Chiudi
Scatta domani l’edizione 2019 del Trofeo Bonfiglio, gli Internazionali d’Italia juniores. Sarà la sessantesima, tutte di casa al Tennis Club Milano Bonacossa, uno dei club più antichi dello Stivale. Fondato nel 1893, unisce storia e modernità, e ha visto passare una lista infinita di leggende.
di Redazione | 17 maggio 2019
Autentica istituzione dello sport cittadino (e nazionale), il Tennis Club Milano rappresenta un concentrato di eccellenze. Storiche innanzitutto. Fondato nel 1893 e intitolato successivamente al conte Alberto Bonacossa che ne fu il presidente e l’anima per un trentennio, ha ospitato le prime cinque edizioni dei Campionati Internazionali d’Italia di tennis, venti incontri di Coppa Davis e numerose edizioni dei Campionati Italiani assoluti. I campi del Tc Milano Bonacossa sono stati calcati da leggendari tennisti del passato: la “divina” Lenglen e il moschettiere Borotra, il gigante americano “Big” Bill Tilden, primo nome sull’Albo d’Oro degli Internazionali d’Italia in versione milanese, e quindi Maureen Connolly, Pancho Gonzales e Lew Hoad, mentre i suoi colori sono stati difesi da alcuni tra i più grandi giocatori italiani di sempre, basti ricordare i nomi di Annelies Bossi Bellani, Lucia Valerio, Marcello Del Bello, Gianni Cucelli, Fausto Gardini, Sergio Tacchini e Lea Pericoli.
Dalla primavera del 1923 il club ha sede in via Arimondi, destinazione voluta fortemente dal conte Bonacossa. Straordinaria figura di dirigente sportivo, Alberto Bonacossa ha fondato e presieduto diverse federazioni, è stato segretario del CONI nel 1943 e membro del CIO dal 1925 al 1953, anno della sua morte. Editore de “La Gazzetta dello Sport” e autore, assieme al marchese Gilberto Porro Lambertenghi, del primo manuale italiano di tennis pubblicato da Ulrico Hoepli nel 1914, a lui si deve l’invenzione degli Internazionali d’Italia, organizzati a Milano sul modello dei due “major”, Roland Garros e Wimbledon, che il conte aveva osservato da spettatore. Il suo Campo Tribuna, costruito nel 1929 su progetto dell’architetto Aldo Paladini e intitolato alla memoria di Porro Lambertenghi, ha ospitato grandi incontri ed epiche battaglie, con il milanese Fausto Gardini a infiammare la platea (dei 38 incontri di Davis disputati in carriera, Gardini ne ha vinti 29 e non è mai stato sconfitto in casa).
Oggi il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa è frequentato da 1.000 soci che hanno a disposizione 16 campi da tennis (oltre a piscina, ristorante e palestra di 750 metri quadrati) ‘sorvegliati’ dalla palazzina liberty realizzata nel 1923 su progetto dell’architetto Giovanni Muzio (oggi sotto tutela dei beni culturali) e impulso dell’inesauribile Bonacossa, e fa parte degli otto soci fondatori del Club Centenaires de Tennis, che unisce i più antichi e titolati club del mondo. In effetti il sodalizio di via Arimondi rappresenta la società italiana che ha conseguito il maggior numero di titoli nazionali a squadre (ben 127).
Da sempre si respira tennis di alto livello fra i vialetti del club, e non solo per il passato carico di eventi e di gloria sportiva. Il Tc Milano A. Bonacossa è sede dei Campionati Internazionali d’Italia Juniores, intitolati ad Antonio Bonfiglio, competizione che rappresenta una delle sei tappe più importanti del circuito internazionale under 18. Il Trofeo Bonfiglio pone Milano e il suo prestigioso Tennis Club sul livello delle capitali mondiali dove si organizzano i tornei juniores più importanti: Roland Garros (Parigi), Australian Open (Melbourne), Wimbledon (Londra), US Open (New York) e Orange Bowl (Miami).
Non a caso il Bonfiglio ha ospitato nella sua storia quasi tutti i più grandi campioni della racchetta, da Boris Becker, Stefan Edberg e Martina Navratilova, fino a Roger Federer, Novak Djokovic, Alexander Zverev e tanti altri. Nell’edizione n.60, invece, arriveranno sulla terra di via Arimondi sette dei Top 10 maschili della classifica juniores (fra i quali il campione in carica Adrian Andreev), e la numero 1 al mondo femminile, la danese Clara Tauson. “Per il nostro club è grande motivo d'orgoglio aver raggiunto un traguardo così importante - spiega il presidente del Tc Milano Alberto Bonacossa Elena Buffa di Perrero -. Il Trofeo Bonfiglio è un punto di riferimento per il tennis mondiale e noi lavoriamo sodo ogni anno per far sì che una tradizione così gloriosa abbia sempre la cornice che si merita”. All’altezza della lista dei giocatori, infatti, c’è una macchina organizzativa che permette ogni anno di far giocare oltre 200 atleti, distribuiti in sei tabelloni (da 64 quelli di singolare, qualificazioni e main draw maschile e femminile, e da 32 quelli dei doppi). Il torneo comincia con le qualificazioni il 18 maggio e si conclude domenica 26 con le finali del singolare maschile e femminile (trasmesse in diretta tv, come le semifinali, da SuperTennis).
“Il Trofeo Bonfiglio è un punto di riferimento per il tennis mondiale, e noi lavoriamo sodo ogni anno per far sì che una tradizione così gloriosa abbia sempre la cornice che si merita”.
Oltre al Bonfiglio, a riprova della straordinaria attenzione che il TCM riserva all’attività giovanile, sui campi di via Arimondi va in scena ogni anno anche la Coppa Porro Lambertenghi, Campionati Italiani Under 12, maschile e femminile. Il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa continua a essere un punto di riferimento per il tennis internazionale e mantenendo sempre forte l’attenzione all’educazione, al rispetto delle regole e alla correttezza dentro e fuori dal campo. Ma il TCM, già insignito dal CONI del Collare d’Oro al merito sportivo nel 2008 (onorificenza che può essere appannaggio delle società con più di cent’anni di vita), non è solo tennis benché lo sport della racchetta riempia così tante pagine della sua storia. Vi sono il bridge, con una sezione attiva fino dagli anni Sessanta, che tiene banco nella sala circolare della Palazzina Muzio, e quindi il calcetto, la palestra fitness-center, la piscina il cui aspetto attuale è frutto della ristrutturazione operata dall’architetto Aldo Paladini. Il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa è la culla del grande tennis d’Italia, ma ne è anche allo stesso tempo presente e futuro.
Non ci sono commenti