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Le storie

Nitto ATP Finals 1992: Becker maestro a Francoforte

Riviviamo la vittoria di Becker nel 1992 alle Nitto ATP Finals alla FestHalle di Francoforte. Nuova tappa del nostro viaggio che ci porterà all'edizione 2024 alla Inalpi Arena di Torino, in programma dal 10 al 17 novembre

di | 08 ottobre 2024

Boris Becker spegne le candeline sulla torta di compleanno durante le Nitto ATP Finals 1992 a Francoforte (Getty Images)

Boris Becker spegne le candeline sulla torta di compleanno durante le Nitto ATP Finals 1992 a Francoforte (Getty Images)

Il 1992 del tennis è un anno senza padroni. Si arriva così alle Nitto ATP Finals e gli assenti fanno quasi più notizia dei qualificati. È la prima edizione senza Ivan Lendl dopo un decennio. Manca Andre Agassi, il tennista più ricco dell'anno secondo la classifica della rivista Forbes. Manca il tedesco Michael Stich. C'è invece Boris Becker. Il più amato di Germania si è qualificato vincendo il Masters Series, come allora si chiamavano i Masters 1000, di Bercy. Ma i tifosi stavolta si aspettano poco da lui. Non ha vinto nessuno degli ultimi sette Slam giocati. A Bercy è arrivato da numero 9 del mondo dopo essere stato anche numero 3 a inizio stagione. Due settimane dopo il Roland Garros, ad Amburgo, ha perso 61 61 da Stich e ha confessato di aver pensato di smettere. "Ma poi ho deciso che dovevo essere in forma, dovevo avere fame di nuovo. E le cose si sono rimesse a posto" ha detto.

La Germania che ospita le Nitto ATP Finals 1992 è una nazione divisa. Ad agosto quattro giorni di violenze di matrice xenofoba hanno sconvolto il quartiere Lichtenhagen di Rostock. Al centro dei disordini c'è il rifugio per richiedenti asilo della Sonnenblumenhaus che ospitava poco più di un centinaio di lavoratori del Vietnam, impiegati a contratto nell'ex Germania Est.  La polizia è intervenuta sul posto, ma si è ritirata al culmine dell'escalation. All'inizio di novembre, trecentomila persone hanno manifestato a Berlino contro le violenze ai danni degli stranieri. I manifestanti hanno tirato anche uova contro l'allora cancelliere Helmut Kohl.

Anche Boris Becker per certi versi si stacca dai suoi colleghi. I montepremi sempre più alto dei grandi eventi lo mette un po' a disagio. "Per noi giocatori è certamente un bene, ma mi chiedo perché nelle altre professioni non succeda lo stesso" dice in conferenza stampa prima del torneo.

Ma sono altri due due gli uomini da copertina: Jim Courier e Stefan Edberg. Si sono incontrati l'ultima volta a gennaio 1992, in finale all'Australian Open: vinse lo statunitense 63 36 64 62 conquistando il suo secondo titolo dello Slam dopo il Roland Garros del 1991. Sarebbe diventato per la prima volta numero 1 il 10 febbraio

Il suo primo giorno da numero 1 rimane davvero unico. "Avremmo dovuto volare sul Concorde ma la ruota davanti non girava e il volo è stato cancellato - ha ricordato -. Così ho passato la mia prima giornata completa da numero 1 del mondo in aeroporto, ordinando pizza nella lounge dell'aeroporto con la mia fidanzata, il mio agente e una serie di sconosciuti".

Per cinque volte si sono alternati in vetta al ranking ATP nel corso del 1992. Entrambi però, come John McEnroe, chiedono che l'ATP cambi l'assegnazione dei punti per la classifica, premiando maggiormente gli Slam. Succede infatti che Pete Sampras, pur non avendo vinto major, può superare Courier, che ha trionfato a Melbourne e al Roland Garros, e Edberg, campione allo US Open. "Il sistema di oggi, che conta i migliori 14 risultati, non funziona. Puoi giocare 18 tornei, vincerne 14 e perdere al primo turno in tutti gli Slam ed essere numero 1 del mondo, perché gli Slam non conterebbero proprio nella tua classifica. Tutti i tornei dovrebbero contare, e gli Slam dovrebbero pesare molto di più" dice Courier.

