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Le storie

Sinnergia 5: Jannik volta pagina

Una settimana spartiacque nel percorso verso il rientro agonistico previsto agli Internazionali BNL d’Italia. Sinner ci fa guardare al futuro con due scelte significative: il cambio di manager e la decisione di iscriversi all’ATP 500 di Amburgo, importante tappa sulla terra battuta nella settimana tra Roma e Parigi

di | 23 marzo 2025

La commozione di Alex Vittur (a sinistra) al primo trionfo Slam di Sinner in Australia nel 2024 (foto Getty Images)

La commozione di Alex Vittur (a sinistra) al primo trionfo Slam di Sinner in Australia nel 2024 (foto Getty Images)

Sentivamo il bisogno di guardare avanti, noi che viviamo in Sinnergia. E Jannik ha subito dato il segnale che serviva per farci sentire quanto è proiettato nel futuro, non solo prossimo.

In un’ennesima settimana di privazione dalle immagini sul campo, che sono quelle che attendiamo di rivedere con una certa ansia, sono arrivate due notizie piene di prospettiva, una sul piano della gestione della propria vita a tutto tondo, l’altra su quello più squisitamente tecnico/agonistico: il cambio di manager e l’iscrizione al torneo ATP 500 di Amburgo, storica tappa del circuito sulla terra battuta, oggi incastonata nella settimana che separa gli Internazionali BNL d’Italia e il Roland Garros.

Cominciamo dalla prima, che ci proietta al futuro nel solco dei valori che alimentano il nostro sentirci in Sinnergia con Jannik: la fiducia, la lealtà, l’amicizia. Sinner ha infatti scelto di affidare la gestione dei suoi interessi, dei suoi progetti (sportivi e non) ad Alex Vittur, che ha fondato l’agenzia di management sportivo Avima Global, con sede a Brunico, il paese natale di Vittur. Alex è praticamente da sempre l’amico-consigliere di Jannik, o almeno da quando i due si sono incontrati per la prima volta proprio sui campi di Brunico.

Dal 2019 ad oggi Sinner era stato seguito dall’agenzia StarWing Sport Management (scelta dal coach di allora, Riccardo Piatti) e nello specifico dal proprietario della società Lawrence Frankopan. Della stessa scuderia facevano parte al tempo Stan Wawrinka, Gael Monfils, Karan Khachanov Donna Vekic e Maria Sakkari. Ma il rapporto di fiducia e amicizia con Vittur nasce molto prima, ai tempi in cui il giovanissimo Jannik era seguito dal maestro Heribert Mayr, tra Brunico e Dobbiaco (d’inverno), Monguelfo e Villabassa (d’estate), sempre alla ricerca di ragazzi che avessero le qualità per allenarsi con lui.

Sinner e Vittur con il trofeo degli US Open 2024 (Dal sito Avima Global)

Sinner e Vittur con il trofeo degli US Open 2024 (Dal sito Avima Global)

Nel 2014, quando Jannik deve ancora compiere 13 anni, Mayr pensa proprio ad Alex Vittur, suo ex allievo, per fare da sparring di lusso a Sinner.

Vittur, che quella primavera compiva 28 anni, era stato un tennista di alto livello. Da ragazzo aveva fatto parte del team guidato dal maestro Massimo Sartori a Caldaro, insieme ad Andreas Seppi (suo coetaneo), Simone Vagnozzi (un anno più grande) e Paolo Surian. La squadra del piccolo circolo altoatesino nel 2001 aveva vinto lo scudetto under 18. Seppi poi sarebbe arrivato a n.18 del mondo, in una carriera lunga e ricca di soddisfazioni che lo ha visto partecipare a ben 67 tornei del grande Slam (66 consecutivi). Vagnozzi avrebbe raggiunto il n.161 della classifica ATP di singolare e il n.74 in quella di doppio.

Vittur, pur non arrivando così in alto, aveva fatto registrare un best ranking di n.605 ATP, nel 2004, quando aveva raggiunto la finale del Futures Italy F25 di Selargius (CA), battuto da Francesco Piccari, l’attuale allenatore di Lucia Bronzetti. Nel 2005, suo ultimo anno di impegno nel circuito, sono registrate la vittoria nel secondo turno a Catania su Stefano Cobolli, papà di Flavio (allora n. 549 ma con un best ranking di n.236) e una sconfitta tirata (6-4 3-6 7-5) a Bassano con Simone Bolelli, un anno più giovane di lui, allora n. 312 ma n. 36 nel 2009 prima di diventare uno dei più forti doppisti del mondo.

Alex Vittur e Jannik Sinner con il trofeo degli Open d'Australia (Foto Getty Images)

Alex Vittur e Jannik Sinner con il trofeo degli Open d'Australia (Foto Getty Images)

Così, nel 2014, anche se aveva ormai lasciato il tennis professionistico per gli studi (si è laureato in economia alla Cattolica di Milano, con successivi Masters ad Harvard e alla London School of Economics), era ancora un signor giocatore. 

Su richiesta del maestro "Hebbi", Alex gioca con Jannik due o tre volte a Brunico e ne resta colpito. Parte a quel punto la telefonata a Massimo Sartori che si è trasferito a Bordighera per lavorare con Riccardo Piatti, il più famoso e titolato dei coach tennistici italiani. C’è un ragazzino che Max deve assolutamente vedere: l’occasione potrebbe essere il torneo ATP Challenger di Ortisei, in novembre, che Seppi frequenta regolarmente, con il gusto di giocare “sotto casa”. L’incontro avviene, la dritta di Vittur è talmente giusta che l’anno successivo, finite le scuole medie, Jannik Sinner si trasferisce a Bordighera. Dove cresce e si forma nel solco dei campioni che Piatti ha seguito e portato in alto nella sua carriera: Furlan e Caratti, Ljubicic, Raonic, Gasquet.

