiamo voluto condividere con chi, come noi, vive in Sinnergia qualche riflessione che veniva istintiva in questo strano tempo sospeso (peraltro ingiustamente) che ci ha concesso una pausa in quella quotidianità, piena di ansie e di gioie, tensioni ed entusiasmo, che si crea seguendo Jannik in giro per il modo, torneo dopo torneo, a caccia di tutti quei titoli che il suo talento tennistico e la sua forza interiore gli permettono di inseguire e conquistare.

Ora si riparte: domenica 4 maggio saremo a Roma per gli Internazionali BNL d’Italia 2025. Staremo per scoprire il suo primo avversario ufficiale del suo primo torneo ufficiale dopo la pausa. Staremo per capire quanto tempo gli servirà per riallineare tutti i pianeti del suo gioco sul pianeta terra rossa.

La Sinnergia ridiventerà quotidiana. Ci ritroveremo tutti lì (i più fortunati a bordo campo, il grande popolo dei Sinnergici davanti ai teleschermi o alle dirette on line). Non vediamo l’ora di ripartire. Usando le parole di Jannik: ci saranno momenti belli e momenti brutti. Cercheremo di tenerlo (e di tenerci) su. Tutto andrà bene.


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