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La fase a gironi

Edberg e Sampras sono nello stesso girone, intitolato all'australiano Ken Rosewall, insieme a  Becker e a Petr Korda, finalista al Roland Garros. Courier guida invece il gruppo Rod Laver. Ci sono anche Michael Chang e le due grandi sorprese della stagione. Uno è Richard Kraijcek, che vanta il servizio più veloce dell'anno. L'altro è Goran Ivanisevic. Si allena con Bob Brett, l'ex coach di Boris Becker. L'ha scelto suo padre, ha fama di duro. Con lui ha vinto nove titoli su 17 finali in quattro anni. Nel 2001, gli ha procurato un biglietto per la finale di Wimbledon: l'ha visto dal vivo alzare il trofeo. 

Jim Courier chiuderà comunque il 1992 da numero 1 del mondo. La certezza gli arriva dopo la fase a gironi. Non è una passeggiata. Giocare sul Greenset non gli piace, lo considera troppo veloce. Courier soffre ma vince contro Kraijcek, perde in due set contro un intrattabile Ivanisevic, poi all'ultima giornata batte in due set Michael Chang. Chiude il girone al secondo posto, dietro Ivanisevic. Courier è il primo statunitense a chiudere l'anno da numero 1 dopo John McEnroe nel 1984. Per arrivarci, ha lavorato duro. Così gli ha insegnato la famiglia fin da piccolo. 

Nell'altro gruppo Pete Sampras inizia alla grande. Supera Becker, sorpreso da una magia nel secondo punto del secondo tiebreak. Si ripete contro Edberg, elegante ma troppo leggero su questa superficie, e si assicura la semifinale. Edberg-Becker è la sfida delle sfide. La loro è una rivalità accesa, sono due opposti che dividono il pubblico. E' l'ultima partita del girone, ma è di fatto un quarto di finale. Chi vince va in semifinale, chi perde va a casa. Senza calcoli. La partita dura sette game. Il resto è un monologo di Becker, che va in semifinale per la gioia del pubblico di Francoforte. “Partite così preferisco giocarle qui che in America” ammette Becker. 

In semifinale lo aspetta Goran Ivanisevic, che può contare su un alleato in più: il coach Bob Brett che lo conosce bene.  Nell'altra semifinale delle Nitto ATP Finals 1992, andrà in scena il derby made in USA. Sarà di nuovo Courier contro Sampras, come in finale nel 1991.

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Nitto ATP Finals 1992, le semifinali

Ribaltare i pronostici sembra la missione di Jim Courier nel 1992. Ci riesce anche nella semifinale delle Nitto ATP Finals. Gioca una delle sue migliori partite sul veloce indoor di sempre. Batte in due tiebreak Pete Sampras, che l'aveva sconfitto sei volte in sette incontri precedenti. Nel primo set va sotto 4-5 15-40, ma salva i due set point con un ace e una prima vincente. Nel primo tie-break deve recuperare da 0-3 e protesta per un minuto per una time-violation. Sampras perde i successivi quattro punti, riesce a salire 4-5, ma Courier ottiene gli ultimi tre punti e chiude il set. Nel secondo Courier va subito 3-0, Sampras riesce a trascinare ancora il parziale al tie-break ma sbaglia l'ultimo diritto sul match point. “Sto giocando il tennis migliore della mia vita” ammette Courier. Non guarderò - aggiunge - la semifinale Becker-Ivanisevic. Nella semifinale di Bercy, due settimane prima, il tedesco ha vinto sei uno, sei due. “Mi ha fatto sentire stupido” ha detto Ivanisevic. A Francoforte cambia tutto. 