Il rapporto con Vittur resta però saldo, sincero. Come piace a Jannik. Che si fida di Alex, uno che sa molto in fatto di tennis e di economia. E’ un amico al quale chiedere consigli durante la crescita sportiva e per la gestione del patrimonio che pian piano il campioncino di Sesto Pusteria va accumulando vincendo partite e tornei in giro per il mondo.

Jannik Sinner (Foto Getty Images)

Jannik Sinner (Foto Getty Images)

Così è ancora Alex Vittur a giocare un ruolo chiave nel momento in cui Jannik spicca l’ultimo grande balzo. All’inizio del 2022, dopo la sconfitta contro Stefanos Tsitsipas nei quarti di finale degli Australian Open, lascia il suo mentore dell’età giovanile, vuole scegliere lui la strada, con un tecnico nuovo, completamente dedicato a lui, con cui condividere il percorso verso la vetta del tennis.

In Vittur Sinner trova l’amico competente in cui specchiarsi. Quello che non indora la pillola, ti dice la verità, ti aiuta a guardare le cose da tutte le prospettive ma senza filtri. Sinner decide a quel punto di affidarsi a Simone Vagnozzi, già allenatore di Marco Cecchinato ai tempi dalla finale al Roland Garros, nel 2018. E’ quel Vagnozzi con cui Vittur ha condiviso anni di allenamenti a Caldaro. Da quei giorni la vicinanza tra Alex e Jannik aumenta sempre più. Il coinvolgimento è quotidiano, anche se del business che ruota intorno a Sinner si occupa sempre manager di StarWing, Frankopan, con cui il rapporto è ottimo.

Con l’annuncio di lunedì 17, si volta nuovamente pagina e il legame tra Jannik ed Alex diventa ancora più stretto ed esclusivo. Sarà Vittur con Avima Global a occuparsi degli affari di Sinner: un manager capace di mettere sempre il bene di Jannik davanti ai soldi. Una garanzia di serenità (anche per noi che viviamo in Sinnergia con lui) per un campione che a soli 23 anni deve potersi concentrare in pieno sul tennis, sulla competizione ad altissimo livello che lo aspetta ogni giorno ora che è n.1 del mondo e come traguardi ha i titoli e i record storici dei campioni che lo hanno preceduto: i Federer, Nadal, Djokovic.

Lo stadio di Amburgo con la particolare soluzione di copertura realizzata con cavi e teli (Foto Getty Images)

Lo stadio di Amburgo con la particolare soluzione di copertura realizzata con cavi e teli (Foto Getty Images)

E’ proprio pensando alle prossime sfide sul campo che Sinner ha deciso di iscriversi al torneo di Amburgo, l’ATP 500 che, come dicevamo, si colloca nel calendario tra gli Internazionali BNL d’Italia e il Roland Garros. Una scelta non ovvia che diventa immediatamente comprensibile se ci si pone la domanda: che cosa manca (e mancherà anche tra un mese e mezzo) a Sinner più di ogni altra cosa? La risposta è ovvia: le partite.

Ecco dunque come ben si spiega la decisione di andare ad Amburgo a svolgere una settimana di quello che potremmo definire allenamento agonistico, in vista dello Slam parigino sulla terra battuta. Certo, alla vigilia della prova saranno da valutare le condizioni, sia di Jannik dopo gli IBI sia del clima nel nord della Germania. Le prime immagini che tornano alla mente delle ultime edizioni del torneo tedesco sono quelle di spettatori intirizziti sugli spalti, costretti in giacconi da spedizioni polari.

Però è evidente che se Sinner ha deciso di garantirsi un posto sui campi dello storico Rothenbaum Tennis Center è perché non vuole lasciare nulla al caso. Percepire questa voglia ci dà un brivido immediato. Sentiamo la Sinnergia che scorre: lui ha già la testa sui prossimi impegni, punta al massimo. E noi non vediamo l’ora di sostenerlo, di soffrire con lui punto a punto.

Jannik Sinner a 12 anni nel volume Diventare Sinner

Jannik Sinner a 12 anni nel volume Diventare Sinner

Non vediamo l’ora di vederlo comparire al Foro Italico, che per l’evento allestirà l’edizione più straordinaria di sempre, con il tennis che invade anche il meraviglioso Stadio dei Marmi, costruendo al suo interno l’arena Supertennis, con 3500 spettatori e altri due campi tribuna da 800 posti ciascuno.

Dicono che Jannik non potrebbe allenarsi nell’impianto fino al 4 di maggio, quando scadrà la sua sospensione, perché già dal 29 aprile il Foro ospiterà la gara ufficiale con le Pre-Qualificazioni. Ma noi abbiamo già cominciato il conto alla rovescia.

Nel frattempo pare tramontata l’ipotesi di un periodo a Marbella: la scelta sembra quella di rimanere in Costa azzurra, a due passi da casa. La sottoscriviamo. Serve tranquillità. Serve potersi allenare in pace. Questa pausa ingiusta e imprevista potrà anche avergli rotto un po’ il ritmo partita ma siamo convinti che gli abbia allungato la vita (tennisticamente parlando, si intende). Preparazione fisica ben fatta, aria di mare, nessuno che ti tira per la giacchetta, fame di tennis che sale gradatamente. Il profumo unico del desiderio (il suo di vincere, il nostro di vederglielo fare). Questa sì che è vita.

Il rendering dello Stadio dei Marmi per l'edizione 2025 degli Internazionali BNL d'Italia

Il rendering dello Stadio dei Marmi per l'edizione 2025 degli Internazionali BNL d'Italia


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