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Seconda partecipazione in tre anni al Masters all’Inalpi Arena di Torino (10-17 novembre) per il californiano di Rancho Santa Fe che ha chiuso la stagione al quinto posto nella Race
di Tiziana Tricarico | 30 ottobre 2024
Taylor Fritz si è confermato ad altissimi livelli ed ha concluso la stagione quattro posti più su nel ranking ATP (sesto) rispetto a come l'aveva iniziata (decimo), mentre nella Race si è classificato in quinta posizione. Per il terzo anno di fila ha vinto almeno due tornei - nel 2024 sono stati Delray Beach ed Eastbourne - portando ad otto il numero complessivo di trofei in singolare. Inoltre allo Us Open ha raggiunto la sua prima finale Slam. Ma magari il look biondo-platino lungo, sfoggiato improvvisamente a Parigi-Bercy, è un tantino troppo per festeggiare….
Il 2024 di Fritz
W - Delray Beach (ATP 250), Eastbourne (ATP 250)
F - Monaco di Baviera (ATP 250), Us Open (Slam)
SF - Madrid (ATP M.1000), Shanghai (ATP M.1000)
QF - Australian Open (Slam), Roma (ATP M.1000), Queen’s (ATP 500), Wimbledon (Slam)
R16 - Indian Wells (ATP M.1000), Ginevra (ATP 250), Roland Garros (Slam), Giochi Olimpici Parigi
R32 - Acapulco (ATP 500), Montreal (ATP M.1000), Tokyo (ATP 500), Parigi-Bercy (ATP m.1000)
R64 - Miami (ATP M.1000), Monte-Carlo (ATP M.1000), Cincinnati (ATP M.1000)
Il 2024 di Fritz inizia con i primi quarti in carriera all’Australian Open dove sfrutta un tabellone abbastanza “comodo” fino agli ottavi superando Diaz Agosta, Gaston e Marozsan prima di eliminare Tsitsipas e di cedere poi per la nona volta in nove sfide a Djokovic. Il cemento all’aperto è la superficie sulla quale si esprime meglio e la conferma arriva nel “250” a Delray Beach, in Florida, dove conquista il suo settimo trofeo in carriera mettendo in fila Borges, Hijikata, Giron ed in finale Paul senza perdere un set.
Poi si prende una delle sue proverbiali pause, lui che non è mai stato un mostro di continuità. Ad Acapulco (ATP 500) va fuori subito per mano di Matteo Arnaldi, mentre ad Indian Wells - dove ha trionfato nel 2022 vincendo il suo primo, e finora unico titolo da “1000” - batte Tabilo e Baez prima di cedere negli ottavi a Rune. Male a Miami, nell’altro Masters 1000 nordamericano, eliminato all’esordio da Seyboth Wild.
Il passaggio dal cemento al “rosso” gli costa un’altra uscita repentina nel Master 1000 di Monte-Carlo, buttato subito fuori da Lorenzo Musetti. Poi qualcosa cambia e la terra diventa improvvisamente la migliore amica di Taylor. A Monaco di Baviera (ATP 250) batte Moro Canas, Draper e Garin raggiungendo la sua prima finale in carriera sul “rosso”, dove però si arrende a Struff.
Non contento nei due Masters 1000 di maggio arriva in semifinale a Madrid, stoppato da Rublev, e nei quarti agli Internazionali BNL d’Italia di Roma, sconfitto da Zverev che poi avrebbe vinto il torneo. Male nel “250” di Ginevra ma primi ottavi in carriera al Roland Garros dove, pur con grande fatica, si impone su Coria, Lajovic e Kokkinakis prima di cedere a Ruud.
La stagione sui prati si apre con i quarti nel “500” del Queen’s: poi ad Eastbourne (ATP 250) si prende la rivincita su Seyboth Wild, batte anche Shang, Vukic e Purcell senza perdere un set, conferma il suo ruolo di primo favorito del seeding e vince il secondo titolo stagionale, l’ottavo in carriera. A Wimbledon elimina Zverev negli ottavi e centra un posto nei quarti per la seconda volta (ci era già riuscito nel 2022) ma anche stavolta non va oltre, fermato in cinque set da Lorenzo Musetti.
Proprio il carrarino gli dà il terzo dispiacere stagionale negli ottavi dei Giochi Olimpici, ma Fritz si “consola” conquistando il bronzo in doppio in coppia con Tommy Paul.
Da dimenticare i due Masters 1000 su cemento nordamericano: a Montreal supera Navone ma perde da Korda, a Cincinnati va subito fuori per mano di Nakashima.
Ma a New York, nello Slam di casa, torna ad alzare la voce: mette in fila Ugo Carabelli, Berrettini, Comesana, negli ottavi supera Ruud in quattro set e nei quarti batte ancora Zverev in quattro prima di recuperare da due set ad uno sotto in “semi” contro Tiafoe, raggiungendo per la prima volta la finale in uno Slam, primo statunitense a riuscirci dai tempi di Roddick (Wimbledon 2009).
“E’ la realizzazione del sogno di una vita”, dice Taylor che raggiunge l’ultimo atto al 33esimo main draw Major disputato: nell’Era Open ci hanno messo di più solo Ferrer (42), Wawrinka (36) e Anderson (34).
Nella sfida per il titolo, però, il californiano trova dall’altra parte della rete Jannik Sinner, e contro il numero uno del mondo c’è ben poco da fare.
Nello swing asiatico Fritz perde subito da Fils nel “500” di Tokyo ma nel “1000” di Shanghai arriva in semifinale senza concedere un set agli avversari prima di andare di nuovo a sbattere contro Nole per la decima volta in altrettanti confronti (l’ottava senza strappare nemmeno un set). E a Parigi-Bercy, nell'ultimo Masters 1000 della stagione si fa notare soprattutto per la capigliatura biondo platino, uscendo di scena già all'esordio.
What we gathered from the interview:
— ATP Tour (@atptour) October 28, 2024
??It wasn’t an intrusive thought.
?? @Taylor_Fritz97 to report back about blondes having more fun. @RolexPMasters | #RolexParisMasters pic.twitter.com/Hk2gAmgMMH