Becker-Ivanisevic, duello fra due giocatori arrivati fin lì senza aver mai perso il servizio, è la partita più bella del torneo. E' una delle migliori semifinali di sempre alle Finals. Ivanisevic perde il servizio per l'unica volta nel torneo sul 5-4 nel secondo set dopo il game più lungo della partita. Nel terzo set nessun game si conclude ai vantaggi. Ivanisevic si aggrappa al servizio, mette a segno due dei suoi 23 ace complessivi, ma va sotto 6-3 e poi 7-6. Becker alla fine chiude 46 64 76(7) con due volée in tuffo nell'ultimp punto della partita. Il pubblico gli regala una standing ovation lunga due minuti. Becker è soddisfatto ma non si accontenta. Sogna un altro regalo. La corona di cristallo viola che spetta al Maestro fra i maestri del tennis mondiale.

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Becker, la corona come regalo di compleanno

La finale delle Nitto ATP Finals, a dispetto del ranking, non lo vede favorito. Courier ha incontrato già cinque volte Becker, e ha sempre perso. “Bum Bum” ha una nazione intera alle spalle. In più, la finale si gioca nel giorno del suo venticinquesimo compleanno. Un giorno da ricordare. È stato quasi più difficile spegnere le candeline della torta a forma di racchetta che battere 64 63 75 Jim Courier davanti all'innamoratissima fidanzata Barbara Felthus e al nuovo coach Gunther Bresnik.

Becker, superiore in ogni aspetto del gioco, trionfa per la seconda volta alle Nitto ATP Finals in due città diverse. Aveva battuto Ivan Lendl nel 1988, in una delle sfide simbolo del torneo al Madison Square Garden. Finalista nel 1985, 1986 e 1989, torna a vincere a Francoforte e chiude l'anno da numero 5 del mondo. "Mi sento il numero. Non credo che posso giocare molto meglio di così. Ho battuto tutti i migliori del mondo e questo significa tanto" commenta a fine torneo. 

"Quando Becker gioca come solo Becker sa fare, crea una magia così rara che nessuna sceneggiatura di Hollywood potrebbe spiegare. Stavolta ha battuto Jim Courier, il numero 1, in tre set e ha conquistato l'ATP Tour World Championship [come allora si chiamavano le Nitto ATP Finals]. Il re del popolo rivuole indietro il suo trono" ha scritto Ian Thomsen sul New York Times.

Courier è sembrato stanco, forse appagato dall'aver raggiunto la vetta della classifica. Ha perso la seconda finale consecutiva a Francoforte, ma la prende con filosofia. “Il vostro idolo ha vinto in tre set, nel giorno del suo compleanno - ha detto -. Non ero qui per deludervi”.

1992 FRANCOFORTE, GERMANIA | 17-22 NOVEMBRE 1992 | Superficie: CARPET

Gruppo Rod Laver: Jim Courier, Goran Ivanisevic, Michael Chang, Richard Krajicek.
Gruppo Ken Rosewall: Stefan Edberg, Pete Sampras, Petr Korda, Boris Becker.

Round Robin: Edberg d. Korda 63 76(9); Sampras d. Becker 76(5) 76(3); Ivanisevic d. Chang 76(4) 62; Courier d. Krajicek 67(4) 76(1) 75; Sampras d. Edberg 63 36 75; Becker d. Korda 64 62; Krajicek d. Chang 26 63 76(4); Ivanisevic d. Courier 63 63; Sampras d. Korda 36 63 63; Courier d. Chang 75 62; Becker d. Edberg 64 60; Ivanisevic d. Krajicek 64 63.

SemifinalI: Courier d. Sampras 76(5) 76(4); Becker d. Ivanisevic 46 64 76(7).

Finale: Becker d. Courier 64 63 75.

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