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Prima partecipazione alle WTA Finals per la cinese, che ha chiuso la stagione al settimo posto nella Race. Il torneo sarà trasmesso in diretta su SuperTennis, SuperTennis Plus e e SuperTenniX
di Tiziana Tricarico | 27 ottobre 2024
La 22enne di Shiyan ha giocato la miglior stagione della sua giovane carriera ed ha chiuso il 2024 sette posti più su nel ranking WTA (settima) lei che aveva iniziato l’anno in 14esima posizione, mentre nella Race è classificata ben undici posizioni più avanti, settima, rispetto al 2023. E’ la prima giocatrice cinese a qualificarsi in singolare per le Finals dal 2013, quando Li Na arrivò fino alla sfida per il titolo prima di cedere a Serena Williams. Quest’anno “Queen-wen” ha vinto il “500” di Tokyo e il “250” di Palermo, ha raggiunto a Melbourne la sua prima finale Slam entrando per la prima volta in top ten ed ha conquistato la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Parigi.
Il 2024 di Zheng
W - Palermo (WTA 250), Parigi (oro - Giochi Olimpici), Tokyo (WTA 500)
F - Australian Open (Slam), Wuhan (WTA 1000)
SF - Pechino (WTA 1000)
QF - Dubai (WTA 1000), Roma (WTA 1000), Us Open (Slam)
R16 - Doha (WTA 1000), Stoccarda (WTA 500), Berlino (WTA 500), Cincinnati (WTA 1000)
R32 - Miami (WTA 1000), Roland Garros (Slam)
R64 - Indian Wells (WTA 1000), Madrid (WTA 1000)
R128 - Wimbledon (Slam)
Il 2024 di Zheng inizia col botto: la prima finale Slam in carriera a Melbourne, emulando Li Na, che era stata l’ultima cinese a disputare una finale Major in singolare, sempre Down Under, nel 2014. All’Australian Open mette in fila Krueger, Boulter, Wang Yafan, Dodin, Kalinskaya e Yastremska approdando all’ultimo atto senza affrontare nemmeno una top 50. A spezzare i sogni di gloria di Qinwen ci pensa Sabalenka, che si riconferma campionessa lasciandole appena cinque giochi. Zheng si consola con l’ingresso nell’élite mondiale - prima cinese a riuscirci dopo Li Na - e con un “best ranking”, n.7) di tutto rispetto.
Sale la classifica e salgono anche le ambizioni, ma a Doha (WTA 1000), un paio di settimane dopo l’exploit “aussie”, va fuori negli ottavi per mano di Fernandez. Va un po’ meglio a Dubai (WTA 1000) dove cede nei quarti alla numero uno del mondo Swiatek. Decisamente male nel “Sunshine Doubles”: ad Indian Wells (WTA 1000) perde subito con Yuan Yue, mentre a Miami (WTA 1000) supera Siniakova, che si ritira all’inizio del terzo set, ma poi cede ad Azarenka.
Arriva la terra rossa, la superficie alla quale il suo tennis sembra adattarsi meglio, ma il trend non cambia: a Stoccarda (WTA 500) batte Cirstea me perde con Kostyuk, a Madrid (WTA 1000) si ritira all’inizio del secondo set dopo aver perso il primo con Putintseva.
Agli Internazionali BNL d’Italia di Roma (WTA 1000) torna finalmente a vincere tre partite di fila: supera Rogers, Noskova ed Osaka prima di cedere a Gauff. Potrebbe essere un buon biglietto da visita per il Roland Garros, ed invece nello Slam francese esce di scena al terzo turno, battuta al super tie-break dalla (ancora per poco) russa Avanesyan.
Brevissima la parentesi sui prati: a Berlino (WTA 500) supera Osaka ma cede a Siniakova, a Wimbledon va a sbattere subito contro la qualificata neozelandese Lulu Sun, che per onor di cronaca si spingerà poi fino ai quarti.
Si ritorna sul “rosso” è stavolta la faccenda cambia parecchio. A Palermo (WTA 250) bissa il titolo del 2023 superando Errani, Martic, Cristian, Parry ed in finale la rediviva ceca Muchova firmando il terzo trofeo della carriera.
Ma il capolavoro lo compie a Parigi: mette in fila Errani, Rus, Navarro (annullando un match-point), Kerber e Swiatek (interrompendo a 20 la striscia di match vinti consecutivamente sulla terra dalla polacca) e nella sfida per l’oro olimpico lascia solo cinque games a Vekic. E’ la prima cinese a vincere in singolare femminile alle Olimpiadi.
Dopo i sogni d’oro a cinque cerchi il ritorno alla realtà è un’eliminazione negli ottavi a Cincinnati (WTA 1000) per mano di Pavlyuchenkova. Arriva, però, immediato il riscatto a New York con i quarti allo Us Open, fermata ancora una volta da una Sabalenka lanciatissima verso il suo primo trionfo nel Major a stelle e strisce. Lo swing sul cemento asiatico è una chiusura di “regular season” in grande stile per Qinwen: la semifinale a Pechino (WTA 1000), fermata da Muchova e la finale a Wuhan (WTA 1000), stoppata di nuovo da Sabalenka, la proiettano alle sue prime WTA Finals. Poi vince un altro titolo a Tokyo (dove due anni prima aveva raggiunto la sua prima finale in carriera). Adesso resta solo Riyad con l’obiettivo di imitare Li Na, ancora una volta.
Partecipazioni: prima
A Riyad sarà una delle due esordienti tra le otto singolariste insieme all’azzurra Jasmine Paolini. E’ la prima giocatrice cinese a qualificarsi in singolare per le Finals dal 2013, quando Li Na arrivò fino alla sfida per il titolo prima di cedere a Serena Williams.