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Dal 1902, la Casa Bianca ha un campo da tennis, il più esclusivo del mondo. Lo volle Roosevelt, con George Bush senior il tennista più appassionato tra i presidenti USA.
di Alessandro Mastroluca | 04 novembre 2020
Per una notte, tutto il mondo ha guardato al cuore degli Stati Uniti, verso il 1600 di Pennsylvania Avenue a Washington, DC. L'indirizzo corrisponde alla Casa Bianca, la residenza di ogni presidente da John Adams in poi. La sede, dal 1902, del campo da tennis più esclusivo del mondo.
Lo volle costruire Theodore Roosevelt a sud dell'Ala Ovest, che comprende lo Studio Ovale: la West Wing oggetto anche di una popolare serie tv. Gli storici considerano Roosevelt il più appassionato al tennis fra i presidenti statunitensi. George Sullivan, nel libro "How the White House Really Works" ("Come funziona davvero la Casa Bianca") racconta che Roosevelt giocasse in ogni occasione disponibile, con il sole e con la pioggia, scegleiendo compagni e avversari tra i giovani dipendenti governativi. I giornali li chiamavano "il gabinetto del tennis". Si racconta che Roosevelt lasciasse perfino i diplomatici a fare anticamera se non aveva ancora concluso la sua partita.
Negli anni Venti, Warren G. Harding invitava spesso alla Casa Bianca campioni come Bill Tilden per esibirsi sul campo, anche se preferiva restare a guardare. Fu sua moglie Florence, auto-proclamata femminista, a organizzare la prima esibizione di tennis femminile sul campo della Casa Bianca. Florence, si legge in un lungo ritratto sul sito del Miller Center, "era una donna di contraddizioni. Sosteneva le ambizioni del marito, ma si lamentava della sua nomination a candidato per il partito repubblicano, sapendo che le sue limitate capacità intellettuali, la sua pigrizia e la passione per i liquori sarebbero stati un problema per un futuro presidente".
Nemmeno il presidente Calvin Coolidge giocava a tennis, ma i suoi due figli sì. Uno dei due, Calvin junior, nel 1924 sviluppò una vescica all'alluce, si racconta dopo una partita a tennis con il fratello sul campo della residenza presidenziale. La vescica si infettò e Calvin junior morì nel giro di una settimana.
Il tennis unisce Democratici e Repubblicani. Era uno dei passatempi sportivi delle sorelle di John Fitzgerald Kennedy e della First Lady Jackie. Lo praticavano anche lex segretario alla Difesa Robert Mc Namara e George Shultz, segretario di Stato durante l'era Reagan.
Giocava, soprattutto, tutta la famiglia Bush. Come raccontava nel 1989 Enrico Franceschini su Repubblica, Samuel Prescott Bush, nonno di George H.W. e bisnonno di George W., fondò il primo tennis club di Columbus, in Ohio. Sua moglie, la nonna materna del primo Bush presidente USA, era una grande amica di Dwight Davis, l'inventore della principale manifestazione a squadre nella storia del gioco. George H.W. Bush giocava tornei di doppio con varie celebrità negli anni Settanta insieme a Tony Roche. E proprio su un campo da tennis ha conosciuto James Baker, che avrebbe poi nominato segretario di Stato.
Un amico di famiglia, scrive Franceschini, "confida che per Bush il momento più bello dei primi sei mesi di presidenza non è venuto in occasione di un viaggio all' estero o di una cerimonia politica, ma nel pomeriggio afoso di qualche settimana fa, quando ha organizzato sul campo della Casa Bianca una sfida a cui teneva da molto tempo. Da una parte, i figli del presidente, Jeb e Marvin, dall' altra due campionesse del tennis pro, Chris Evert e Pam Shriver. Sugli spalti, si fa per dire, il direttore della Cia William Webster, il ministro del Commercio Mosbacher, il capo dei consiglieri economici della Casa Bianca, Michael Boskin, e mezza dozzina di senatori, tutti accaniti tennisti. Dopo due ore e mezzo di battaglia, hanno vinto i due Bush, 6-3, 1-6, 6-4".
Heartbroken ?????? His legacy of kindness, generosity, service, and love of family will live on. I will forever cherish my time with him...R.I.P. Mr. President pic.twitter.com/9OtC6MjBOY
— Chris Evert (@ChrissieEvert) December 1, 2018