-
L'attrezzatura del campione

Lo Slam dei brand, come morde il Coccodrillo

Lacoste ha monopolizzato una finale maschile degli Australian Open senza Nike e Adidas. In un'eventuale classifica relativa ai tornei Major, adesso sarebbe in testa alla categoria abbigliamento. Tra le racchette è stata Head la più presente nelle fasi calde a Melbourne

26 febbraio 2021

Djokovic e Medvedev

Novak Djokovic, a sinistra, e Daniil Medvedev, i finalisti degli scorsi Australian Open, entrambi griffati Lacoste

Non è la Formula 1 ma poco ci manca. I piloti - i giocatori nel nostro caso - sono i protagonisti assoluti, ma poi c’è una gara nella gara. Quella dei cosiddetti “costruttori”. Nel tennis, al posto di Ferrari, Mercedes e McLaren, ci sono Adidas, Nike, Lacoste - per la categoria abbigliamento e scarpe - e poi Head, Wilson, Babolat e tutte le altre per quanto riguarda l’attrezzatura tecnica.

Ebbene, dopo il primo “Gran Premio” dell’anno, gli Australian Open, a prendersi la scena ci pensa… il Coccodrillo. Eh sì, è proprio Lacoste che grazie ai suoi due finalisti del singolare maschile guadagna il proscenio. Il vincitore, Novak Djokovic, veste i panni del leggendario moschettiere del tennis francese dal 2017, quando lasciò Uniqlo e siglò un contratto con la compagnia transalpina per cinque anni (scadenza nel 2022).

Novak Djokovic, a sinistra, con la sua Head Speed; a destra, il russo Daniil Medvedev impugna una Tecnifibre T-Fight 305

Abbigliamento: semifinali uomini senza Nike ma donne col 'baffo'

Da allora, il Djoker si è cucito al petto altre sei stellette Slam, arrivando a un totale di 18 proprio con il successo di Melbourne. Un successo arrivato di fronte al russo Daniil Medvedev, pure lui testimonial Lacoste. Il russo, ultimo vincitore delle Nitto ATP Finals di Londra, era entrato nella “scuderia” nel marzo del 2019, un rapporto prima siglato e soltanto un anno dopo prolungato fino al 2026.

Tra i grandi brand del mercato tennistico, in fatto di abbigliamento, quello che tallona più da vicino il Coccodrillo è Adidas. I tedeschi, con le loro iconiche tre righe, hanno solo sfiorato l’atto conclusivo ma in compenso hanno piazzato due dei propri cavalli in semifinale. Da una parte Stefanos Tsitsipas, di giallo ben evidenziato, e dall’altra la sorpresa Aslan Karatsev, star inaspettata e quasi insospettabile nel suo completo minimal bianco abbinato al cappellino grigio.

Aslan Karatsev, completo Adidas e scarpe Asics

La sua bella sorpresa, Adidas, se l’è ritrovata pure nel torneo femminile, grazie alla semifinale di un’altra inattesa protagonista, vale a dire la ceca Karolina Muchova.

Un piccolo tassello color azzurro scuro e fascetta gialla in un tabellone rosa in cui Nike ha saputo ancora una volta fare la voce grossa. Grazie alla semifinale-derby tra Serena Williams e Naomi Osaka e soprattutto grazie alla vittoria della giapponese.

I suoi successi ormai, a livello Slam, non sono più una novità. E, anzi, vista la continuità dimostrata (4 finali Major vinte su 4 disputate, mai sconfitta dopo essere arrivata alla seconda settimana…) promette di tenere nelle posizioni che più contano il colosso USA anche nel prosieguo della stagione. E se lei calasse, l’esercito WTA del "baffo" ha pronta in riserva un’altra infinita serie di probabili protagoniste.

Doverosamente premesso tutto questo, va annotato che Nike ha mancato l'appuntamento col palcoscenico principale maschile. O, per meglio dire, ha fatto capolino soltanto dal basso, vale a dire con le calzature Air Zoom Vapor X ai piedi di Medvedev. Non molto, però, se paragonato alle scorpacciate targate Nadal-Federer (prima del passaggio dello svizzero a Uniqlo), cui è sempre stata abituata.

Vero, non è la prima volta che la casa dell’Oregon non arriva, al maschile, al grande ballo finale, però la sua assenza si fa sempre notare. Rublev e Shapovalov (e Sinner...), testimonial Nike, sono lì pronti, subito dietro, ma per tornare in fretta ai piani che contano - quelli da podio - potrebbe rivelarsi necessario affidarsi alla certezza-Nadal sul rosso di Parigi.

Moda 2021: tutti i colori di Melbourne - Le foto

Le racchette: Head e Yonex più in alto di tutti

Stando ai soli numeri, agli Australian Open c’è un brand che ha superato gli altri in quanto a giocatori da podio, si direbbe sempre in Formula 1, anche in tema di racchette. Si tratta di Head, che con Novak Djokovic (Speed), Aslan Karatsev (Radical) e Karolina Muchova (altra Speed, ma vecchia conformazione) ha saputo piazzare un gran bel tris tra gli ultimi 8 (maschi e femmine) in grado di rappresentare quasi il 40% del totale.

Grazie a Nole è arrivato anche l’alloro, il trionfo. Trionfo che tra le donne invece appartiene a Yonex, grazie a Naomi Osaka e alla sua arma bianca, la EZone 98. Oltre ai giapponesi, bene hanno fatto anche gli americani di Wilson, che sono arrivati in semifinale - una per tabellone - con la Blade 98 che ha accompagnato il percorso di Stefanos Tsitsipas e con la SW102 Autograph che porta le iniziali della “solita” Serena Williams.

Nel novero dei grandi brand, dopo la sconfitta nei quarti di Rafael Nadal, Babolat è riuscita comunque a infilare una propria testimonial, vale a dire Jennifer Brady, giunta fino in fondo con la sua Pure Aero gialle e nera. A proposito di finalisti, va sempre fatta notare l’outsider griffata Tecnifibre nelle mani del nuovo “orso” russo Daniil Medvedev, la cui scelta (T Fight 305 RS) esce dal coro dell’ordinario tanto quanto i suoi gesti personali.

Jennnifer Brady, testimonial Asics dalla testa ai piedi

Le scarpe: Asics sfida Nike

Nella categoria delle calzature c’è un protagonista indiscusso, in grado di fare pari e patta, in quanto a numeri, con un colosso come Nike. Capace a sua volta, al solito, di piazzare tre scarpe tra i semifinalisti del primo Slam 2020: Naomi Osaka e Serena Williams, in quanto testimonial total look, e il già citato Daniil Medvedev.

Ma è Asics la conferma che giunge dall’altro capo del mondo. Oltre alle Court FF 2 di Novak Djokovic, a Melbourne hanno fatto passi da gigante anche le Gel Resolution 8 ai piedi del russo Karatsev (che pure veste Adidas, come abbiamo visto) e le Solution Speed FF di Jennifer Brady, lei sì testimonial del marchio giapponese dalla testa ai piedi, nel suo completino tutto azzurro, come la tonalità delle scarpe, rifinito dalla visierina bianca.

Il panorama di suole e tomaie viste a Melbourne dalle semifinali in poi si completa con le Adidas Sole Court di Stefanos Tsitsipas e di Karolina Muchova. In tutte le categorie, dall’abbigliamento alle scarpe, anche il mondiale dei brand è appena iniziato.

In attesa della prossima pista, quella tutta rossa del Roland Garros.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti